FA TROPPO CALDO ANCHE SULL'ANTARTIDE, SVANISCE IL SOGNO DI OMAR DI FELICE

Fa troppo caldo anche sull'Antartide, non si riesce a pedalare sulla neve, per il secondo anno consecutivo svanisce così il sogno di Omar Di Felice di portare a termine la Antartica Unlimited. Avrebbe dovuto attraverserà l'Antartide per 1.500 chilometri partendo dal Hercules Inlet e puntando inizialmente verso il Polo Sud, per poi proseguire verso l'Oceano Indiano. Le parole che avevamo scritto sono state profetiche «Sarà la neve e le condizioni atmosferiche più straordinarie a dettare i ritmi di una spedizione nel segno dell'esplorazione in sella alla sua Wilier Antartica Unlimited. Un bici con un telaio in acciaio al quale è fissata una slitta totalmente personalizzata per il trasporto delle scorte e dell'attrezzatura.

 

 

Dopo 48 giorno sulla neve ed aver percorso 716,5 km la sfida di Omar Di Felice, per motivi di sicurezza, si è conclusa anzitempo. Lo ha spiegato in un post su Instagram:

 

"Omar, your time is over". Quando ho ricevuto questo messaggio ero a pochissimi chilometri da Thiels, senza fermarmi da oltre 12 ore. Sapevo che stava giungendo il momento della fine e sapevo che per motivi di sicurezza non sarei potuto andare oltre. Non potendo più raggiungere il Polo entro la fine della stagione sono dovuto rientrare a Thiels. Ho scelto di non prendere un aereo per spostarmi al Polo per pochi giorni residui: voglio concludere quest'avventura così come l'ho cominciata, solo con la forza delle mie gambe, del mio cuore e della mia mente.


Perdonatemi, quindi, se non riesco a sentirmi sconfitto, anzi. Al contrario sono orgoglioso di ogni singolo metro di questi 716.5 km percorsi, vivendo costantemente tra -10ºC e -25ºC, affrontando i feroci venti catabatici. Per 48 lunghissimi giorni ho vissuto ed esplorato il luogo più estremo del Pianeta. Ho pedalato, spinto, sofferto. Ho riso, pianto, gioito.


Ho vissuto l'esperienza più incredibile della mia vita, realizzando il mio sogno più grande ma, soprattutto, ho imparato una cosa: il vero obiettivo è stato ciò che l'Antartide mi ha lasciato dentro.
Il punto di arrivo è solo un dettaglio. Sono riuscito a rimanere qui fino all'ultimo secondo che mi è stato concesso, senza mai mollare neanche nei momenti più duri: ho dato tutto.


Sapete perché non riesco a essere triste? Perché tutto ciò che ho vissuto è dannatamente più grande di qualunque record.

 

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