LA VAL DI SOLE A CAROD, SCHURTER ABBATTE UN RECORD MA NE RIMANDA UN ALTRO AL 2023

Si aspettavano tutti un assolo di Schurter alla ricerca del record di vittorie singole in Coppa. Ma la Val di Sole gli ha regalato il record delle classifiche generali. Carod ha fatto il vuoto subito e ha vinto la sua seconda prova di Coppa. Luca Braidot, che motore, finisce la Coppa del Mondo al terzo posto

Daolasa di Commezzadura (TN) - Il main event della giornata di domenica 4 settembre a decretare la conclusione della Coppa del Mondo 2022 è stata la prova elite maschile di cross country. Sul percorso di 4 chilometri con 190 metri di dislivello a giro ricavati nel Val di Sole Bikeland, i 117 elite alle 14:50 sono scattati sapendo di doversi sfidare sulla distanza di 6 giri.

 

 

Questa tappa finale doveva essere quella utile a Nino Schurter per affermarsi come il più grande di tutti i tempi cercando la vittoria in Coppa del Mondo con l'obiettivo storico di battere il record (33 successi) detenuto da Julien Absalon, quello di vittorie totali in Coppa del Mondo in carriera. A Petropolis lo svizzero aveva pareggiato i conti, oggi puntava a sorpassare il francese. Il campione del mondo è inoltre il leader della classifica generale di Coppa.

 

 

Una prova che segnava la conclusione della carriera come cross countristi di Gerhard Kerschbaumer, Stephane Tempier e Reto Indergand.

 

PARTENZA MOVIMENTATA

Un gruppo foltissimo quello della gara elite maschile che aveva alzato un polverone ancora non visto in questa giornata. Come successo venerdì, gli uomini avevano alzato drasticamente le velocità e abbassato i tempi in maniera impressionante. In partenza andava subito a terra un gruppetto nella parte centrale, tra questi anche Andri Frischknecht.

 

 

Davanti però non aspettano nessuno e un terzetto con i primi due dello short track di venerdì Titouan Carod e Alan Hatherly, affiancati da Jordan Sarrou prendeva la testa della corsa.

 

 

Non sono partiti brillantissimi Nino Schurter e Luca Braidot che pare sia caduto nei giorni scorsi durante una prova del percorso solandro. Entrambi facevano ovviamente parte del gruppo inseguitore ma composto da 11 unità in cui si trovano anche Avancini e Dascalu tra gli altri.

 

 

 

SCHURTER E BRAIDOT DI POTENZA

Il gruppo inseguitore era troppo affollato per Luca Braidot e Nino Schurter che al secondo giro decidevano di potenza di lasciare la compagnia del gruppone che inseguiva la testa, per riportarsi su Hatherly e Sarrou che nel frattempo cominciavano a perdere terreno rispetto al campione di Francia Titouan Carod che procedeva da solo. Luca Braidot si rimetteva nella sua posizione preferita di quest'anno, in coda alle ruote degli uomini più veloci e pericolosi.

 

 

CAROD IN FUGA, GLI ERRORI DI NINO

Sulla salita più tecnica e naturale del percorso nella parte sinistra del tracciato, Nino metteva il piede a terra in ben due occasioni, non è sembrata mancanza di lucidità ma piuttosto una scelta tecnica forse un po' estrema, la stessa peraltro del mondiale di Les Gets, montava copertoni che Maxxis fa esclusivamente per lui, super slick. Non ne approfittava Luca Braidot ma era il friulano l'unico insieme a Nino ad avere energie per provare a recuperare sul fuggitivo Titouan Carod che aveva affrontato tutta la prima parte di gara praticamente a bocca chiusa.

 


Dietro riemergevano lo spagnolo Valero, il motore del vincitore di Snowshoe ha bisogno di tempo per entrare in temperatura ma con una partenza fuori dalla top 20 era rientrato nella top10 con un settimo posto con ritmi da metronomo.

 

NINO RIMANDA L'APPUNTAMENTO

Lo strapotere di Titouan Carod non offriva possibilità a Nino Schurter di provare a battere il record di vittorie in Coppa del Mondo. La rabbia che tutti ci aspettavamo da parte dell'uomo che vuole solo vincere, l'attuale campione del mondo Nino Schurter, non è stata sprigionata, eppure la pista di Val di Sole lo ha visto primeggiare per ben 6 volte prima di questa partecipazione.

 

 

Nino nella seconda metà del penultimo giro ha acceso la turbina e il primo a farne le spese è stato Luca Braidot che però sembrava aver avuto un problema meccanico alla ruota posteriore. Certo è che Schurter ha dovuto pensare a rimandare l'appuntamento per demolire il record condiviso con Absalon.

 

NESSUNO NEL RETROVISORE PER CAROD

Nino si sveglia troppo tardi questa volta per pensare di agguantare la vittoria, tra lui e Carod c'erano 38 secondi nell'ultima tornata e pertanto il francese non guarda più neanche nello specchietto retrovisore perché non comparirebbe assolutamente nessuno.

 

 

Una gara dall'inizio alla fine in testa per il campione francese che con il ritmo in salita e le abilità in discesa non ha dato spazio a nessuno. Conclude in 1 ora 22 minuti e 2 secondi. 

 

 

«Gara perfetta, mi sentivo bene ma non come a Mont Sainte Anne, la pista era molto dura e difficile, è stata una gara durissima è stato incredibile. Due vittorie di fila, ma il goal era conquistare la classifica generale eravamo in tanti a giocarcela e a me il secondo posto va benissimo, nessun rimpianto alla fine, ho vinto due prove e lo short track di venerdì.

 

 

 

L'azione dell'ultimo giro di Nino Schurter ha riacceso il pubblico, recupera una quindicina di secondi con il suo stile inconfondibile con accelerazioni mostruose in ogni singolo tratto del percorso. Chiude sotto lo striscione con un gap di 35 secondi, terzo Jordan Sarrou a 1' 08'' e completano il podio Victor Koretzky (1' 27'') e il nostro Luca Braidot (1' 36'').

 

 

UN ALTRO RECORD PER NINO

In Val di Sole lo scorso anno era diventato il rider più anziano a vincere un campionato del mondo, battuto poi a Les Gets, ma quella della Val di Sole quest'anno è stata la prova che ha sancito la vittoria della classifica generale di Nino Schurter che "the goat" ha conquistato in altre ben 7 occasioni.

 

 

Questo secondo posto non lo porta a raggiungere il record che voleva ma a prendersi un altro primato. Con 8 classifiche di Coppa del Mondo (2010, 2012, 2013, 2015, 2017, 2018, 2019, 2022), diventa il rider con più vittorie di classifiche generali della storia, per le vittorie singole dovrà aspettare la prossima stagione per andare a prendere la 34ª vittoria.

 

 

«Che stagione pazzesca con la vittoria di Petropolis, poi quella del mondiale e ora questo record, sembra incredibile, nelle ultime stagioni ci sono andato molto vicino ma ora sono tornato, era un sogno. Non sono partito benissimo e sono rimasto bloccato, dovevo arrivare nella top 6 per la generale perché quando Titouan se n'era andato mi sono concentrato sulla vittoria della classifica generale, io ho cercato di girare rischiando il meno possibile».

 

 

E la Coppa è arrivata con un solo successo, quello di Petropolis. Carod e Braidot hanno fatto meglio di lui con due successi a testa, ma nella regolarità durante una stagione N1NO è un martello, anche a 36 anni.

 

 

IL PUBBLICO 

 

GLI ITALIANI

La gara in Val di Sole ha dato una motivazione extra a Luca Braidot, il migliore degli italiani in gara che sin dalle prime battute ha cercato di giocarsi una delle posizioni del podio, uno dei primi a cercare di avvicinarsi a Carod ma che nel corso della penultima tornata ha dovuto affrontare un problema meccanico alla trasmissione.

 

 

Braidot ha concluso la sua stagione con un altro podio, il quinto della stagione di Coppa del Mondo. Nella generale è terzo con 1.533 punti preceduto da Titouan Caron (1.620) e Nino Schurter (1.723). «Ci ho provato, soprattutto perché dopo lo short track di venerdì ci credevo ancora di più. Nino non è inattaccabile, dovevo giocarmi le mie carte. Certo, sempre tenendo presente che ho a che fare con un mostro sacro. La gara infatti è venuta fuori per quella che è: dura! Nel finale ho dovuto arrendermi, ma salire sul palco nella top 5 in Italia è stato emozionante, unico ed anche abbastanza rumoroso, lo devo ammettere.»

 

 

Ha chiuso 5° a 1'36" da Schurter. Gerhard Kerschbaumer, che aveva fatto secondo nel 2018 in Val di Sole, era alla sua ultima gara della carriera e l'ha affrontata con la maglia tricolore, ha chiuso in 28ª posizione.

 

 

 

Juri Zanotti (BMC MTB Racing) al primo anno elite chiude in Val di Sole al 30° posto. Daniele Braidot CS Carabinieri Olympia Vittoria) 34°. Nadir Colledani (MMR Factory Racing), 38°. Gioele Bertolini (Trinx Factory Team) 51°. Alessio Agostinelli (KTM Protek Elettrosystem) 57°. Mirko Tabacchi (RDR Italia Factory Team) 60°.

 

 

 

ORDINE D'ARRIVO

1. CAROD Titouan (BMC MTB RACING) 1:22:02

2. SCHURTER Nino (SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM) +35

3. SARROU Jordan (SPECIALIZED FACTORY RACING) +1:08

4. KORETZKY Victor (B&B HOTELS KTM) +1:27

5. BRAIDOT Luca (SANTA CRUZ FSA MTB PRO TEAM +1:36

6. VALERO SERRANO David (BH TEMPLO CAFÉS UCC) +1:48

7. ULLOA AREVALO Jose Gerardo (MASSI-BEAUMES DE VENISE) +1:55

8. GUERRINI Marcel (BIXS PERFORMANCE RACING) +2:21

9. ALBIN Vital (THÖMUS MAXON) +2:44

10. ROTH Joel (BIXS PERFORMANCE RACING) +2:49

 

28. KERSCHBAUMER Gerhard (SPECIALIZED FACTORY RACING) +4:41

30. ZANOTTI Juri (BMC MTB RACING) +4:53

34. BRAIDOT Daniele (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA VITTORIA) +5:47

38. COLLEDANI Nadir (MMR FACTORY RACING TEAM) +6:10

51. BERTOLINI Gioele (TRINX FACTORY TEAM) +8:00

57. AGOSTINELLI Alessio (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) +9:04

60. TABACCHI Mirko (RDR ITALIA FACTORY TEAM) +9:41 

Altre News