Cerro Maggiore (MI) - Lo diciamo senza giri di parole e in tutta sincerità: è stata una fortuna aver incontrato un imprenditore serio ed appassionato di teatro e di ciclismo come Sergio Poletti, il quale ci ha accordato fiducia sponsorizzandoci un campionato che ovviamente porta il nome della sua prestigiosa azienda, la Palzola. Ora tocca a noi non deludere le sue aspettative, che sono poi quelle semplici del vivere lo sport in modo sano, senza troppe pressioni, facendoci divertire in santa pace e magari gustando di tanto in tanto qualche crostino permeato di formaggio, anzi, di Palzola, che ul sciur del gorgonzola ci fornisce.
Agli ordini del direttore di corsa Antonio Della Vedova parte la prima gara denominata Memorial Orfeo Pivotto, un grande amatore, e subito inizia lo show di Angelo Tosi che parte con un’idea fissa in testa, quella di vincere la gara per dedicarla allo sfortunato compagno di squadra che il giorno prima ha perso la vita in un incidente stradale a soli quarantasei anni. Impressionante la sua progressione alla quale resiste per metà gara il solo Roberto Stagnoli, poi se ne và per giungere tutto solo con lo sguardo rivolto al cielo per quell’ideale abbraccio allo sfortunato amico, terzo un buon Marco Ciccardi.
Nei Super B Vincenzo Vezzoli non fa altro che abbellire la sua galleria di successi, quelli che rivedrà dal libro Amarcord una volta smesso di correre e magari indicherà ad amici e parenti i nomi di Antonio Garbo, Angelo Gattoni e Angelo Pagani, che hanno cercato con onore di fermarlo. Anche la classifica dei Super A ci racconta di come Lucio Pirozzini si nutra di pane e ciclismo, correndo spesso al limite e anche oltre per estrarre dal cilindro l’ennesima esaltante magia che ingabbia gente forte e quotata come Flavietto Sommaruga e Giuseppe Ghidoni.
Nell’emisfero rosa sono state Samantha Profumo (donne A) e Sabrina Bellatti (donne B) a pennellare di fascinosa passione la loro gara, vivendo forti emozioni e raccogliendo poi applausi dal numeroso pubblico per un bel duello che le ha viste protagoniste, esattamente come i due terribili primavera Biagio Borella e Luca Bergamelli che si sono sfidati ad armi pari ma, quando inizia il quarto e ultimo giro, Borella si ferma, convinto che la sua gara fosse finita, a quel punto il più attento Bergamelli approfitta dell’errore per andare a cogliere un’insperata vittoria. Anche la gara dei giovani ha visto il suo eroe, quel figlio d’arte che porta il nome di Andrea Bonollo (cadetto), capace di vincere una ventina di gare su strada e fra queste il campionato italiano e, supportato da una splendida condizione psico-fisica, ha dominato su Mattia Lunardi e Alex Gallon.
Anche Massimo Pagani (junior) sembra già in condizione e fa sua la gara relegando alle posizioni di rincalzo Francesco Scapin e Moreno Sibilia. Gara perfetta, neanche una sbavatura, cinquanta minuti più un giro di splendida aggressività e continuità durante i quali non ha concesso alcunché a Claudio Pivotto, Marco Colombo e Andrea Alfieri: stiamo parlando di Graziano Bonalda, un desaparecidos vestito di rosso Uslenghi che negli anni passati ha dominato le platee di tutt’Italia vincendo maglie tricolori ed europei a go go. Nell’ultima categoria, quella dei veterani, Luca Luraghi e Alessandro Monetta non sono riusciti a mettere spalle al muro Gianluca Longoni il quale riesce ad esprimere un buon ciclismo che lo proietta sul gradino più alto del podio sotto lo sguardo attento del’assessore Angelo Croci che unitamente a Cristina Zagnoni (assessorato alla cultura) ha poi avuto parole di elogio per tutti gli atleti e per coloro che hanno organizzato l’evento a sfondo solidale.
Nel bellissimo Palatenda , fra un valzer e un latino americano, si sono svolte le premiazioni e molti applausi convinti hanno avvolto e coccolato un’emozionata Lina Pivotto al momento del ricordo di Orfeo. Buona la prima quindi e arrivederci agli altri appuntamenti... gustosi. Parola di Palzola.