LA CAPOLIVERI LEGEND CUP È DI WOUT ALLEMAN, PODIO PER DE COSMO E RABENSTEINER

La prima prova delle HERO UCI Cross-country World Cup Marathon si è decisa sull'ultima salita. È lì che il belga ha fatto la differenza

Anche noi abbiamo preso il traghetto che da Piombino ci ha portati sull'isola d'Elba, con destinazione Capoliveri (LI), perché oggi, sabato 10 maggio, si celebrava il ritorno in grande stile della Capoliveri Legend Cup powered by Scott. Il Capoliveri Bike Park, guidato come sempre da Maurizio Melis, non si è certo adagiato sugli allori dopo l'apice del 2021, quando aveva ospitato il Mondiale Marathon. Da allora, hanno continuato a innovare, portando avanti eventi per altri due anni, per poi prendersi una pausa l'anno scorso.

 

 

Ma oggi, il ritorno è stato dirompente. La gara ha aperto ufficialmente la HERO UCI Cross-country World Cup Marathon, sotto la regia di Gerhard Vanzi. La Capoliveri Legend Cup è stata la prima di un viaggio che si concluderà a settembre a Girona, in Spagna, con la Tramun.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

 

NUOVA LOCATION, UNA SFIDA LOGISTICA IMPOSSIBILE DA IGNORARE

Quest'anno, c'è stato un grande cambiamento a livello logistico: tutta l'organizzazione è stata spostata dal cuore di Capoliveri alla zona del Museo della Vecchia Officina, situato sulle miniere di Calamita. Questo nuovo punto di ritrovo si raggiunge tramite una strada panoramica che regala una vista spettacolare sul Mar Tirreno. Qui erano allestiti la segreteria di gara, l'area premiazioni, il ristoro e l'Expo.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Una sfida logistica non indifferente per gli organizzatori, che hanno dovuto trasportare tutto in un'area che normalmente non è attrezzata per eventi di tale portata. Tuttavia, il contesto storico e suggestivo, arricchito dalla cultura mineraria dell'isola, si è rivelato perfetto per ospitare una manifestazione che unisce sport, natura e storia. Non si trattava di una gara qualunque, ma di un evento complesso, da gestire non solo sotto il profilo organizzativo, ma anche tenendo conto dell'orografia unica dell'isola. Infatti, partenza (Vallone Basso), arrivo (Vallone Alto) e ritrovo erano in tre diversi punti.

 

 

IL PERCORSO: UNA SFIDA TRA STORIA E NATURA

Il maltempo di febbraio, con l'alluvione che aveva devastato la zona, ha completamente distrutto il percorso originario, come ci ha ricordato alla vigilia Maurizio Melis. Per questo motivo, quest'anno si è corso su una distanza più corta rispetto al 2023. La sfida si è svolta su un tracciato di 65 km, con 2.400 metri di dislivello positivo, che si snodava all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e attraversava le storiche miniere del Ginevro, Calamita e Sassi Neri.

 

 

Il percorso, inizialmente affrontato con una salita lunga circa 8 chilometri, ha poi continuato con una serie di tratti nervosi e spaccagambe, alternando salite e discese che mettevano alla prova la resistenza fisica dei partecipanti. Sulla carta, il tracciato si presentava più adatto a biker completi che a puri scalatori, con un continuo gioco di cambi di ritmo che ha esaltato l'aspetto tecnico della gara.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

STAR ALLA PARTENZA E L'ATMOSFERA INCANDESCENTE

Lo start della HERO UCI Cross-country World Cup Marathon era fissato alle ore 9:00 da Vallone Basso, con arrivo previsto dopo circa tre ore presso il Vallone Alto. La vista era spettacolare: cielo azzurro, temperatura di circa 20°C e una panoramica impagabile sul Mar Tirreno. In griglia, accanto ai migliori rider delle formazioni italiane, c'erano le squadre marathon più forti del mondo, pronte a dare battaglia per conquistare la maglia di leader della nuova Coppa del Mondo. La tensione era palpabile, e le aspettative per un evento che prometteva di essere leggendario erano altissime.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

 

LA GARA

Dopo la prima lunga salita in una calda mattinata con il cielo completamente azzurro abbiamo visto scendere dalla montagna un gruppo di quattro rider, per vedere bene di chi si trattava siamo andati alla curva del remaiolo, al km 25.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Al comando erano in quattro e con nostra grande sorpresa, due non sapevamo chi fossero. Assieme al campione del Belgio Wout Alleman (Buff Megamo) e ad uno scatenato Gioele De Cosmo (Torpado Kenda FSA) abbiamo visto due rider con una maglietta bianca a noi sconosciuta, abbiamo scoperto che erano i norvegesi Emil Hasund e Eskil Evensen.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Al loro inseguimento c'era la coppia formata dal campione italiano Fabian Rabensteiner (Torpado Kenda FSA) e da Stefano Goria (Scott Racing team). Quindi insieme sono passati Nicolas Samparisi (KTM - Spada powered by Brenta Brakes) e il campione di Germania Andreas Seewald (Singer KTM).

 

 

 

In fondo alla miniera del Ginevro erano ancora in quattro ma sulla successiva salita sono rimasti davanti solo Alleman e De Cosmo, dietro da solo è passato il vichingo Evensen quindi c'era un terzetto composto da Goria, Rabensteiner e dal secondo vichingo Hasund. Quindi da soli prima Seewald e poi Samparisi.

 

 

IL FINALE THRILLING

 

Nel finale Rabensteiner ha passato il norvegese e si è avvicinato ai due battistrada, uno dei quali era il suo compagno De Cosmo. Proprio sul più bello il campione italiano ha chiuso il gap ed ha agganciato la testa della corsa. Due Torpado Kenda FSA contro un Buff Megano, tutti e tre sapevamo che il primo che imboccava la discesa che portava sotto la finish line avrebbe vinto. Purtroppo lo sapeva anche il campione del Belgio Wout Alleman che sulla salita che portava verso l'arrivo ha aperto il gas ed ha staccato i due italiani.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Come previsto dagli organizzatori la corsa è finita dopo circa tre ore, per la precisione dopo 2 ore 59 minuti e 42 secondi. È di Alleman e con merito la 15ª edizione della Capoliveri Legend Cup powered by Scott. «Siamo partiti subito fortissimo, e per tutta la gara siamo andati forti come se fosse una gara cross country. Quando nel finale è rientrato Rabensteiner ho capito di essere in una situazione critica, contro di me avevo due rider del Torpado Kenda FSA e l'arrivo era vicino. A quel punto sull'ultima salita ho dato tutto me stesso per staccarli e alla fine è andata bene.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Secondo a 19 secondi Gioele De Cosmo «Oggi gara super ho corso davanti con l'intenzione di vincere, Alleman andava come una moto, attaccava su tutti le salite. Io rispondevo colpo su colpo e non mi staccavo. Siamo arrivati a giocarcela in tre, due contro uno quando Fabian è riuscito a rientrare su di noi ma Alleman aveva un po' più di gamba e sull'ultima salita ha fatto un attacco dei suoi che ho cercato di seguire. Siamo andati vicini alla vittoria ma ci riproveremo".

 

Terzo a 40 secondi Fabian Rabensteiner. «Davanti andavano troppo forte, per questo motivo io ho deciso di pedalare con il mio passo regolare. Poi sul finale ho sentito che la gamba c'era ancora ed ho provato a rientrare sulla fuga e ci sono riuscito. Poi però mi sono venuti i crampi.Obiettivamente oggi Alleman era il più forte.»

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Nel finale uno scatenato Stefano Goria ha passato il norvegese Evensen chiudendo quarto e non molto lontano dal vincitore, il distacco tra lui e Alleman è stato di un minuto a 14 secondi. Seguivano Evensen, Seewald, Hasund, ottavo Jacob Dorigoni, nono lo svizzero Stutzmann e decimo Nicolas Samparisi.

 

 

«Sapevo che la partenza era una fase critica. - ci ha raccontato Goria - Perchè eravamo in tanti e sui primi sentieri bisogna cercare di entrare nella prime posizioni. Ho fatto la prima salita a tutta ed ho scollinato nel secondo gruppetto. Mi sono trovato a pedalare con Rabensteiner e lui avendo davanti De Cosmo lasciava sempre me davanti a fare l'andatura. Poi lui mi ha staccato sul muro, prima del monte Calamita. Sono contentissimo, un quarto posto in questa prima prova della Coppa del Mondo XCM è un gran bel risultato.» 

 

 

Ordine d'arrivo ufficioso Marathon UCI maschile

1 ALLEMAN Wout | BUFF-MEGAMO TEAM | BEL | 1 2:59:42 2:59:43
2 DE COSMO Gioele | TORPADO KENDA FSA | ITA | 2 +19
3 RABENSTEINER Fabian | TORPADO KENDA FSA | ITA | 3 +40
4 GORIA Stefano | SCOTT RACING TEAM | ITA | 4 +1:14
5 EVENSEN-LIE Eskil | TEAM HUNTON HARD ROCX | NOR | 5 +1:33
6 SEEWALD Andreas | SINGER KTM RACING | GER | 6 +3:17
7 HASUND EID Emil | HUNTON HARDROCX | NOR | 7 +3:27
8 DORIGONI Jakob | TORPADO KENDA FSA | ITA | 8 +3:42
9 STUTZMANN Marc | KLIMATIZA ORBEA TEAM | SVI | 9 +3:52
10 SAMPARISI Nicolas | KTM SPADA POWERED BY BRENTA BRAKES | ITA | 10 +3:59
11 PAEZ LEON Hector Leonardo | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL TEAM | COL | 11 +4:47
12 TRINCHERI Lorenzo | ASD BIKE BUSTERS | ITA | 12 +5:11
13 SCHMID Gian Andri | BIXS PERFORMANCE RACE TEAM | SVI | 13 +5:20
14 ARIAS CUERVO Diego Alfonso | METALLURGICA VENETA MTB PRO TEAM | COL | 14 +5:43
15 TAFFAREL Nicola | METALLURGICA VENETA MTB PRO TEAM | ITA | 15 +6:07
16 RODRIGUEZ GUEDE Pablo | BUFF-MEGAMO TEAM | SPA | 16 +8:07
17 BILLI Jacopo | METALLURGICA VENETA MTB PRO TEAM | ITA | 17 +8:14
18 FOCCOLI Davide | SCOTT RACING TEAM | ITA | 18 +8:28
19 GESCHE ANTONA Sebastian Andres | KLIMATIZA ORBEA TEAM | CHI | 19 +8:33
20 GERBAZ Stefano | ASD BIKE BUSTERS | ITA | 20 +8:43

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

In campo femminile fino a Poggio di Fino dopo un ora al comando c'erano la tedesca Adelheid Morath del Soudal Lee Cougan, le olandese Rosa Van Doorn del Buff Megamo e Tessa Kortekaas del Cannondale ISD. A pochi secondi le inseguivano la namibiana Vera Looser e la bosniaca Lejla Njemcevic, vincitrice della Coppa del Mondo Marathon 2024 targata ESO. Più staccate passavano le prime due italiane Debora Piana (FOL MTB) e Sandra Mairhofer (Soudal Lee Cougan).

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Poi la corsa è cambiata quando Rosa Van Doorn ha cambiato passo, le altre rider hanno alzato bandiera bianca. La sua è stata una cavalcata vincente che dopo 65 chilometri l'ha vista trionfare in 3 ore 37 minuti e 15 secondi.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Dietro lontana anni luce, dopo 5' 37'' è arrivata la bosniaca Njemcevic, terza a 6' 18'' la Morath che ha completato il podio. Prima delle italiana la Piana (quarta), seguita da Mairhofer e Fumagalli (KTM - Spada powered by Brenta Brakes).

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Ordine d'arrivo ufficioso Marathon UCI femminile

1 VAN DOORN Rosa | BUFF-MEGAMO TEAM | 3:37:15
2 NJEMCEVIC Lejla | ALLEBIKE TEAM | 3:42:52
3 MORATH Adelheid | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL | 3:43:33
4 PIANA Debora | FOL MTB RACING TEAM | 3:45:45
5 MAIRHOFER Sandra | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL TEAM | 3:46:31
6 FUMAGALLI Mara | KTM SPADA POWERED BY BRENTA BRAKES | 3:47:28
7 CZABOK Klaudia | WARSZAWSKI KLUB KOLARSKI | 3:49:03
8 KORTEKAAS Tessa | CANNONDALE ISB SPORT | 3:51:24
9 LOOSER Vera | EFFICIENT INFINITI LAPIERRE | 3:52:11
10 SOSNA-PINELE Katazina | TORPADO KENDA FSA | 3:52:23

 

Ordine d'arrivo ufficioso Marathon UCI Master maschile

1 BRAVIN Andrea | CAPRIVESI | ita | 3:35:10

2 LLADO DIAZ Alexandre | LINBIKES L.E.F.A TEAM | esp | 3:50:12
3 BORGOGNO Andrea | TEAM TODESCO | ita | 3:53:16
4 ZANELLA Simone | G.S. WINNERBIKE | ita | 4:05:06
5 RIZZI Nicola | S.C. AVIO | ita | 4:05:23
6 SENONER Fabian | ASV RODES GHERDEINA | ita | 4:16:04
7 MALAGUTI Vinicius | HAPPY TRAIL MTB | ita | 4:17:12
8 BEHR Julien | TEAM DES SALINES | fra | 4:22:11
9 GURZYNSKA Kamila | SARA WORKWEAR WHEEL BROTHERS RACING | pol | 4:38:17
10 CHATEL Didier | DYNAMIC BIKE LOCMINÉ | fra | 4:40:00

 

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