La Serenissima Gravel, che si terrà il prossimo 15 ottobre a Jesolo (VE) rappresenta la prima gara gravel dedicata ai professionisti sul territorio italiano. Una parte del mondo gravel sta spingendo per avere un lato agonistico e dopo l'annuncio che nel 2022 ci sarà il primo campionato del Mondo Gravel UCI, non stupisce che inizino a fiorire anche gare su "ghiaia" di altissimo livello.
La Serenissima Gravel si appresta ad essere una di queste, soprattutto sarà interessante scoprire chi parteciperà, visto che ad oggi ancora non c'è un elenco partenti, e se il formato gravel è davvero entusiasmante.
IL PERCORSO DELLA SERENISSIMA GRAVEL
La Serenissima Gravel prenderà il via da Jesolo (VE), snodandosi per 126,8 km di cui 110 su sentieri sterrati. Il percorso, bagnato dal mare nei primi chilometri, si sviluppa lungo la Greenway da Jesolo (VE) a Treviso e prosegue sulla ciclabile Treviso-Ostiglia lungo il territorio del Parco del Sile. La gara si concluderà a Piazzola sul Brenta (PD) con un circuito composto da tre giri di 11 km che culminerà davanti a Villa Contarini.
UN FORMATO DIVERSO
Il format della Serenissima Gravel è diverso dal solito, infatti prevede da due a quattro atleti per squadra, in totale assenza di radioline per comunicare. I corridori dovranno inoltre dotarsi di attrezzi per riparare la bici nel caso avvengano incidenti al di fuori delle zone assistenza predisposte, qualcosa che i professionisti della MTB conoscono bene, ma non quelli della strada abituati ad avere le ammiraglie al seguito.
Photo ©Serenissima Gravel
UN'IDEA DE "IL MAESTRO"
La Serenissima Gravel è nata da un'idea di Jonny Moletta e Filippo Pozzato. Negli ultimi anni, la gravel è sempre più protagonista nel mondo delle due ruote. Lo dicono i dati provenienti dal business del settore, l'interesse dal mondo amatoriale è vivo e in crescita.
A partire dal prossimo anno l'UCI creerà un calendario dedicato a competizioni gravel con un campionato del mondo dedicato e Serenissima Gravel potrebbe essere già parte di quel panorama, anche se ancora non si conosce quale sarà il format scelto dal UCI per la Gravel Series, ma noi nel nostro cuore speriamo che siano gare oltre i 300 km in autosufficienza, in puro stile Gravel Adventure e soprattutto per non trasformare il gravel in una semplice gara road su sterrato leggero.