RABENSTEINER DETTA LEGGE ALLA CAPOLIVERI LEGEND CUP. OCCHIO A NIBALI. PERETTI TRA LE WOMEN

Oggi sugli 80 chilometri del tostissimo percorso elbano davanti sono andati come delle moto. Fino al 50° chilometri con il gas aperto c'era anche un certo Vincenzo Nibali, lo squalo dello stretto alla sua prima gara in sella ad una mountain bike ha già fatto vedere che tecnicamente è già pronto per lottare per la vittoria anche nell'off road. Nel finale l'attacco del campione d'Europa ha spaccato il gruppo dei cinque fuggitivi. Tra le donne la campionesa italiana è stata raggiunta dalla tedesca Dohrn ma poi la piemontese ha riaperto il gas

Venerdì come la maggior parte dei bikers che oggi, sabato 15 ottobre, ha partecipato alla Capoliveri Legend Cup - powered by Scott, siamo arrivati a Piombino (LI) ed abbiamo preso il traghetto che ci ha sbarcato a Portoferraio sull'Isola d'Elba. Da lì in macchina siamo scesi verso Capoliveri che si trova nella parte sud orientale dell'isola, quella dove c'è il Monte Calamita, ricco di magnetite, minerale dal quale si ricava il ferro.

 

 

È qui che lo staff del Capoliveri Bike Park guidato da Maurizio Melis insieme a 250 volontari nel giro di pochi anni è riuscito a trasformare la Capoliveri Legend Cup da semplice gara in evento, come lo sono la Hero e la Dolomiti Superbike.

 

 

Un biker almeno una volta deve partecipare a questa manifestazione in sella alla sua mountain bike perché il contesto è di quelli da favola, in particolar modo per chi arriva dalla città. Si corre su un'isola che offre una spettacolare vista sul mar Tirreno e questo regala tante emozioni che poi si raccontano agli amici.

 

 

Eppure, non si sarebbe dovuta svolgere perchè dopo l'edizione mondiale dell'anno scorso gli organizzatori volevano prendersi un anno di pausa ma le pressioni da tutto l'ambiente sono state talmente forti che hanno dovuto cambiare idea.

 

 

Ed oggi hanno sfruttato il lavoro fatto l'anno passato proponendo lo stesso tracciato sul quale Andreas Seewald e Mona Mitterwallner si erano laureati campioni del mondo marathon.

 

 

La gara era una internazionale UCI di Hors Categorie, quindi agli elite assegnava un punteggio doppio, inoltre era l'ottava ed ultima tappa della Coppa Toscana MTB. In griglia c'erano tutti i top team italiani, ma c'erano anche il Canyon Northwave con Seewald mentre la grande star attesa da tutti era Vincenzo Nibali che si è presentato per ultimo sulla starting line con il pettorale numero 100.

 

 

Nel gruppo c'erano Johnny Cattaneo e Tony Longo all'ultimo griglia della loro carriera ma anche Juri Ragnoli che venerdì ha annunciato l'addio allo Scott Racing team dopo 13 anni.

 

 

IL PERCORSO

I biker questa mattina alle 8:00 in Viale Italia hanno iniziato ad entrare in griglia, il via era programmato un'ora dopo, alle 9:00 in punto.

 

 

 

Tutti i top rider ma anche gli amatori sapevano cosa li aspettava, una gara adrenalinica ma molto dura. Quelli che avevano optato per il tracciato Marathon erano consapevoli del fatto che avrebbero dovuto restare in sella per parecchie ore.

 

 

Almeno quattro i Pro, ben più lunga quella dei Master che non hanno l'allenamento dei primi. Questo perchè il tracciato Marathon misurava 80 chilometri con 3.000 metri di dislivello positivo, mentre chi era meno allenato si sfidava sul Classic (50 km - 1.700 mt. D+). Per la prima volta chi ha corso su quest'ultima distanza è passato per la prima volta per la miniera del Ginevro, passaggio riservato solo al marathon nelle scorse edizioni.

 

 

Dopo i primi 50 km gli specialisti delle long distance proseguivano completano un anello di 30 chilometri. Dopo un tratto iniziale lungo alcuni chilometri caratterizzato da una ripida salita iniziale (Garitta) si sono sfidati su quello che molti hanno definito un lungo cross country perchè era un continuo su e giù dove bisognava tenere sempre alta la concentrazione passando per le località: Miniera del Vallone, Palazzo delle Miniere, Albaroccio, Miniera Ginevro, Fattoria Ripalte, Buzzancone e Steli.

 

 

L'unica salita lunga misurava 2,2 km. Prima dell'arrivo c'era il durissimo strappo finale, il Wall of The Legend che riportava la Capoliveri Legend Cup verso il traguardo di Viale Italia. Il passaggio era tra due ali di folla.

 

 

 

LA GARA

A prendere in testa la discesa che portava a Punta Pareti sono stati Juri Ragnoli e il colombiano Diego Arias Cuervo che era a ruota del bresciano.

 

 

Dietro a pochi metri erano inseguiti dal campione d'Europa Fabian Rabensteiner, dallo Squalo dello Stretto che dimostrava di non essere venuto all'Elba per fare una passeggiata e al tempo stesso che è uno che in mountain bike ci sa andare e tecnicamente non è male. Uno dietro l'altro passavano tutti i migliori. Si era ancora nelle prime fasi della Capoliveri Legend Cup.

 

 

IN SETTE AL COMANDO

Dopo 17 chilometri presso la località Polveriera c'erano due colombiani al comando, da solo Arias Cuervo ma a pochi metri era inseguito dal gruppo.

 

 

 

Era guidato da Leonardo Paez, Fabian Rabensteiner, Vincenzo Nibali, Juri Ragnoli, Nicholas Samparisi e Riccardo Chiarini. Chiudeva il gruppo di sette corridori Mirko Pirazzoli che in sella ad una ebike aveva il compito di fare le riprese in action. Dietro da soli e staccati passavano nell'ordine Seewald e due Torpado Factory.

 

 

 

 

THE WALL OF THE LEGEND

Poco prima della fine del primo anello lungo 50 km si è capito che c'era stata una prima selezione nel gruppo al comando, erano rimasti in cinque.

 

 

I primi ad imboccare il durissimo The Wall of the Legend sono stati Ragnoli, Nibali, Rabensteiner, Arias e Paez.

 

 

 

Con un bel distacco è passato da solo in sesta posizione il ligure Siffredi e poi anche lui da solo Samparisi. Più staccato seguiva un quintetto guidato da Dorigoni e all'interno del quale c'era anche Chiarini.

 

 

FINALE INCANDESCENTE

Negli ultimi 30 chilometri la corsa è esplosa quando Rabensteiner ha aperto il gas solo i due sudamericani sono riusciti a stargli a ruota, poi Paez si è dovuto fermare a causa di una foratura. Arias ha cercato di tenere il passo del campione d'Europa ma poi ha dovuto desistere, da dietro è rientrato Ragnoli che l'ha passato.

 

 

 

 

All'arrivo in Viale Italia secondo la tabella degli organizzatori il primo avrebbe dovuto arrivate alle 13:00 ma oggi sono andati come delle moto e Fabian Rabensteiner ha passato la finish line dopo 3 ore 51 minuti e 22 secondi. È il top rider del Wilier - Pirelli il dominatore di questa edizione della Capoliveri Legend Cup. «Sono riusciti a staccare gli altri alle Miniere» ci ha raccontato all'arrivo.

 

 

Dopo 2 minuti e 18 secondi ha tagliato il traguardo Juri Ragnoli che ha detto: «Oggi per me è una giornata emozionante, è come se avessi vinto.» Lascia lo Scott Racing team dopo 13 anni. Terzo gradino del podio per Diego Arias Cuervo. Seguivano prima Andrea Siffredi (+7' 42'') autore di una bella rimonta nel finale e Leo Paez a testa bassa a causa della foratura che l'ha tolto dai giochi nel momento topico.

 

 

OCCHIO A NIBALI IL SELLA FA GIÀ SPAVENTATO TUTTI I TOP RIDER

Samuele Porro ce l'aveva detto che Vincenzo Nibali è uno che sa andare in mountain bike, ma oggi ha fatto vedere a tutti i top rider del circus della mountain bike delle long distance che se si mette a correre seriamente c'è il rischio che non ce ne sia più per nessuno. Anche Rabensteiner è rimasto sorpreso da come guida la bici sul tecnico.

 

 

Lo squalo ci ha raccontato: «Sono partiti a una velocità folle ma sono riuscito a stare nel gruppo di testa senza problemi poi però ho iniziato a sentire che le braccia iniziavano a farmi male e nel finale quando scattavano io continuavo a rincorrere. Così mi hanno sfinito, ho sofferto nello stretto ma nelle altre parti del percorso tenevo i primi senza problemi.» Appena ha tagliato il traguardo per RAI Sport è stato intervistato da Andrea De Luca.

 

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE MARATHON UFFICIOSO

1 RABENSTEINER Fabian | TEAM WILIER PIRELLI 03:51:22.40
2 RAGNOLI Juri | SCOTT RACING TEAM 03:53:40.90
3 ARIAS CUERVO Diego Alfonso | HUBBERS _ POLIMEDICAL 03:54:27.15
4 SIFFREDI Andrea | SCOTT RACING TEAM 03:59:04.92
5 PAEZ LEON Hector Leonardo | SOUDAL LEECOUGAN MTB RACING TEAM 04:00:07.17
6 ROSA Massimo | SOUDAL LEECOUGAN MTB RACING TEAM 04:01:09.07
7 SAMPARISI Nicolas | KTM BRENTA BRAKES 04:01:30.93
8 DORIGONI Jakob | TORPADO FACTORY TEAM 04:03:23.43
9 NIBALI Vincenzo | ASTANA QAZAQSTAN TEAM 04:03:37.08
10 HEM Ole | WILIER 7C FORCE 04:04:35.12
11 BEELI Andrin | INDIVIDUALE 04:04:45.44
12 BERTONE Filippo | HUBBERS _ POLIMEDICAL 04:06:27.44
13 VALERIO Domenico | BOTTECCHIA FACTORY TEAM 04:08:35.63
14 GEISMAYR Daniel | TEAM WILIER-PIRELLI 04:09:28.88

15 VALSECCHI Matteo | M1 (1) TEAM SPACEBIKES 04:09:29.95

 

 

La Capoliveri Legend Cup femminile si è conclusa come da pronostico, ossia con il successo della campionessa italiana Claudia Peretti. La piemontese dell'Olympia Factory si è portata subito al comando ma dopo una trentina di chilometri nella zona delle miniere è stata ripresa dalla tedesca Stephanie Dohrn. Le due hanno proseguito insieme per qualche chilometro poi la Peretti ha riaperto il gas seminando la teutonica e concludendo trionfalmente la sua Capoliveri Legend Cup sotto le cinque ore. Sulla finish line il distacco tra le due è stato di due minuti, terza un'altra straniera, Irina Luetzelschwab del team Bulls.

 

Con la Capoliveri Legend Cup dopo otto tappe si è conclusa l'edizione 2022 della Coppa Toscana MTB.

 

ORDINE D'ARRIVO FEMMINILE MARATHON UFFICIOSO

1 PERETTI Claudia | DE (1) OLYMPIA FACTORY TEAM 04:56:57
2 DOHRN Stefanie | DE (2) CANYON ORTHWARE MTB TEAM 04:58:52
3 LUETZELSCHWAB Irina | DE (3) TEAM BULLS 05:01:06
4 MAIRHOFER Sandra | DE (4) RDR ITALIA LEYNICESE RACING TEAM 05:04:42
5 PIANA Debora | DE (5) TEAM CINGOLANI 05:05:51

 

ORDINE D'ARRIVO CLASSIC MASCHILE UFFICIOSO

1 SPINETTI Matteo | ELMT | ASD CICLISSIMO BIKE TEAM 02:33:45.86
2 ZUNINO Mattia | ELMT | TEAM SPACEBIKES 02:36:09.21
3 VAIRA Cristian | ELMT | TEAM TODESCO 02:37:45.72
4 TORELLI Pierluigi | ELMT | ASD TEAM BIKE PALOMBARA SABINA 02:38:34.19
5 PUCCIARELLI Enrico | M1 | ZEROZERO IKI SPORT 02:39:50.47
6 MALUSARDI Daniele | M1 | ASD GREEN DEVILS 02:41:26.88
7 SONDEREGGER Christian | M5 | VC MONTE TAMARO RIVERA 02:44:01.24
8 BERTELLI Luca | M1 | GS AVIS PRATOVECCHIO 02:44:11.74
9 GUIDI Lorenzo | ELMT | TEAM SCOTT PASQUINI STELLA AZZURRA 02:44:53.24
10 FERRARI Alessandro | JU | ASD ROERO SPEED BIKE 02:45:30.46
11 CHIODI Luca | M5 | CASTOM4 TEAM CASELLI 02:46:30.24
12 DEPAUL Gabriele | M1 | TEAM TODESCO 02:46:42.99
13 OLIANI Nicola | M1 | ASD ZEROSEI CYCLING TEAM 02:47:01.75
14 PULIZZI Davide | JU | BOTTECCHIA FACTORY TEAM 02:50:11.26
15 POTRISI Stefano | M5 | ASD BICIPEDIA 02:50:42.26

 

ORDINE D'ARRIVO CLASSIC FEMMINILE UFFICIOSO

1 SESENNA Federica | W1 | LUGAGNANO OFF ROAD 03:17:27.04
2 FAZIANI Denise | W1 | TEAM ESSERE 03:35:16.84
3 DE LORENZO POZ Luisa | W3 | TEAM ESTEBIKE ZORDAN 03:36:24.65
4 SARTORI Cinzia | W2 | ASD SAN BORTOLO 03:40:52.07
5 SASSI Elena | W1 | NEW MOTOR BIKE 03:41:45.91
6 NEGRA Cecilia | W2 | ASD BIKE AND FUN TEAM 03:44:29.42
7 MISTRETTA Beatrice | W3 | BOTTECCHIA FACTORY TEAM 03:52:27.44
8 LÙSCHER Francesca | W3 | CASA DELL'OTTICA BIKEampRUN 03:53:52.95
9 DE MEDICI Priscilla | W1 | NEW MOTOR BIKE 03:55:47.10
10 CERVINI Silvia | W1 | CICLI BRANDI ELBA TEAM 03:56:52.21

 

Classifiche complete: Link

 

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