Inferno malese. Gli italiani soffrono al Langkawi International Challenge

Anche oggi c'erano fango, caldo umido e nel finale ha anche piovuto, l'impressione è che si tratti di una manifestazione veramente tosta. Soffrono le pene d'inferno le ragazze della Colnago. Deho perde la leadership tra i Master.

Kuah Town (Isola di Pulau Langkawi): Si è conclusa anche la terza giornata al Langkawi Mountain Bike International Challenge, la gara di sei giorni che si sta svolgendo nel nord ovest della Malesia. Tappa da tutti definita molto dura la East to West, una point to point di 45 km. Anche oggi c'erano fango, caldo umido e nel finale ha anche piovuto, l'impressione è che si tratti di una manifestazione veramente tosta. Ecco cosa ha scritto Eva Lechner appena conclusa la gara: "Sono ancora viva dopo questa tappa, non ho mai sofferto così tanto quanto oggi."

 

Invece Lea Davison, l'americana che ha vinto ha twittato: "Quello di oggi è stato uno dei miei più folli giorni in mountain bike. Fango, fango e fango e 5 km di hiking..(vuol dire camminare a piedi in montagna, probabilmente ha dovuto spingere la bici) e un tuono così potente che ho pensato di aver udito il rumore dello scoppio di una bomba." 

 

 

La notizia del giorno per noi italiani è arrivata senza nemmeno dover leggere le classifiche, è infatto bastato vedere la foto dei quattro leader per notare che non c'era, la figura imponenente di Marzio Deho. Oggi il bergamasco dell'Olympia ha perso la maglia verde di leader della categoria Master mentre hanno conservato la maglia lo svizzero Fabian Giger (Open men), la statunitense Lea Davison (Open women), e il tedesco Hofmann (Senior Master). Il nuovo leader dei Master è invece lo scozzere Nicholas Craig.

 

 

Dopo il prologo corso lunedì e la marathon corsa ieri nel fango, oggi i concorrenti erano già alla terza giornata e i valore sembrano essersi già ben delineati. Per il secondo giorno consecutivo, il primo ad arrivare sul traguardo presso l'Oriental Village e da solo,  è stato un corridore del team Giant Rabobank, lo svizzero Fabian Giger, alle sue spalle ed a breve distanza (soli 15''), il tedesco Karl Platt, vincitore dell'edizione 2011 del Langkawi International Challenge. Il podio era completato da un'altro corridore del team Giant Rabobank, lo svedese Emil Lindgren arrivato però dopo parecchio, quasi quattro minuti.

 

Ordine d'arrivo maschile - 3ª tappa 

1 Fabian Giger (SVI Rabobank-Giant Offroad Team 2:10:14.43
2 Karl Platt (GER Team Bulls) +0:00:15.13
3 Emil Lindgren (SWE Rabobank-Giant Offroad Team) +0:03:57.02
4 Max Knox  (RSA Team Specialized) +0:04:12.04
5 Kristian Hynek (CZE Ceska Sporitelna Specialized) +0:05:47.32
6 Todd Wells (USA Team Specialized) +0:05:55.64
7 Karl Markt (AUT Feltz-O-Bionic) +0:07:31.79
8 Florian Vogel (SVI Scott Swisspower)  +0:11:00.79
9 Leisling Matthias (GER Black Tusk Racing By Tomotion) +0:11:32.60
10 Marx Torsten (GER Black Tusk Racing By Tomotion)1 +0:11:59.38

 

33 Riccardo Ridolfi (ITA Scott Rc New Limits) +1:13:33.44

 

 

In campo femminile anche oggi l'americana Lea Davison, che difende i colori del team ufficiale Specialized (è in Malesia con Stander e Wells), ha confermato la sua superiorità, arrivando per prima dopo 2:44:02.

 

 

Oggi sul secondo gradino del podio è salita la norvegese Elisabeth Sveum, che evidentemente in questa tappa infernale si è trovata a suo agio, terza la slovacca Janka Stevkova, giunta dopo dieci minuti. Dalle dichiarazioni di Eva Lechner che abbiamo riportato all'inizio dell'articolo avete capito che oggi per le ragazze del team Colnago Südtirol è stata una giornata massacrante.

 

 

Quinta, a 19' 12'' la svizzera Nathalie Schneitter che appena tagliato il traguardo si è sdraiata a terra, come se fosse morta dalla fatica. Dietro le sono arrivate le due altoatesine Julia Innerhofer (a 33'45'') e Eva Lechner (35'43''). Ora si è messa male anche la classifica generale, la è quarta Schneitter è a 19'28'', la Lechner sesta a 36'26 e la Innerhofer è settima. Ma sono ancora tutte e tre vive!

 

 

 

Ordine d'arrivo femminile 3ª tappa

1 Lea Davison (USA Team Specialized) 2:44:02.00
2 Elisabeth Sveum (Norvegia)  +0:04:18.56
3 Janka Stevkova (Slovacchia) +0:10:11.34
4 Blaza Klemencic (SLO Felt Otztal X-Bionic) +0:17:09.07
5 Nathalie Schneitter (SVI Colnago Sudtirol) +0:19:12.59
6 Julia Innerhofer (ITA Colnago Sudtirol) +0:33:45.31
7 Eva Lechner (ITA Colnago Sudtirol) +0:35:43.21
8 Cherise Stander (RSA Momentum Toyota) +0:41:00.44
9 Jenni King (AUS AnytimeFitness/Trek) +0:44:33.96
10 Masziyaton Binti Mohd Radzi (MALAY KedahSbsGiant) +0:45:30.65

 

La giornata negativa degli italiani veniva completata dalla gara dei Master, infatti dopo essere partito questa mattina con la maglia verde di leader, oggi Marzio Deho si è visto sfilare la casacca dall'unico corridore che in queste prime 3 giornate si è dimostrato in grado di impensierirlo, stiamo parlando dello scozzese Nicholas Graig. Non sappiamo cosa è successo al bergamasco della Olympia, ma il distacco finale è stato di 4' 45'' e ciò vuol dire che domani dovrà reciperare 2'20'' se rivuole ritornare al comando della generale. 

 

 

 

Classifica Master (17 classificati)

1. Nicholas Craig (GBR - Scott UK) 2:31:48

2. Marzio Deho (ITA - Cicli Olympia) a 4'45''

3. Anthony White (GBR - Cannondale MT) a 27' 42''

4. Prasert Chitmart (THAI Endurace Phuket Beach Boy) a 43''20''
5. Vanni Balboni (ITA Green Devil)  a 59' 21''

 

 

Domani altro tappone, si correrà la Langkawi Marathon di 90 km. (3 giri da 30 km)

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