TEAM TODESCO. DUE CUORI D’ARGENTO

Letizia Grottoli, Valentina Rocca, Diego Vassanelli, Claudio Segata, Daniele Ratto, Massimo Gottardini, Marco Rosati e Roberto Orio: sono gli otto atleti del Team Todesco che hanno portato a termine la spedizione in terra slovacca per partecipare al campionato europeo sulla distanza marathon.


Il bottino: due argenti e due quarti posti. La gara si è svolta a Svit, sui monti Tatra, ospitato dalla Horal MTB Marathon. Come ogni manifestazione che conta, si è rivelata una gara veramente tosta: 78 km e 2.400 metri di dislivello.

 


Grande prestazione per Letizia Grottoli, che ha conquistato l'argento per la categoria 40/44. "È stata la mia prima esperienza in una competizione di questo livello -racconta Letizia-. Ero agitatissima fina dalla sera prima. La gara tutto sommato è andata bene anche se ho un piccolo rammarico: una caduta veramente banale in un tratto pianeggiante prima della metà della gara. La bici mi è scivolata per il fango. Lì ho perso il contatto con l'atleta che poi ha vinto. Credo che senza quella caduta ce la saremmo giocata. Comunque va bene lo stesso. È stata una bellissima esperienza anche di gruppo."

 

Letizia che lavora come commessa in un negozio di abbigliamento, da qualche tempo si diverte in bici. Il suo mondo è quello delle ruote sottili. Solo da quest'anno è approdata alla mountain bike.

"Mi ci ha portato il mio fidanzato Max, che mi sta anche aiutando ad imparare la tecnica per affrontare le parti impegnative, soprattutto in discesa." È a lui che Letizia dedica il suo argento: "Senza di lui non sarei capace di fare nulla. E poi anche alla squadra, al Team Todesco. Con loro il mio arrivo al fuoristrada è stato quasi un gioco."


Anche Valentina Rocca si è aggiudicata l'argento, nella categoria 30/34. "Partecipando a competizioni internazionali diventa più difficile gestire la gara, perchè non conoscendo le avversarie non sai con chi ti stai confrontando. Ho cercato quindi di tenerle sotto controllo dal numero del pettorale -racconta Valentina-, ma una mia diretta avversaria slovacca, iscrittasi la mattina stessa aveva un pettorale completamente diverso e quindi non sapevo della sua presenza. Lei ha vinto. Pensando di essere davanti a tutte ho gestito le mie forze, senza spingere al massimo. Comunque è arrivata tanto prima di me e probabilmente avrebbe vinto comunque."


Ormai abbiamo imparato a conoscerla.Valentina è così: vada come vada, è andata bene!

 

Appena fuori dal podio invece, sia Diego Vassanelli che Claudio Segata. Una spedizione impegnativa quella a Svit, che ha visto i protagonisti impegnati in un viaggio molto faticoso: 14 ore di auto per andare e altre 14 per tornare. "Ma ne è valsa la pena!" dicono le due medagliate, e lo dicono con una tale gioia che è impossibile non crederlo!

 

 

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