La Capoliveri Legend Cup è ancora straniera, vince il ceco Stosek. Mara Fumagalli tra le donne.

Negli ultimi sei anni per cinque volte si sono imposti corridori stranieri tre dei quali provenienti dalla Repubblica Ceca come il vincitore odierno. La gara è stata molto selettiva infatti nel finale ci sono stati parecchi cambiamenti. Bella rimonta di Ragnoli e Rabensteiner che l'hanno chiusa sul podio. Senza rivali la Fumagalli, sul palco finale l'hanno affiancata Nisi e Berta. 2.400 partecipanti.

Capoliveri (LI): La decima edizione della Capoliveri Legend Cup questa mattina ha richiamato all'Elba una marea di bikers e loro familiari che hanno deciso di passare il secondo fine settimana di maggio sull'isola toscana che si trova di fronte a Piombino. Se l'anno scorso le iscrizioni erano state chiuse al raggiungimento di quota  2.000 quest'anno nonostante l'asticella sia stata alzata a quota 2.400 si è ripetuto il sold out. Gli organizzatori sono stati bravi a creare la miscela giusta.

 


Si corre su un'isola con vista spettacolare sul mare, questo stimola l'immaginazione di chi arriva dalla città, poi serve un'organizzazione che fa le cose come Dio comanda, altrimenti i bikers poi non ritornano e a completare il quadro, il contesto Internazionale. La gara inserita anche questa volta nel calendario delle UCI Marathon Series.

 

 

L'appuntamento era presso Viale Italia, i 2.400 bikers dovevano entrare nelle quattro griglie contraddistinte dai colori. Alle 8:30 i primi a scattare dovevano essere quelli del blocco bianco, e scaglionati di cinque primi quelli dei blocchi blu, rosso e giallo.  I top riders inseriti nel primo blocco di partenza alle 8:30 in punto erano pronti a scattare ma hanno dovuto attendere che le lancette dei loro orologi continuassero a girare per quindici volte, per scattare. Infatti la Capoliveri Legend Cup è partita attorno alle  9:45 con un circa un quarto d'ora di ritardo.

 

 

La gara si è diretta subito verso il Gran Premio della Montagna, raggiunto dopo quattro chilometri di salita e dopo 12,5 km alla prima Feed Zone si è avuto un primo quadro della situazione. Era passata mezz'ora ed al comando c'era un bel gruppo guidato da Alexey Medvedev (Cicli Taddei) e Gerhard Kerschbaumer che come l'anno scorso è arrivato all'Isola d'Elba insieme al team Torpado Ursus per rifinire la preparazione prima dell'inizio della Coppa del Mondo XCO. Insieme a loro tra i tanti c'erano: il campione italiano Samuele Porro (Trek Selle San Marco), Daniele Mensi, Cristian Cominelli (Soudal Lee Cougan), Francesco Casagrande (Cicli Taddei)...

 

 

La Capoliveri Legend Cup si è poi spostata nella zona mineraria raggiunta dopo una ventina di chilometri. Mensi si è portato al comando ma aveva alle calcagna Medvedev e il numero 87 che nessuno conosceva, era il ceco Martin Stosek, compagno di squadra di Kristian Hynek nel nuovo team Vitalo Future Cycling che corre con bici Canyon. Poi passavano Kerschbaumer, Porro, Cominelli, Casagrande, Lakata, Hynek, Cattaneo, Rabensteiner, Colonna, Chiarini, Ragnoli, Billi, Valdrighi.

 

 

 

La corsa proseguiva verso maneggio dove passavano per primi Kerschbaumer e Stosek, al loro inseguimento, staccato di 20 secondi c'era Mensi, quindi da solo Medvedev e poi insieme Porro e Cominelli. Dopo essere scesi alla spiaggia di Straccoligno, i corridori hanno iniziato a risalire a al "muro" di Capoliveri (61,5 km) si è capito che il percorso della Capoliveri Legend Cup aveva iniziato a fare una bella selezione.

 

 

Per primo e da solo passava il ceco Stosek che era riuscito ad accumulare un vantaggio superiore ai due minuti su "Gerri", dietro di lui c'era Juri Ragnoli (Scott Racing team) autore di una grande rimonta. Il bresciano aveva nel mirino il campione italiano XCO. Bisognava poi aspettare parecchio per vedere il quarto e il quinto che erano Fabian Rabensteiner (Trek Selle San Marco) e Cominelli. Seguivano Billi, Lakata e Valdrighi.

 

 

Ai -10km dall'arrivo c'era sempre Stosek che un po' a sorpresa si stava dirigendo con decisione verso la vittoria, a tre minuti lo inseguiva Ragnoli seguito poi da Kerschbaumer quindi Rabensteiner Cominelli e Lakata che essendo un diesel esce sempre sulla distanza.

 

 

 

Prima del traguardo c'erano ancora due strappi, non c'erano colpi di scena e così il 25enne Martin Stosek dopo aver completato i 78 km in 3 ore 36' e 34 secondi andava a vincere questa elettrizzante decima edizione della Capoliveri Legend Cup.

 

 

 

La corsa era per la quinta volta straniera e per la terza volta a salire sul gradino più alto del podio negli ultimi quattro anni andava ad un top rider proveniente dalla Repubblica Ceca (2016, 2017 Hynek). Secondo gradino del podio conquistato da un Juri Ragnoli autore di una grande rimonta, il bresciano arrivava dopo 3' 13''. "La gara è andata bene, le gambe rispondevano bene. Io ho fatto la mia gara, in recupero. Gli altri sono partiti forte, io mi sono gestito bene e nel finale le gambe giravano a 1000 all'ora. Purtroppo il primo andava troppo forte".

 

 

Mentre tutti attendevano Gerhard Kerschbaumer è invece arrivato Fabian Rabensteiner che completava la sua rincorsa passando proprio il campione italiano marathon e andava a conquistare un incredibile terzo posto. Il distacco dal vincitore era importante, ben 5' e 46'' a riprova che la gara era stata dura e selettiva.

 

 "Questo risultato non me lo aspettavo, perchè c'era gente forte e poi perchè qui all'Elba non ero mai riuscito a fare una bella gara. - racconta l'altoatesino - Ho ascoltato i consigli che mi avevano dato ieri Porro e Ferraro, nella prima parte mi sono gestito poi dopo quasi due ore ho iniziato a recuperare insieme a Ragnoli. Nel finale dopo il muro della leggenda ho passato Cominelli e nel punto più alto ho preso anche Kerschbaumer finendo così terzo."

 

 

Molto staccati e da soli seguivano nell'ordine: Lakata, Cominelli, Porro, Billi, Valdrighi, Cattaneo e Hynek. 24° come l'anno scorso l'idolo di casa, il pro Simone Velasco (KTM Neri Sottoli).

 

 

A fine gara abbiamo poi saputo che "Gerri" (16°) ha prima bucato e poi nel finale è andato in crisi (ha finito la benzina) perchè non ha nelle gambe 3 ore e mezza di gara. Invece Medvedev si è ritirato per problemi di mal di stomaco mentre Mensi ha forato a metà gara. Da segnalare anche la presenza dell'ex campione olimpico, il francese Miguel Martinez presente all'Elba per un evento FRM. Ha chiuso la sua Capoliveri Legend Cup in 69esima posizione.

 

 

Passiamo invece ad analizzare la Capoliveri Legend Cup femminile. Abbiamo percorso il conto delle gare vinte da Mara Fumagalli (Focus XC Italy team) anche oggi prima al traguardo e con un grande vantaggio su tutte le avversarie.

 

 

La campionessa d'Italia Marathon già dopo 33km a Punta Ripalte aveva quattro minuti di vantaggio sulla prima inseguitrice, la 21enne crosscountrista Martina Berta (Torpaso Ursus). Molto più staccate la terza Maria Cristina Nisi (New Bike 2008) a 6' 50'', quindi transitavano da sole la veneta Chiara Burato (OMP Cicli Andreis) che in quel momento era quarta e prima delle donne amatori e Serena Calvetti (KTM Protek Dama).

 

Al "muro" di Capoliveri, quando mancavano ancora 26 chilometri la Fumagalli procedeva spedita verso la vittoria mentre dietro con un gap superiore ai 13 minuti, seguiva la Berta, quindi dopo circa un minuto passava la Nisi e molto staccata la Burato.

 

 

Nel finale la fatica si faceva sentire nelle gambe di tutte le ragazze, Mara Fumagalli chiudeva trionfalmente questa decima Capoliveri Legend Cup in 4 ore 17' e 32''. "Sono molto contenta della prestazione oderma, ci tenevo a rivincere qui (ho vinto nel 2017). Il percorso è durissimo non lascia un attimo di respiro ma qui è il paradiso della mtb ed è una delle nanifestazioni che più mi sta a cuore."

 

 

Nel finale c'è stata battaglia tra Maria Cristina Nisi e Martina Berta (photo Michele Mondini) con la prima che ha avuto la meglio chiudendo al secondo posto con un distacco di poco superiore ai 18 minuti, terza la giovane piemontese trapiantata in Valle d'Aosta che gli è arrivata molto vicina. "Maria Cristina mi ha passato, poi nel finale mi sono riavvicinata ma era troppo tardi e non sono riuscita a riprenderla." La tosco-ligure ha precisato "Dopo il Muro della Leggenda ero ancora terza poi l'ho passata sul finale della salita della partenza." Seguivano Gastaldi e Ravaioli.

 

Ordine d'arrivo maschile marathon ufficioso

 

1. Stosek Martin (CZE - Vitalo-Future Cycling) 3:36.34,   

2. Ragnoli Juri (Scott Racing Team) 3:39.48,1 a 3.13,7     

3. Rabensteiner Fabian (Trek Selle San Marco) 3:42.20,4 a 5.46,0

4. Lakata Alban (AUT -Team Bulls) 3:43.37,3 a 7.02   

5. Cominelli Cristian(Soudal Lee Cougan Racing team)3:44.34,7 a 8.00,3

6. Porro Samuele(Trek Selle San Marco) 3:45.42,0 a 9.07,6

7. Billi Jacopo (Olympia Factory team) 3:46.17,4 a 9.43,0

8. Valdrighi Stefano (Soudal Lee Cougan Racing team)3:46.28,3 a 9.53,9

9. Cattaneo Johnny (Wilier 7C Force)3:46.31,1 a 9.56,7   

10. Hynek Kristian (CZE -Vitalo-Future Cycling)3:46.49,3 a 10.14,9

11. Sarai Pietro (Scott Racing Team)3:48.10,0 a 11.35,6    

12. Chiarini Riccardo (Torpado Sudtirol)3:49.10,1 a 12.35,7     

13. Samparisi Nicolas (KTM Alchemist Selle SMP Dama)3:49.50,4 a 13.16,

14. Ferraro Damiano Trek Selle San Marco) 3:50.21,8 a 13.47,4    

15. Dal Grande Stefano (Bottecchia Factory team) 3:50.21,9 a 13.47,5

16. Kerschbaumer Gerhard (Torpado Ursus) 3:51.06,8 a 14.32,4    

17. Casagrande Francesco (Cicli Taddei) 3:51.28,7 a 14.54,3     

18. Taffarel Nicola (Torpado Ursus) 3:53.49,1 a 17.14,7    

19. Bonelli Efrem (Bottecchia Factory team) 3:53.54,3 a 17.19,9

20. Laposse Lorenzo (SIXS Boscaro) 3:53.54,8 a 17.20,4 

 

Ordine d'arrivo femminile marathon ufficioso 

1. Fumagalli Mara (Focus XC Italy team) 4:17.32,6

2. Nisi Maria Cristina (New Bike 2008 Racing team) +18' 07''
3. Berta Martina (Torpado Ursus) + 18' 22''
4. Gastaldi Elisa (SM Bike) +25' 55''
5. Ravaioli Gaia (KTM Alchemist Selle SMP Dama) +30' 29''
6. Burato Chiara (Omap Cicli Andreis) +30' 52''

7. Mazzucotelli Simona (G.S. Massì Supermercati) +37'24''         

8. Rinaldi Pamela (Ciclissimo Bike team) +46' 35''

9. Garattini Valentina (Niardo for Bike) +48'19''

10. Colpo Ylenia (team Tek Series) +48' 46''

 

Ordine d'arrivo maschile Classic ufficioso

1. Rega Giacomo 1985 Bibbona (LI) ASD CICLISSIMO BIKE TEAM 2:25.07,8 
2. Sereni Alessandro 1998 Pratovecchio (AR) CICLI TADDEI 2:25.08,9 
3. Calcagno Francesco 1975 Collesalvetti (LI) NEW BIKE 2008 RACING TEAM 2:25.09,0 
4. Menghini Alessandro 1992 Felino (PR) ASD CHERO GROUP TEAM SFRENATI 2:26.20,4 
5. Furiasse Nicola 2002 Treia (MC) BICI ADVENTURE TEAM A.S.D. 2:29.03,5 
6. Orestano Giulio 1992 Bagno a Ripoli (FI) Asd zerozero team 2:29.22,7 
7. Rossi Maicol 1988 Castelnuovo di Garfagnana CM2 ASD 2:30.27,1 
8. Bonalda Graziano 1974 Tradate (VA) Cicli Maggioni team asd 2:30.28,8 
9. Morello Massimo 1973 Italia REVOLUTION MTB 2:31.52,6 
10. Bellè Elia 1989 Verona (VR) S.C.BARBIERI 2:32.07,5 

 

Ordine d'arrivo femminile Classic ufficioso

1. Lunardini Alice 1982 Massarosa (LU) CICLI TADDEI 2:53.25,3

2. Caprari Elisabetta 1984 Brescia (BS) Flandres Love-sportland 2:54.36,0 

3. Filiberti Silvia 1975 Fiorenzuola d'Arda (PC) Lugagnano off road 2:57.20,5 

4. Balducci Beatrice 1991 Barga (LU) Team spacebikes 3:00.12,5

5. Romanello Patrizia 1973 Vittorio Veneto (UD) TORPADO SUDTIROL MTB PRO TEAM 3:02.07,4

6. Sabbatani Ilaria 1983 Castel Bolognese (RA) 12RM455 bike innovation team 3:02.25,2

7. Amadori Valeria 1974 Livorno (LI) CICLI TADDEI 3:04.05,9 

8. Hofer Lea 1997 CH-Burgdorf rennshop.ch / RV Ersigen 3:08.16,7

9. Prochazkova Kamila 1988 CZ-Ostrava MAX CURSOR team 3:11.28,1

10. Dassani Giorgia 1992 Ravenna (RA) TEAM PASSION FAENTINA 3:13.16,6

 

 

 

 

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