CAMPIONATO ITALIANO MARATHON, 3 PRO CI SVELANO I SEGRETI DEL PERCORSO

Gli azzurri delle lunghe distanze sono andati a visionare insieme al CT Mirko Celestino, il percorso del campionato italiano marathon in scena sulla traccia della Valsugana Wild Ride. Verrà fuori una gara dura sin dalle prime battute come ci stanno abituando le marathon degli ultimi tempi. Abbiamo chiesto un parere agli azzurri Dorigoni e Samparisi ma anche quello di Chiarini che l'ha provato con la sua squadra

Mancano pochi giorni al Campionato Italiano Marathon di Telve (TN) che si correrà sabato 29 luglio a Telve (TN) alla Valsugana Wild Ride. I rider si sfideranno su un tracciato lungo 70 chilometri e con 3.400 metri di dislivello.

 

 

Abbiamo sentito alcuni dei rider che hanno già visto il percorso e si giocheranno la maglia tricolore, salite lunghe e discese mosse ma non tecniche suggeriscono che a spuntarla possa essere un atleta con grandi doti in salita e che sa imporre un forte ritmo dalle prime battute. Si pensa alle front, ma la maggior parte scelgono la full perché ce lo spiegano...

 

©Alice Russolo 

 

Jakob Dorigoni, Torpado Factory Team, è un atleta misto che da sempre divide le sue stagioni tra ciclocross e mountain, dedicandosi negli ultimi anni alle lunghe distanze del marathon. Celestino lo ha convocato per il ritiro a Telve e questo è il suo giudizio sul percorso: «Il percorso è duro, si deciderà tutto nella primissima parte perché ci sono due salite da quasi un'ora, credo che per queste salite la scelta migliore sia una hardtail, il fondo è compatto, prevalentemente cemento e in cima c'è un po' più tecnico.

 

©Alice Russolo

 

Sarà una gara con dinamiche come la Hero chi avrà la gamba lo dimostrerà subito e le discese non sono tecniche, sono su sterrate larghe ma devo dire molto ripide. Il fondo delle discese è in ghiaia con sassi grossi e si rischia davvero di bucare, in ritiro con gli altri azzurri abbiamo bucato tantissimo per questo probabilmente la mia scelta si orienterà sulla full. Non si può mollare tantissimo in discesa perché si rischia di giocare troppi jolly. Sul finale ci sono salite un po' più corte con strappi e scalini, molto più tecnica ma credo che la gara a quel punto sarà già decisa. Io correrò con la full perché la front anche in discese come queste stancherà troppo».

 

 

Riccardo Chiarini del Taddei Factory Team, vincitore quest'anno di Rampichiana, una tappa della Volcat, Da Piazza a Piazza, 9 Fossi e Baratti Bike, un rider di grande esperienza e aiuto in stage come quello appena concluso a Telve. Ha provato il percorso con la sua squadra.

 

«Il percorso dell'italiano marathon è davvero impegnativo in particolare per le prime due salite che sono lunghe e dure. Nella seconda le pendenze sono importanti anche se su cemento e asfalto, queste due salite faranno da spartiacque ma non è da sottovalutare il finale che è un lungo magia e bevi che non ti fa prendere fiato, prima dell'ultima salita abbastanza tosta a 4-5 chilometri dall'arrivo.

 

©Alice Russolo

 

Questa salita è davvero dura, anche perché tecnica e con tratti non affatto banali, quando l'abbiamo visionata noi era piovuto ed è ricca di ciottoli e gradini quasi da mettere piede a terra. Anche se non è lunghissima ci vorrà comunque molto tempo perché verrà una gara dura e in quelle salite non si va forte. Pensavamo inizialmente di affrontarlo con la front perché non c'è nulla di estremo, le discese sono molto veloci ma con fondo smosso.

 

La full secondo me ti evita qualche problema, sarà un percorso in cui tenere gli occhi aperti soprattutto per le forature perché queste discese non troppo tecniche ti fanno venir voglia di mollare i freni e pizzicare o prendere un sasso è un attimo. Io correrò con la Epic World Cup perché è molto rigida per la salita e in discesa lavora bene».

 

©Alice Russolo

 

Lorenzo Samparisi, KTM Alchemist Brenta Brakes, è un altro azzurro che ha visionato il percorso, in questa stagione si è rilanciato molto e si è reso protagonista in gare importanti con grandi risultati come l'ottavo posto alla Hero Dolomites e il 4° alla Dolomiti Superbike: «È un percorso veramente difficile da interpretare, ci sono queste due salite lunghe per gran parte larghe ma che finiscono in single track su sentieri abbastanza sconnessi, per questo io ho deciso che utilizzerò la full con gomme da 2.35" anteriore e posteriore scorrevoli, sicuramente Schwalbe Thunder Burt al posteriore e credo Racing Ralph all'anteriore.

 

©Alice Russolo

 

La prima salita secondo me sarà quella che deciderà la gara, è un'ascesa da 40 minuti e sarà all out, credo che alla fine di questa salita su vedranno già i distacchi tra i rider e sulla seconda si consolideranno questi distacchi, non è escluso che chi parte piano sulla seconda salita riesca anche a rientrare. Alla fine della seconda salita ci saranno almeno un paio di tratti in cui scendere a piedi e credo che influisca anche questo sulla gara e poi si arriva sulla terza salita in cui si passa due volte.

 

©Alice Russolo

 

La parte finale è molto veloce con una discesa abbastanza tecnica, bisognerà stare attenti a non forare o toccare il cambio su qualche roccia. Gli ultimi due dentelli sono uno da 7 minuti e mezzo ripida ma non tecnica e l'ultima invece è molto più tecnica, qui la scelta della full secondo me farà la differenza. Se rimane un gruppetto con 2-3 elementi quel tratto è quello decisivo, è una salita di 10 minuti e se qualcuno ha più gamba può andarsene».

 

 

ISCRIZIONE

La Valsugana Wild Ride è in programma sabato 29 luglio su due percorsi: il Marathon, di 70,3 km, valido sia come prova unica del Campionato Italiano XCM 2023 sia come prova riservata alle categorie amatoriali degli Enti di Promozione Sportiva convenzionati FCI, e il Classic, gara XCO in linea, di 37,9 kmLe iscrizioni si formalizzano su WinningTime www.winningtime.it.

 

Per ulteriori informazioni  www.valsuganawildride.it

 

 

 

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