VAN DER POEL VINCE A GAVERE, DIETRO PIDCOCK HA INCENDIATO IL FINALE

I tre extraterrestri del ciclocross hanno riportato il grande spettacolo sul tracciato di Gavere. Una gara caotica sin dall’inizio, con condizioni di fango pesante, ma Van der Poel ha fatto esplodere la corsa dal primo momento. Van Aert è in crescita, ma Pidders partito male ha incendiato il finale risalendo dalla 12ª alla 3ª posizione. Bertolini migliore italiano…

Lo scorso anno a Gavere (Belgio) fu una battaglia nel fango più pesante proprio tra i tre grandi, Pidcock, Van Aert e Van der Poel, quest'ultimo vinse con un'azione all'ultimo giro. Quest'anno però le condizioni con cui i tre sono arrivati qui a Gavere sono completamente diverse. Nel primo testa a testa dei tre, ad Anversa MVDP è riuscito in un'azione solitaria a 3 giri dalla fine senza possibilità di risposta e quest'oggi le intenzioni sembravano le stesse.

 

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IL PERCORSO

Gavere è uno dei percorsi con salite ripide, anche di discreta lunghezza, un percorso dalle discese tecniche, rettilinei di pianura e folla aggrappata a ogni centimetro di nastro. Il fango quest'oggi era presente ma nettamente meno liquido e profondo rispetto allo scorso anno. 7 giri in programma per la gara elite.

 

LA GARA

Una partenza senza intoppi quella di Gavere, nessuna caduta o errore tecnico quantomeno nel primo giro, ma il gruppo ha affrontato solo il primo giro in fila indiana. A partire dal 2° dei 7 giri in programma Van Der Poel ha imposto un ritmo impossibile per tutti gli altri. Avvio convincente quello di Van Aert che in mezzo al gruppetto procedeva nel primo giro con VDP mentre nel secondo era l'unico a inseguire il campione del mondo, con un passo ben più deciso rispetto ad Anversa, mentre Pidders ancora non ha lo smalto dei giorni migliori nel CX, nei dieci per più di metà gara, ma fuori dalla lotta per la vittoria. La decima prova ha segnato anche la gara nella gara, Iserbyt, leader di Coppa, contro Ronhaar, proprio per la classifica generale.

 

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ATMOSFERA CAOTICA

Nel 3° giro succede di tutto, MVDP comincia a prendere il largo, più di 40 secondi su Van Aert, le canalette nel fango sono diventate molto profonde e Van Aert finisce per sbattere con il casco contro la spalla di uno spettatore tra le migliaia accorse a Gavere per questo spettacolo. VDP nel corso dello stesso giro trova invece sulla sua traiettoria uno dei tanti doppiati che macina in ogni occasione e in questo caso è stato costretto a spostarlo fisicamente dalla propria linea, mentre con l'altra mano continuava a guidare.

 

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Una gara sentitissima, un percorso adrenalinico e sempre più segnato come tutti gli sport che nel nome trovano la parola cross. Neanche Pidcock è immune a tutto questo che nella discesa più lunga e tecnica di gara finisce per perdere il controllo della bici e sbattere con la spalla su una delle protezioni gonfiabili ai lati.

 

DUE GIRI DALLA FINE

Il terreno si fa sempre più pesante, Van der Poel e Van Aert iniziano a scendere nelle salite più lunghe che in precedenze affrontavano in sella, le traiettorie si sporcano, ma in questo contesto sembra che a Pidcock invece sia stata sbloccata la centralina lanciandosi in un'orgogliosa risalita verso le posizioni del podio. Una rimonta rischiosa quella di Pidders, che dalla 7ª piazza passa alla 5ª agganciato alle ruote della coppia Van der Haar e Nieuwenhuis in lotta per la terza posizione. Il principino inglese ha acceso tardi i reattori del suo razzo, rischiando però in ogni singola curva e provando nuove traiettorie più efficaci sulle discese più lunghe.

 

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Van der Poel davanti non vede più nessuno, non si volta neanche, fa sfilare la sua maglia iridata, ci mette tutto il suo possente fisico in ogni azione, con una pedalata non troppo composta ma pur sempre efficace. Dietro di lui però Van Aert continuava a rimanere nel mezzo, tra un VDP in controllo e Pidcock in attacco.

 

IL FINALE

Al passaggio dell'ultimo giro Van Aert manteneva un ritardo di 42 secondi, mentre Pidcock faceva segnare il tempo più veloce dei tre. Il suo finale è stato il più infuocato, dopo essere rientrato sulla coppia che lottava per la terza posizione, non si accontenta e a suon di staccate al limite cerca di levare di ruota un insistente Nieuwenhuis.

 

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Gara lunga, oltre l'ora e cinque minuti, gestita da un impeccabile Van der Poel che di testa ha affrontato ogni singolo giro, aprendo tutto all'inizio, gestendo un 4° giro di recupero e mettendo alla frusta tutti i cavalli del suo motore nel finale.

 

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La Coppa del Mondo di Gavere si conclude con il podio identico allo scorso anno, Van Aert conclude 2° con 36" di svantaggio e con una seconda parte di gara in cui è riuscito a recuperare qualcosa, ma Pidcock, partito con il numero 48 ha dato un vero spettacolo nella seconda parte di gara, passando in due giri dalla 12ª alla 3ª posizione che ha conquistato dopo uno spettacolare testa a testa fino all'ultima rampa.

 

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In crescita gli italiani con Gioele Bertolini che partito facendo segnare i primi giri nei trenta è riuscito a risalire fino alla 21ª posizione finale.

 

COSA HANNO DETTO

Le dichiarazioni del vincitore Van der Poel: «È stata davvero dura oggi, il fango era molto appiccicoso, era sempre più difficile controllare la bici e sul finale ho sofferto. In una gara come questa, su questo terreno è molto più difficile seguire le ruote, quindi ho scelto di correre davanti per scegliere le mie linee e il mio ritmo sin dall'inizio.»

 

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Il commento di Thomas Pidcock sul suo terzo posto a Gavere: «È stato abbastanza seccante, l'inizio gara è stato molto frenetico e non sapevo dove andare. Al secondo giro ero in 10ª posizione e mi è caduta la catena e sono scivolato indietro. Sì, diciamo che sul finale sono andato molto forte, ho fatto anche una serie di errori ma almeno sono sul podio. Ho speso molte energie nel primo giro per cercare di portarmi davanti ma penso che c'era la possibilità di provare a vincere oggi, Mathieu adesso è molto forte ma credo di aver fatto una bella gara in fondo, è stata una brutta partenza, avrei almeno voluto essere davanti dall'inizio. Mathieu adesso è il più forte su ogni percorso, non a caso è il campione del mondo».

 

Van Aert commenta la sua gara per il secondo posto: «Era estremamente difficile oggi, le condizioni erano davvero dure e il fango era appiccicoso, ogni giro era sempre più difficile stare in sella. Ho provato a spingere per tutta la gara, ma sicuramente nei primi due giri ho cercato di rimanere più vicino possibile a Mathieu e durante il secondo giro nella salita lunga sono andato forse un po' oltre il mio limite e penso d'aver perso almeno 30 secondi nel giro successivo a causa di quel fuorigiri. Sono abbastanza contento di come sia andata ma all'inizio Mathieu ha fatto una grande differenza, era di un altro livello».

 

CLASSIFICA UFFICIOSA

1. MATHIEU VAN DER POEL | ALPECIN DECEUNINCK | 1 ora 07'06"
2. WOUT VAN AERT | JUMBO VISMA | +0:36"
3. THOMAS PIDCOCK | INEOS GRENADIERS | +0:58"
4. JORIS NIEUWENHUIS | BALOISE TREK LIONS | +1:07"
5. LARS VAN DER HAAR | BALOISE TREK LIONS | +1:36"
6. ELI ISERBYT | PAUWELS SAUZEN BINGOAL | + 2:27"
7. MICHAEL VANTHOURENHOUT | PAUWELS SAUZEN BINGOAL | +2:31"
8. PIM RONHAAR | BALOISE TREK LIONS | +2:37"
9. EMIEL VERSTRYNGE | CRELAN CORENDON | +3:05"

 

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