Alla Cape Epic la prima di uno "tosto" come Johnny Cattaneo. Il racconto del rider bergamasco.

Alla soglia dei 37 anni, che compirà in maggio, il corridore di Santa Brigida correrà in Sudafrica insieme al colombiano Luis Mejia.

Domenica dall'Università di Città del Capo (Sudafrica) con il prologo partirà l'attesissima edizione 2018 della Cape Epic, la gara a tappe che qualche anno fa Mirko Celestino aveva definito il Tour de France della mountain bike. Una delle icone della mountain bike italiana, il bergamasco Johnny Cattaneo con i colori arancio-neri del Wilier Force 7C MTB Team vi prenderà parte per la prima volta nella sua carriera, correndo insieme al colombiano Luis Mejia. In questi giorni abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchere con lui.

 

Johnny Cattaneo

 

Ciao Johnny, tu compirai i 37 anni il prossimo 19 maggio, qual è lo stimolo che ti ha fatto scattare in testa la molla che ti ha convinto a prendere parte per la prima volta alla gara a tappe più dura del mondo? 

 

Il mio desiderio è quello di scoprire nuovi posti come ho sempre fatto, in MTB. Ho la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo e mi piace farlo nel migliore modo possibile. Per questo a quasi 37 anni mi presenterò al via della Cape Epic per la prima volta.  Avrei già dovuto prendervi parte nel 2011 con Mike Felderer nell'allora gloriosa Full Dynamix, ma una tendinite mi fermò proprio nella settimana prima della gara!

 

Pedalerai con il numero 26 insieme al colombiano Luis Mejia che corre per la vostra squadra satellite che ha base in Costa Rica. Lo conosci già e come farai a intenderti con lui che parla spagnolo?

 

Conosco bene Luis, è un Rider di riferimento in Latino America ed è sicuramente uno tosto, per una gara tosta come questa. Lo spagnolo ormai lo mastico abbastanza visto che da anni frequento sempre per lavoro il centro America (Mexico, Guatemala e Costa Rica e Spagna). Sicuramente poi non ci sarà problemi sul capirci "in corsa". Siamo due tipi abbastanza svegli, le parole non servono.

 

 

Massimo Debertolis che è in Sudafrica insieme a te e insieme al ceco Ondrej Fojtik, ha il compito di darvi una mano oppure punterà alla classifica Master?

 

Visto il livello della competizione ogni team si impegnerà nella propria categoria. Massimo è qui per puntare alla classifica generale dei Master. Io e Luis per un piazzamento di tappa e poi chissà..

 

Quest'inverno come hai preparato questa tua prima Cape Epic?

 

Il mio inverno non ha subito variazioni rispetto al solito, solo qualche lavoro in più di fondo e la partecipazione all'Andalucia BikeRace come gara di rifinitura. 

 

Johnny Cattaneo

 

NDR: Johnny non lo dice ma c'era anche lui sotto la pioggia domenica scorsa alla South Garda Bike.

 

Con quali aspettative parteciperai alla gara?

 

Il nostro obbiettivo è soprattutto quello di fare bella figura e di gustarci fino in fondo quest'esperienza. Poi se in qualche tappa ci sarà l'occasione, proveremo ad inseguire un podio.


Come sai l'assistenza meccanica non c'è alla Cape Epic e Voi riders dovete arrangiarvi a sistemare la bici qual'ora avesse problemi in gara. Tu sei uno che di solito si sporca le mani mettendoci le mani sulla bici o fai parte della tipologia di bikers che preferiscono lasciar fare al meccanico?

 

Piú di una volta ho fatto fronte a guasti "seri" durante le mie esperienze di gare a tappe. Dalla rottura del reggisella (Trans Rockies Canada) alla rottura del forcellino del cambio (Chupacabras- Mex). Diciamo che mi so arrangiare anche se ovviamente preferisco una gara senza inconvenienti meccanici.

 


Sappiamo che alla Cape Epic tutti i riders partono con le bici e le magliette cariche di attrezzi vari, utili per risolvere eventuali problemi. Tu rispetto ad una normale marathon, cosa ti porterai in gara?

 

Un forcellino, sperando sempre che non serva!


Ci puoi dire che gomme userete, immaginiamo un modello con la spalla più resistente?

 

Useremo sul posteriore una nuova gomma appena arrivata sul mercato, il Gato di Vittoria.

 


Come è organizzata la tua squadra, quante persone dello staff vi seguono e con che compiti?

 

In questa trasferta abbiamo una persona per ogni Rider. Scherzi a parte, un ottimo meccanico ed un massaggiatore che sono arrivati con noi dall'Italia. Essendo il nostro team un "Factory Team" di Wilier Triestina, abbiamo qui in Sudafrica il supporto dell'importatore locale, altre 2 persone al nostro servizio.


Che Dire, non ti resta che pedalare...FORTE!! A presto.

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