Capoliveri Legend Cup complicata per SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team

In un week end complicato il miglior risultato è quello di Cristian Cominelli. Il team poteva gioire per un grande risultato, ma il bilancio non è proprio brillante.

Per il secondo anno consecutivo la Capoliveri Legend Cup non regala grosse soddisfazioni a SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team, protagonista senza troppo fortuna della seconda prova italiana delle UCI Marathon Series.  La classifica finale racconta di risultati lontani dalla top ten che non rispecchiano a pieno la condotta di gara del team toscano.


Il miglior risultato è quello di Cristian Cominelli che ha chiuso al 17° posto la seconda gara dopo il lungo stop a cui è stato costretto dei problemi allergici, un risultato che certamente non soddisfa le ambizioni del team, ma è un buon segnale per la ripresa del corridore bresciano.

 

"Il risultato di oggi non è certo il massimo, ma la prestazione mi rende ottimista perché arriva dopo un mese senza corse - dice Cominelli - In una gara così impegnativa e di alto livello, ho avuto delle ottime sensazioni, soprattutto nel finale.  Ho fatto necessariamente una gara molto regolare perché non ho ancora il ritmo per stare con i primi, ma sul finale sono riuscito a recuperare parecchie posizioni.  Sono fiducioso per le prossime corse perché potrò sfruttare le prossime settimane per far crescere la condizione, iniziando già da giovedì con un periodo in altura a Livigno in cui insieme ai miei compagni di squadra svolgeremo lavori specifici in vista degli impegni dei prossimi mesi"

 

Luca Ronchi alla Capoliveri Legend Cup

 

Bilancio in rosso per gli altri tre atleti di SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team.  Partito bene, Luca Ronchi, ha accusato un problema al comando remoto del blocco forcella che lo ha costretto ad una sosta ai box.  Ripresa la gara ha forzato in un inseguimento solitario, senza riuscire a far meglio della 22ª posizione.

 

Una foratura nella prima discesa ha compromesso la gara di Stefano Valdrighi e cacciato indietro in classifica il giovane biker garfagnino che ha tagliato il traguardo in 27ª posizione, alle spalle del vincitore dell'edizione 2017, Kristian Hynek.

 

Ritiro amaro per Daniele Mensi, costretto ad abbandonare quando mancavano 20 Km al termine per dolori alla schiena.  Al momento del ritiro, Mensi, occupava un posto nella top ten ed era in un gruppetto di altri quattro corridori che si sono giocati il sesto posto.

"Mi è spiaciuto dovermi ritirare, ma il dolore alla schiena è diventato insopportabile, ho cercato di resistere, ma ho dovuto alzare bandiera bianca - racconta Mensi - Peccato perché durante la settimana durante la prova del percorso i dati raccolti dal mio misuratore di potenza SRM erano ottimi, nonostante il periodo di stacco dopo l'Europeo.  Ho voluto provare a stare davanti e fare la corsa, senza riuscirci, sono rimasto nel secondo gruppetto con il principale obiettivo della top ten, ma il mal di schiena ha stoppato le mie ambizioni"

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