Andreas Seewald è il Campione del mondo marathon. Deutschland über alles!

Gara durissima, 115 chilometri con 4500 metri di dislivello suddivisi su 3 giri, il primo ci ha impiegato più di sei ore. Attacco di Juri Ragnoli dopo 70 km, la corsa però si è decisa ai -35 km dal traguardo. Sono rimasti davanti il tedesco Seewald e il colombiano Arias Cuervo che si sono giocati l'oro negli strappi finali. Bronzo per il portoghese Andrè Dias. Samuele Porro primo italiano

Capoliveri (LI): Il mondiale più duro in assoluto. Così Mirko Celestino ha definito i 115 km e 4.500 metri di dislivello del Campionato del Mondo Marathon 2021 di mountain bike dell'Isola d'Elba che si è corso oggi, sabato 2 ottobre, e non possiamo dargli torto. "Subito dopo la partenza una rampa cementata che ti fa chiedere perchè sei partito" così un top rider di Coppa del Mondo XCO parlando del tracciato. 

 

 

Insomma, il team del Capoliveri Bike Park ha creato davvero un Mondiale con la M maiuscola, soprattutto ha portato una formula che potrebbe avere successo per quanto riguarda il mondo delle Marathon: creare una gara lunghissima e durissima, visto che si parla di 6 ore per il primo classificato, ma che ha permesso al pubblico di vedere moltissimi passaggi senza allontanarsi troppo dalla partenza e con spettacolari viste sul Mar Tirreno.

 

 

IL PERCORSO

Oggi la sfida iridata era programmata così: 2 km di lancio, un circuito di 35 km da ripetere 3 volte per gli uomini e 2 per le donne (80 km - 3.100 metri D+) e un tratto finale di 8 km. "Gli ultimi 5 km sono davvero durissimi, saranno quello il vero punto che farà la differenza" così ha detto Ramona Forchini. Il terreno era tecnico, insidioso, secco e polveroso.

 

Nei tratti in discesa non si poteva mai perdere la concentrazione perché un attimo di distrazione e l'anteriore si intraversava e ci si ritrova per terra. Ne sa qualcosa il campione del mondo in carica Leonardo Paez, costretto al forfait dopo una caduta in allenamento che gli ha causato una frattura al posto.

 

 

 

Si saliva "poco", visto che la salita più lunga era di 2.2 km, ma si saliva sempre e se non si saliva, si scendeva. Un continuo sali e scendi, un infinito rilanciare la bicicletta, con la catena che scarrellava tutta la cassetta gridando vendetta per l'uso sconsiderato e la polvere che sovrastava ogni cosa. Celestino venerdì l'aveva definito un cross country infinito.

 

 

 

 

LA GARA MASCHILE

Lo start è stato dato da Viale Italia alle 8:30 (con quindici minuti di anticipo rispetto al programma), i primi a scattare sono stati 114 uomini provenienti da 26 nazioni, 12 indossavano la maglia azzurra. 

 

 

La Svizzera che schierava al completo la squadra cross country di N1NO Schurter ma anche Luk Flückiger, ha mandato subito in fuga Andri Frischknecht che è rimasto davanti da solo per più di un'ora, poi il testimone l'ha preso il campione d'Europa, il tedesco Andreas Seewald che ha condotto il mondiale più o meno nell'ora successiva.

 

 

Il gruppo che inseguiva l'ha poi ripreso, dentro c'erano quattro rossocrociati, Schurter, Filippo Colombo, Marc Stutzmann e "Frischi", il colombiano Arias Cuervo, il ceco Stosek e il portoghese Dias. Con loro c'era una sola maglia azzurra ed era quella del campione d'Italia Fabian Rabensteiner ma poco dopo da dietro a dargli man forte è arrivato Juri Ragnoli.

 

 

 

Nel frattempo, Tony Longo si era fermato ai box per la rottura del telescopico e si sono registrato due ritiri importanti, quelli del russo Medvedev e dello svizzero Urs Huber.

 

 

Passati una settantina di chilometri c'è stato l'attacco di Ragnoli che si è portato al comando insieme al lusitano Dias, dietro ad inseguire a mezzo minuto avevano Arias Cuervo, Schurter e Rabensteiner.

 

 

La corsa era ancora lunga e tutto poteva succedere e lo abbiamo visto ai -20 km dal traguardo quando al comando erano passati il tedesco Seewald e il colombiano Arias Cuervo con vicinissimo il portoghese.

 

 

Quarto da solo Ragnoli a un minuto, quindi sono passati lo svizzero Colombo e poi Rabensteiner. Non si è visto sfilare passare N1NO, si è poi sparsa che si sia ritirato per un mal di stomaco. Nel finale il portoghese Dias si è staccato dagli altri due battistrada che hanno pedalato insieme e si sono giocati il mondiale sulla durissima salita che riportava la corsa verso il traguardo.

 

Photo ©Alessandro Billiani

 

Il tedesco Andreas Seewald, campione d'Europa in carica, ha cambiato passo ed in sella alla sua Canyon Lux è andato così a conquistare una maglia ancora più importante, quella iridata. È lui, rider del team Canyon-Northwave, il nuovo campione del mondo marathon di mountain bike, per la Germania è la prima medaglia d'oro nella storia di questa disciplina che iniziò da Lugano nel lontano 2003. Il suo tempo finale 6 ore 2 minuti e 3 secondi, gara durissima e massacrante.

 

 

Argento per la Colombia che non ha potuto schierare Leo Paez ma che con il suo compagno di squadra Diego Arias Cuervo oggi ha dato spettacolo. Non è mai andato forte come quest'anno. La terza medaglia, quella di bronzo se l'è messa al collo il portoghese Jose Dias, ragazzo che fino all'anno scorso correva in Italia con il DMT Racing team di Andrea Marconi, ma che da quest'anno corre in Spagna con il team Scott - Buff.

 

Photo ©Alessandro Billiani

 

Completavano la top five il belga Wout Alleman (DMT Racing team) e il primo svizzero, Marc Stutzmann che è uno specialista delle marathon. La temutissima armata cross country, nella seconda parte di gara, si è invece sciolta come neve al sole. Guardando l'ordine d'arrivo leggiamo che i ritirati oggi sono stati ben 29, questo ad ulteriore conferma di quanto fosse dura la gara.

 

GLI ITALIANI

 

Primo italiano al traguardo Samuele Porro (ottavo) autore di una grande rimonta nel finale, ricordiamoci che il comasco a metà agosto si era fratturato il gomito. All'inizio nel primo giro è partito male - "Avevo le gambe inchiodate" - poi è rimasto tranquillo e chilometro dopo chilometro ha visto che le gambe giravano ed ha iniziato la rimonta, nel finale ci ha creduto. Si è messo in testa che doveva entrare nella top ten, alla fine ce l'ha fatta.

 

 

16° Fabian Rabensteiner, rallentato da un fastidioso mal di stomaco (gli si è chiuso e non è più riuscito ad alimentarsi), 18° Juri Ragnoli che oggi ci ha provato ma nel finale gli sono mancate le energie e gli ultimi chilometri per lui come per molti altri rider, sono stati una sofferenza.

 

 

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE UFFICIOSO

1. Seewald Andreas | GERMANIA 6:02.03,3 
2. Arias Cuervo Diego Alfonso | COLOMBIA +2.24,4 
3. Dias Jose | PORTOGALLO  +5.31,3

4. Alleman Wout | BELGIO +9.27,3 
5. Stutzmann Marc | SVIZZERA +9.44,6 
6. Markt Karl | AUSTRIA +11.04,7 

7. Swenson Keegan | USA +12.33,3 
8. Porro Samuele | ITALIA +13.48,8 
9. Ferreira Tiago | PORTOGALLO +14.04,3 
10. Mantecon Gutierrez Sergio | SPAGNA +14.50,3

11. Valero Serrano David | SPAGNA +15.46,4 
12. Stosek Martin | REPUBBLICA CECA +16.06,7 
13. Hem Ole | NORVEGIA +17.55,6 
14. Schneller Simon | GERMANIA +18.48,9 
15. Lakata Alban | AUSTRIA +18.50,8
16. Rabensteiner Fabian | ITALIA +21.16,4

17. Colombo Filippo | SVIZZERA +22.54,9 
18. Ragnoli Juri | ITALIA +24.16,1 
19. Roudil Cortinat Axel | FRANCIA +24.40,8 
20. Beukes Matthys | SUD AFRICA +25.01,8 

 

27. Samparisi Nicolas | ITALIA +33.22,4
30. Billi Jacopo | ITALIA +36.33,4 
31. Valerio Domenico | ITALIA +36.33,6 
33. Dorigoni Jakob | ITALIA +39.32,0 

45. Valdrighi Stefano | ITALIA +55.06,0

77. Tronconi Martino | ITALIA

 

Ritirati: Marco Rebagliati, Tony Longo, e Daniele Mensi che ha commentato con questa parole la sua prestazione. "Non di certo quello che speravo in questo campionato del Mondo. Fuori dai giochi ancora prima che la corsa cominciasse...La Mtb è un sport stupendo ma allo stesso tempo è capace di farti passare delle brutte giornate".

 

 

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