Il commento post gara dei protagonisti al Campionato del Mondo Marathon maschile

Dopo 102 chilometri siamo andati a chiedere ai protagonisti della XVI edizione del mondiale marathon, le loro impressioni.

Auronzo di Cadore (BL): L'Italia resta con l'amaro in bocca dopo aver concluso i mondiali marathon con due quinti posti, quello che importa è che ce l'abbiamo messa tutta, peccato perché si correva in casa. Ecco il commento degli elite men a fine gara.

 

Henrique Avancini

 

Henrique Avancini (1° Brasile - ©Michele Mondini- ©Alessandro Billiani): "Mi aspettavo di fare bene, ma non mi vedevo come uno dei favoriti. Sapevo come fare la gara, sapevo che avrei avuto della chance di salire sul podio, ma poi tutto è andato meglio del previsto. Sulla salita al rifugio Auronzo mi sono staccato di circa 30 secondi da Paez e Geysmayr, ma poi in discesa sono rientrato". - Ci racconta il brasiliano che nei primi anni della sua carriera si allenava in Italia, per questo motivo era doppiamente felice.

 

 

"Avevo scelto la Scalpel perchè pensavo di non avere le gambe per restare con i primi in salita, ma questo mi ha dato un grande vantaggio in discesa e sono riuscito a rientrare. Alla fine avevo un po' più gamba per vincere. Essere campione del mondo è davvero bellissimo. Questa stagione per me è stata incredibile, ho vinto alla Cape Epic, sono andato fortissimo in Coppa del Mondo e adesso sono campione del mondo Marathon, è il mio sogno perché io non mi reputo un ciclista da gare a tappe, un xc rider o un maratoneta, ma semplicemente un biker. Vincere in ogni disciplina è la dimostrazione dell'amore che ho per questo sport."

 

Daniel Geismayr - mondiale marathon

 

Daniel Geismayr (2° Austria - photo ©team Centurion Vaude): "Un bellissimo campionato del mondo. Mi sentivo molto bene, nell'ultima salita ero forte, ma non sono riuscito a scrollarmi di dosso gli altri due. Sapevo che non ero il più forte in volata, ci ho provato, ma Avancini era troppo forte. Speravo di fare meglio, lo scorso anno ho fatto terzo, oggi secondo, speriamo che il prossimo anno arrivi la vittoria".

 

Leo Paez al mondiale marathon

 

Leonardo Paez (3° Colombia - photo ©Alessandro Billiani): "Una gara in partenza sfortunata, perché mi hanno fatto cadere e mi hanno storto il disco, sono ripartito ultimo e ho dovuto recuperare. Ho speso un po' troppo e alla fine mi mancava lo spunto per dare la fiammata sull'ultima salita. Mi mancava un po' in pianura e alla fine sapevo che loro in volata erano più veloci".

 

Mat Flückiger

 

Mathias Flückiger (4° Svizzera): "Sono davvero stupido della mia performance, era da tanto che non facevo una marathon. Mi serve un po' più di esperienza perché l'impegno è soprattutto mentale. Mi sentivo fortissimo all'inizio, uno dei migliori in salita, ma alla terza feed zone ho mancato la borraccia e questo ha aperto una falla nella mia prestazione, mi sono venuti i crampi e ho dovuto affrontare la salita al Rifugio Auronzo cercando di gestire al meglio le mie forze. Poi in discesa ho seguito Porro che la conosceva davvero bene e siamo scesi velocissimi per poi arrivare in volata. Mi devo scusare con lui perché non avevo proprio visto che stava uscendo a destra, ma l'ultima s mi portava all'interno e quindi l'ho chiuso un po'. Devo dirgli grazie ha fatto davvero delle gran linee in discesa".

 

Samuele Porro a Auronzo di Cadore

 

Samuele Porro (5° - ©Enrico Andrini photo): "Contento della gara, con i ragazzi della nazionale ci siamo dati una gran mano, soprattutto con Juri, sapevamo che avremmo potuto fare gara insieme e quindi ci siamo supportati a vicenda, poi lui nella discesa del Col de Varda è caduto, io mi sono fermato un attimo per vedere se era tutto ok, lui mi ha detto di sì e sono ripartito." Il campione italiano completa così la sua analisi -  "In partenza gli altri compagni di nazionale ci hanno dato una gran mano, un vero lavoro di squadra. La volata è stata un po' stretta, ma non cambia molto tra 4 e 5, un po' di rammarico per la medaglia di legno. Davanti erano davvero hors category oggi. Comunque sono contento, mi ero preparato bene e ho corso bene".

 


Alexey Medvedev (6° - Photo ©Alessandro Billiani): "E' andata male, dopo 2km sono caduto e mi si è stortato il forcellino. Mi sono fermato 4 volte per cercare si sistemare e la catena continuava ad andarmi verso i raggi. Ho fatto subito un grande recupero ma poi ho pagato lo sforzo. Alla fine avevo finito le energie."

 

Juri Ragnoli racconta al mondiale

 

Juri Ragnoli (9°): "In gara io e Samuele ci siamo parlati, volevamo stare insieme per darci il cambio. Purtroppo io poi sono caduto ed ho perso il treno... Nel finale sono rimasto da solo e non sono più riuscito a rientrare. Sono comunque contento perché ho dato tutto quello che potevo dare per il bene della nazionale. Mi è mancato quel quid in più che mi avrebbe permesso di tenere il passo della testa della corsa."

 

 

Mirko Celestino (CT nazionale - ©enrico andrini photo): "Ammetto che avevamo altre aspettative, un mondiale in casa lo si vive sempre al top e ti aspetti sempre il massimo, ma questa è la mountain bike. I ragazzi si sono dimostrati all'altezza, abbiamo dei talenti in costante crescita e da questi risultati, non ottimali, partiamo per la rincorsa."

 

Howard Grotts

 

Howard Grotts (13° - USA | ©michal Cerveny photo): "Stavo benissimo fino a metà gara poi sulla salita alle 3 Cime di Lavaredo purtroppo ho finito la benzina."

 

Michele Casagrande

 

Michele Casagrande (15°): "Non pensavo di arrivare così vicino alla top 10, ma oggi stavo veramente bene, peccato per aver avuto dei piccoli problemi fisici nella parte centrale di gara che mi hanno fatto perdere un po', ma nel finale mi sono ripreso bene! Oggi è stato bellissimo correre il mondiale in casa con un tifo da stadio."

 

Tony Longo al mondiale marathon

 

Tony Longo (18°): "Sono morto. Ho cercato di fare gara regolare, ma questa é stata la gara più dura della mia vita. Davanti sono partiti velocissimi, io ho fatto il mio ritmo, ma il finale non era adatto alle mie caratteristiche e ho fatto davvero fatica. Ho dato tutto, sono contento, l'ho fatto per me, per la squadra e per la nazionale".

 

Mattia Longa al mondiale marathon

 

Mattia Longa (20°): "Speravo di entrare nei venti, poi mi sono venuti i crampi e mi sono trovato da solo in pianura. Oggi davanti avevano testa, gambe e coraggio, ma io sono contento, ho dato tutto e quando dai tutto vuol dire che va bene."

 

Johnny Cattaneo

 

Johnny Cattaneo (24°): "Una giornata no per me, ho fatto fatica la prima parte, non stavo bene, ho preso un'aspirina a metà gara e mi sono sentito un po' meglio. Mi dispiace perché ci tenevo molto. Al mondiale un percorso cosi italian style non capita molto, mi sono difeso perché il tracciato era tecnico e tutto da guidare, altrimenti sarebbe stato una Caporetto."

 

Martino Tronconi


Martino Tronconi (32°): "Gara veramente durissima... Sono partito forte e per le prime 2 ore e 30 di gara sono rimasto con il primo gruppo di 12/13 corridori. La gamba girava bene poi successivamente sulle 3 Cime sono andato un po' in crisi, perdendo qualche posizione, riprendendomi poi nel finale! Ho dato tutto e quindi non posso recriminarmi niente anche se certamente non era il risultato che volevo, però nonostante tutto, essendo il primo mondiale e su un percorso molto tecnico (reso ancora più viscido dalla pioggia caduta venerdì notte) non troppo adatto alle mie caratteristiche posso ritenermi soddisfatto. Comunque bellissima giornata con tifo da stadio dal primo all'ultimo km, che emozioni!"

 

Francesco Failli (33°): "Percorso impegnativo e selettivo da subito. Io ho fatto il massimo, ho perso il treno dei primi nella prima salita e poi ho cercato di controllare. Io ho dato davvero tutto e anche perché il percorso era davvero duro per le mie caratteristiche."

 

Stefano Dal Grande

 

Stefano Dal Grande (38°): "La gara è andata bene, l'ho fatta con un ritmo regolare fino alla fine recuperando posizioni proprio nel finale. Un po' di traffico nelle discese mi ha fatto perdere un po' di tempo ma sono soddisfatto della mia prestazione e dei piazzamenti dei miei compagni di squadra."

 

Luca Ronchi (39°): "Oggi giornata non particolarmente brillante. Purtroppo sono partito bene ma dopo circa 2h.30 ho sofferto un po' troppo per circa 1 ora. Dopo mi sono ripreso, ma essendo ad un mondiale ho perso parecchie posizione. Comunque esperienza bellissima, correre in Italia è stata un'emozione, tifo lungo tutto il percorso. Voglio ringraziare la nazionale per il supporto che ci ha dato, davvero fantastici e fare i complimenti a Porro e Ragnoli anche se le medaglie non sono arrivate hanno fatto davvero una gran gara".

 

Cristiano Salerno (45°): "Ho dato tutto, ho dato il massimo che potevo dare, ma per dire la verità oggi sono stato tutt'altro che brillante...Mi resta comunque una giornata fantastica con un atmosfera davvero mondiale, e soprattutto l'emozione di un tifo super su ogni punto del percorso! Insomma grazie di cuore a tutti per il supporto!"

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