COSA FANNO I PRO I GIORNI PRIMA DELLA GARA. LO ABBIAMO VISTO A CAPOLIVERI

Capoliveri (LI): Ma cosa fanno i pro nei giorni prima delle gare? In occasione della terza prova degli Internazionali d'Italia Series a Capoliveri siamo andati a vedere come i ragazzi sfruttano i giorni di avvicinamento. Dalle analisi sul setup, alle prove percorso, fino agli esercizi di mobilità ma anche nuovi accessori in arrivo dagli sponsor. Una pratica che diventa un mantra, un rituale consolidato che porta ad arrivare il giorno della gara pronti al 200% sotto ogni aspetto (fisico, mentale, tecnico), con un solo obiettivo: vincere.

 

Photo ©Michele Mondini

 

ESERCIZI DI MOBILITÀ

Nel "villaggio" di Santa Cruz FSA abbiamo visto come gli atleti curano loro stessi alla perfezione. Abbiamo colto gli atleti di Andrea Tiberi, in una sessione di mobility, ovvero una serie di esercizi mirati a migliorare la mobilità e allentare gli attriti muscolari che si possono creare durante i massimi sforzi fisici delle competizioni.

 

 

«Gli esercizi per migliorare la mobilità - ci ha svelato Tibi - sono una prassi per il team Santa Cruz, ma dovrebbero esserlo per tutti gli sportivi di alto livello. Sessioni regolari da effettuare durante la settimana dopo gli allenamenti, ma anche, come in questo caso, prima di una competizione. I ragazzi lavorano sui dorsali e al livello del bacino, ma anche sulle articolazioni per migliorare la stabilità, come per esempio sulle caviglie. Si eseguono anche quando si effettuano viaggi lunghi, come quello di ritorno dal Brasile in cui siamo stati molte ore in aereo».

 

 

PROVE PERCORSO

I giorni che precedono la gara servono principalmente per capire le caratteristiche dei tracciati, in particolar modo le linee e come si approcciano.

 

 

Sul percorso di Capoliveri abbiamo visto i ragazzi delle diverse formazioni girare in gruppo, a trenino sulle linee vista mare alla ricerca della traiettoria più veloce, del passaggio più fluido oppure quello meno rischioso per l'atleta e per la bicicletta. I ragazzi di Wilier Pirelli in blocco si sono diretti sulla traccia con l'intento di dare un'interpretazione ottimale ai passaggi per trovare la velocità perfetta di ingresso e di uscita sui vari settori.

 

 

Simone Avondetto si è messo sul rock garden, dopo averlo eseguito in bici, per vedere a piedi quale linea potesse essere la migliore. Non solo sul rock garden ma anche sui tronchi del Bike Park Cote Nere. Per la migliore velocità serve la migliore traiettoria e Simone è rimasto svariati minuti a osservare da fuori, cercando di proiettare con lo sguardo e l'immaginazione la propria linea ideale sul settore. Dopo aver osservato a piedi, replicano in bicicletta.

 

SETUP TECNICI

Ogni giro viene sfruttato per provare un assetto della bicicletta, testare la pressione delle gomme, delle sospensioni per migliorare il feeling sulla pista. I ragazzi di Santa Cruz FSA a Capoliveri hanno girato sotto la supervisione diretta di Andrea Tiberi, tutor tecnico degli atleti che ad ogni tornata verifica le sensazioni dei propri atleti con consigli personali su come regolare le pressioni delle sospensioni.

 


Dopo due giri sul percorso Greta Seiwald è passata a una pressione di 1 Bar e 1,15 Bar. Il percorso di Capoliveri presenta un fondo prevalentemente mosso e instabile, con molte rocce e quindi alzare di poco la pressione mantiene la trazione, ma allontana il rischio di foratura.

 

 

MESSE A PUNTO TECNICHE

Il pre gara è una pratica intensa di analisi, alla ricerca della perfezione e gli atleti ci fanno caso, basta un rumore per rompere questo equilibrio. I giri di prova del percorso di Capoliveri sono serviti agli atleti per rendersi conto delle problematiche sulle proprie biciclette.

 

 

Il Servizio Corse di Shimano è presente ad ogni evento per prestare assistenza agli atleti sin, proprio, dai giorni che precedono la gara per prestare la propria professionalità al fine di rendere le mountain bike massimamente funzionali.

 

 

Nel pre gara, sotto lo stand di Shimano sono stati innumerevoli gli interventi dei meccanici sulle biciclette dei numerosi team seguiti, tra cui anche il Team31 di Jenny Rissveds. Giada Specia dopo i giri di prova sul percorso di Capoliveri ha avvertito il cambio che sforzava sugli ultimi 2 pignoni, sosta tecnica sotto al tendone blu per permettere ai tecnici dello Shimano Service di regolare il cambio in modo da renderlo perfettamente fluido anche nelle cambiate sotto sforzo, tipiche di un tracciato nervoso come quello elbano.

 

 

Una trasmissione funzionante alla perfezione serve per far capire ai ragazzi come affrontare ogni singolo tratto di salita e discesa, riferimenti importanti in vista del D-Day, ossia il giorno della gara, che è proprio domani.

 

NUOVI MATERIALI

Un altro motivo per cui gli atleti girano sui percorsi di gara i giorni precedenti è per provare anche nuovi materiali. Il focus non è unicamente incentrato su quelli che sono i componenti e i loro assetti, ma anche il kit in dotazione per quel che riguarda l'abbigliamento da gara. Filippo Fontana, del team C.S. Carabinieri Olympia Vittoria, in questi giorni ha ricevuto il nuovo casco Lazer Genesis, l'evoluzione del modello progettato per il cross country dall'azienda olandese.

 

 

Qualche giro di prova per trovare quindi la giusta regolazione del laccetto sottomento e di quelli laterali, ma anche l'altezza posteriore e confermare la scelta di utilizzare occhiali (Pippo usa quasi sempre gli Equinox di Shimano) con lente chiara o più scura.

 

 

Ogni dettaglio, nella preparazione di una gara è importante: che sia la pressione dei copertoni, la mobilità articolare o anche la scelta della giusta maglia diventa fondamentale. Quando si gareggia a questi livelli sono i dettagli a fare la differenza.

 

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