I rider italiani del Santa Cruz FSA hanno spiegato perchè non hanno potuto correre in Brasile

Sabato scorso a Nalles in occasione della seconda prova degli Internazionali d'Italia Series tutti hanno notato l'assenza di una squadra italiana, il Santa Cruz FSA. Luca Braidot, Maxime Marotte, Martina Berta, Greta Seiwald e Sara Cortinovis non c'erano perchè erano già in Brasile a Petropolis per ambientarsi al meglio nella prova d'esordio della Coppa del Mondo XCO 2022. La gara altoatesina era una Hors Categorie.

 

Proprio per dare la possibilità ai top rider di provare con una settimana di anticipo il tracciato di Petropolis, lo scorso week end hanno allestino una tappa della Copa Internacional de MTB, il circuito cross country brasiliano. Tra gli uomini ha vinto il cileno Vidaurre e in questa gara Marotte è arrivato quarto, mentre tra le donne si è imposta Jolanda Neff.

 

 

Invece i quattro rider italiani sono stati spettatori perchè non hanno potuto correre. Lo ha spiegato molto bene in uno stesso post che ha messo lunedì sera è uscito contemporaneamente sul profilo Instagram di Braidot, Seiwald, Berta, Cortinovis.

 

COSA HA DETTO I RIDER SANTA CRUS FSA

«Ieri (domenica 3 aprile - NDR) siamo stati costretti a stare fermi. Avremmo voluto partecipare ad una prova del circuito internazionale brasiliano xco sul percorso che la prossima settimana ospiterà la coppa del mondo. Siamo venuti quì 12 giorni prima perché era la cosa migliore da fare per preparare il primo appuntamento importante della stagione e partecipare a questa gara avrebbe fatto parte del percorso ottimale di avvicinamento alla gara di coppa.


Esiste una regola federale che vieta ai migliori atleti italiani di partecipare a qualsiasi altra manifestazione ciclistica se nello stesso weekend si svolge una gara Internazionale in Italia, per questo non abbiamo potuto correre».

 

 

COSA DICE IL REGOLAMENTO

Luca nello specifico si riferisce al punto 20 delle Norme attuative MTB 2022, quello relativo agli obblighi che hanno gli atleti tesserati.

 

1.20.92 Categorie Agonistiche


I migliori 10 atleti Italiani, tesserati nelle categorie agonistiche Elite m/f, Under 23 m/f, Juniores

m&f, del Ranking UCI e quelli posizionati nei primi 20 del Ranking Nazionale Top Class XCO non
possono svolgere alcuna altra attività all'Estero, ne partecipare a gare nazionali o regionali, se sono calendariate in Italia lo stesso fine settimana, gare Internazionali formato XCO di classe HC o C1 (considerate dal Tecnico di specialità, gare Indicative)

 

 

 

I RIDERS PROSEGUONO NELL'ANALISI CON UN AUSPICIO

«Premesso che saremmo stati qui in ogni caso in questi giorni e che non abbiamo preferito questa gara a quella di Nalles, riteniamo che questa regola non tenga in minima considerazione le esigenze di riders e team professionistici internazionali di alto livello che possano trovarsi in situazioni come quella che stiamo vivendo noi, tutelando solamente gli organizzatori delle gare internazionali italiane che, a nostro parere, non hanno bisogno di essere tutelati da regole di questo tipo perché stanno facendo un ottimo lavoro di immagine e si autotutelano con la qualità dei loro eventi.

 

Non si trattava di fare i furbi e "scappare" dalle gare di casa nostra, si trattava di prepararci al meglio per la gara che conta davvero. Questa regola non ce lo ha permesso e noi non vorremmo più trovarci in una situazione che in fin dei conti, per noi atleti italiani è perfino imbarazzante da spiegare ai nostri colleghi stranieri. Auspichiamo che il consiglio federale FCI possa rivalutare la regola in questione abrogandola. Da parte nostra ci impegneremo affinché questo possa essere preso in considerazione dall'attuale amministrazione. Intanto teniamo dentro di noi la voglia di correre e non vediamo l'ora di attaccare il prossimo numero.. A presto!»

 

LA SOLUZIONE

La norma è presente nel regolamento con il chiaro obiettivo di tutelare gli organizzatori italiani di gare cross country scoraggiando le squadre e i rider ad andare a correre in altre nazioni lo stesso giorno. Un blocco però limitato solo ai migliori 10 di ogni categoria agonistica. Una norma che condividiamo ma che in questo caso, ha dimostrato dei limiti emersi in un caso abbastanza raro. Seconda assoluta della Coppa del Mondo in Brasile e in Sud America (la prima c'era stata nel 2005), con trasferta impegnativa a livello logistico e andando a correre in un contesto che nessuno conosce. Per questo motivo molti top team sono già a Petropolis. Servirebbe una deroga legata appunto a prove di Coppa del Mondo.

Altre News