A Passo Corese (Ri) è iniziato il countdown per la Colli della Sabina 2022, la cicloturistica più partecipata del Centro-Italia, che si svolgerà il prossimo 25 aprile, quindi tra meno di 10 giorni. Oggi vi portiamo su uno dei punti simbolo della Colli, la salita della Tagliafuoco. Un vero e proprio muro che vi porterà nel cuore dello splendido borgo di Fara in Sabina.
I CONSIGLI DELL’AURELIO
Lunga 1,6 chilometri per quasi 200 metri di dislivello e con una pendenza massima che sfiora il 20%, la Tagliafuoco è senza dubbio la “reppa” più dura del percorso. Alla Colli della Sabina ci sarà uno special guest: Marco Aurelio Fontana, uno che di salite se ne intende, visto che in carriera ne ha affrontate di ogni tipo e sempre con la gamba pronta e tonica. Chi meglio di lui poteva darci qualche consiglio su come affrontare questo “mostro”:
«Quando dovevamo affrontare salite più lunghe – racconta Fontana – di solito in settimana lavoravamo un po' più sul passo. Una salita con le caratteristiche della Tagliafuoco sarebbe lunghissima per un Xc. In quei casi, si cercava un po' meno l'esplosività e faceva più un allenamento di resistenza. Mentre per i circuiti con salite brevi si facevano molti lavori lattacidi e persino il dietro motore».
@MarioPierguidi
PENSIAMO ALLA POSIZIONE IN SELLA
Il fondo della Tagliafuoco è caratterizzato da terreno smosso cosparso di sassi di medie e grandi dimensioni. Se i primi due terzi di salita sono compatti nella parte finale, quella con le pendenze maggiori, il terreno si fa ancora più smosso. Insomma una di quelle salite che mettono a dura prova le gambe e se si sbaglia la posizione in sella il piede a terra è assicurato. Diventa fondamentale curare la posizione in sella ed equilibrare i pesi.
«Certamente – riprende Fontana - bisogna portarsi in avanti, ma non del tutto in punta di sella come molti credono. Perché è vero che quel conta è il grip della ruota posteriore, ma se poi vado tutto avanti e resto con le spalle alte si alleggerisce troppo l'anteriore e non sono più equilibrato».
«Un buon assetto? Gomiti bassi per cercare di “schiacciarsi” sull'anteriore, anche se con le geometrie delle bici moderne ci si è più portati per natura, non è come con le vecchie 26”. Bisogna tirare bene il manubrio e contrastare con la gamba che spinge. La gestione della spinta, della potenza, deve essere modulata, come se si avesse una sorta di traction control! L'importante però non è concentrasi su una cosa sola, ma sul gesto nel suo insieme».
MI RICORDA FORT WILLIAMS
«Se devo pensare a salite lunghe mi viene in mente la tappa di Coppa del Mondo in Scozia a Fort William, appunto una salita “da passo”. Era il 2007 se non ricordo male. All'epoca elite e under 23 gareggiavano insieme. Quel giorno misi dietro un certo Nino Schurter! Vinse Jakob Fuglsang, io arrivai secondo e Nino terzo. Fu divertente».
DOVE, COME QUANDO
E voi siete pronti? I lavori per la Colli della Sabina 2022 sono nel vivo. I percorsi sono 2, uno corto da 30 chilometri e 500 metri e uno lungo da 45 chilometri e 1.000 metri di dislivello. L’organizzazione li ha controllati, tracciati e ripuliti costantemente. Il villaggio expo è quasi pieno e restano a disposizione ancora pochi pettorali. Ultime iscrizioni a 25 euro.
Per informazioni: Collidellasabina.it