Posizionamento in sella, bikefit, visita biomeccanica, valutazione funzionale, angolazione biometrica del rapporto oculo manuale (ok, questa non esiste), chiamatelo come volete, ma una delle cose più importanti da fare quando si è un ciclista è il posizionamento in sella presso un centro specializzato e preparato.
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PERCHÈ FARE IL BIKEFIT?
Prima di tutto, stare comodi in sella rende la pedalata più piacevole e aiuta a prevenire infortuni da stress muscolare e articolare. Inoltre, con le misure giuste sarà più facile cambiare bicicletta senza problemi. Infine, risponderete alla domanda che più attanaglia i ciclisti: "Quale taglia devo scegliere per la mia bicicletta?"
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QUANDO FARE UN POSIZIONAMENTO IN SELLA?
Ottobre e novembre sono i periodi ideali, questo perché la bella stagione è finita e tendenzialmente si va in bicicletta di meno o per meno tempo, quindi è un periodo perfetto per i cambiamenti e per gli "esperimenti". Si ha tempo per adattarsi alla nuova posizione o a un nuovo paio di scarpe, così da arrivare "rodati" ad inizio stagione di gare oppure a quando le belle giornate ci permettono di stare in bicicletta per tutto il giorno.
A dir la verità però, soprattutto se si è degli agonisti che cercano la massima performance, il bikefit andrebbe "controllato" più volte durante la stagione, proprio perché con il variare degli allenamenti il nostro corpo cambia e potrebbe essere che alcune quote vadano sistemate, non a caso vediamo spesso i pro fare 2 o 3 sessioni di fit-check durante l'anno.
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QUANTO COSTA UN BIKEFIT?
I prezzi di un posizionamento in sella non sono standard, variano a seconda di molte cose, ma una sessione di un biomeccanico preparato e professionale normalmente non scende sotto i 100 euro con una forbice che arriva anche a 300 euro.
I prezzi dei professionisti non sono bassi, lo sappiamo, ma lo sono proprio perché è un lavoro da professionisti. Il, nostro consiglio spassionato è: se dovete andare da un "cantinaro" che con 30 euro vi mette in sella nello scantinato del negozio, piuttosto fate da soli a sensazione, sicuramente sarà un lavoro più efficace e meno pericoloso, almeno voi stessi avete contezza del vostro corpo.
NON LO AVEVA MAI FATTO!
Il nostro buon Lollo Deka, navigato amatore con alcune maglie interessanti nell'armadio, non aveva però mai effettuato un vero e proprio posizionamento in sella, si era sempre fatto tutto in casa, con risultati buoni, ma non ottimali.
Arrivato ormai alla soglia del "mal di schiena", che spesso coincide con i 30 anni, ha quindi pensato di effettuare finalmente un posizionamento in sella.
Ci siamo quindi rivolti a Gicolab, un nuovo piccolo centro di bikefit in provincia di Lecco che segue anche Juri Zanotti, gestito da Giacomo Conti, biomeccanico e preparatore atletico specializzato nel ciclismo, per cercare di mettere in sella decentemente il buon Lollo. Andiamo a vedere come si svolge un bikefit.
COME SI SVOLGE UN BIKEFIT?
Insieme a Lollo e GicoLab andiamo a vedere come si svolge una sessione di posizionamento in sella.
LA FASE PREPARATORIA
Prima di tutto Giacomo ci ha chiesto quali fossero i nostri obiettivi, se quello di gareggiare al massimo, oppure di stare bene in bicicletta. Dopo di chè ha preso tutte le misure antropometriche: cavallo, bacino, torso, piedi, spalle.
Ci ha poi chiesto se avessimo dolori particolari durante o dopo l'allenamento. L'anamnesi del ciclista è molto importante perché potrebbe nascondere alcune cattive abitudini cinetiche
Siamo poi passati alla messa in posa delle tacchette con la strumentazione laser.
Terminata questa fase ci ha valutato dal punto di vista di elasticità e mobilità articolare. Questa fase è importante per determinare quanto si possa spingere nella scelta degli angoli durante il posizionamento. Essendo la posizione cucita sartorialmente su di noi, non può essere unicamente valida.
Giacomo ha preso le misure iniziali della nostra bicicletta e poi abbiamo iniziato a pedalare sopra l'indoor trainer. Mentre noi sudavamo sopra il rullo, Giacomo ci ha valutato tracciando gli angoli che disegnavamo grazie a tracker appositi.
Ci ha poi spiegato che avevamo una cattiva posizione del bacino, ci ha quindi sistemato e abbiamo proseguito la pedalata.
L'EFFICIENZA DI PEDALATA
L'ultima parte di posizionamento si è concentrato sulla valutazione della nostra pedalata.
Abbiamo scoperto, purtroppo, che la nostra pedalata non è proprio perfetta ed efficiente al 100%.
Le nostre gambe non sono perfettamente sincronizzate e non riusciamo a trasmettere al meglio lo stimolo motorio. Ovviamente è allenabile anche questo.
Siamo quindi andati in palestra, qui Giacomo ci ha mostrato quali esercizi effettuare per migliorare la propriocezione, la coordinazione oculo manuale e di core stability.
Andando a terminare il posizionamento con la regolazione della bicicletta con la posizione con la quale, secondo Giacomo, avevamo il miglior bilanciamento tra performance e comfort.
QUALI SONO QUINDI I BENEFICI DI UN CORRETTO POSIZIONAMENTO?
Prima di tutto la prevenzione degli infortuni. Una postura scorretta può causare stress eccessivo su muscoli, tendini e articolazioni, portando a infortuni a breve e lungo termine. Problemi comuni come dolore al ginocchio, lombalgia e infiammazioni al tendine di Achille possono essere prevenuti con un posizionamento accurato. Il bike fitting considera fattori come l'altezza della sella, l'angolo del manubrio e la posizione delle tacchette delle scarpe per ridurre il rischio di sovraccarichi e lesioni.
A distanza di giorni e alcuni chilometri, che sono sempre necessari per rodare il corpo sul nuovo posizionamento e valutare se qualcosa non funziona, Lollo può affermare di avere meno fastidii in sella, soprattutto nelle uscite in MTB tirate, quelle che spesso causano dolore alla schiena.
Ha inoltre riscontrato un migliore comfort sulle lunghe distanze; in questi casi infatti una postura che sia non solo efficiente ma anche comoda riduce l'affaticamento muscolare e migliora il comfort generale.
Dobbiamo sempre tenere presente che ogni ciclista ha caratteristiche fisiche uniche, comprese differenze nelle proporzioni del corpo, nella flessibilità e nella forza. Il bike fitting permette di personalizzare la bicicletta per adattarla perfettamente alle esigenze individuali, considerando anche eventuali asimmetrie corporee. Questo approccio su misura assicura che ogni ciclista possa ottenere il massimo dalla propria bici.
Un posizionamento ottimale consente di utilizzare meno energia per mantenere una velocità costante. Quando la bicicletta è regolata in modo da ridurre la resistenza e ottimizzare la biomeccanica della pedalata, il ciclista può mantenere prestazioni elevate con minore sforzo.
COMODITÀ È SINONIMO DI PIACERE
Dobbiamo inoltre riflettere sul fatto che quando siamo comodi sulla propria bicicletta e vediamo miglioramenti nelle prestazioni, è più probabile essere motivati a continuare ad allenarsi e a migliorare. Un corretto posizionamento può quindi incrementare la passione per il ciclismo, rendendo l'attività più piacevole e gratificante.
IL NOSTRO CONSIGLIO
Il posizionamento biomeccanico del ciclista non è solo una questione di prestazioni, ma riguarda anche la salute, il comfort e la soddisfazione personale. Non è importante essere un ciclista professionista o un appassionato, investire in un bike fitting professionale può fare una grande differenza nell'esperienza di ciclismo, aiutando tutti a pedalare meglio, più a lungo e con maggiore piacere.
Ringraziamo Gicolab per aver "raddrizzato" il buon Lollo e se volete informazioni su giacomo e il suo lavoro andate su Gicolab.it