ALLA LESSINA BIKE DOPPIETTA FRM CON PIRAZZOLI E GADDONI

Sorprese e colpi di scena a ripetizione alla Lessinia Bike. A decidere la gara maschile le forature di Marzio Deho e Johannes Schweiggle, che hanno aperto la strada a Pirazzoli, già vincitore a Sega di Ala nel 2007. La Gaddoni porta a casa il successo con una gara condotta sempre in testa.

Le alture che circondano la località di Sega di Ala (TN) sono state questa mattina teatro della Lessinia Bike. La granfondo, giunta alla quindicesima edizione ed inserita nei circuiti Trentino MTBGarda Challenge Paola Pezzo e Prestigio MTB ha registrato la doppietta della coppia FRM Mirko Pirazzoli ed Elena Gaddoni, che hanno percorso i 46 km e 1500 metri di dislivello del nuovo tracciato rispettivamente in 2h 00' 23’’ e 2h 29' 56''. Completano il podio maschile uno sfortunatissimo Marzio Deho (Cilci Olympia), e Thomas Paccagnella (Elettroveneta Corratec), mentre quello femminile Lorenza Menapace (Team Carpentari) e Lorena Zocca (Arcobaleno Carraro Team).

 

 

Gli ingredienti per una grande giornata di mountain bike c'erano tutti: il sole ed il caldo, elementi che erano mancati nella scorsa edizione, oltre 1000 biker schierati sulla griglia, la voce di Paolo Malfer a rendere ancora più allegra l'attesa. Mancava una cosa sola: la caratteristica scritta gigante che da sempre faceva da cornice alle immagini della Lessinia Bike, che nella notte qualche deficiente aveva rimosso dal pendio di Monte Cornetto.

 

Veniamo alla gara. Via alle 10.30, quattro le salite previste: Monte Cornetto, Passo Fittanze - Monte Corno, di nuovo Monte Cornetto, ed infine la lunga ascesa a Monte Castelberto, che con i 1760 metri di altidudine è il punto più alto toccato dalla Lessinia Bike. In tutto 3 i passaggi in zona arrivo, un buon modo per spezzare la noia per accompagnatori ed addetti ai lavori al seguito della corsa. Sulla prima asperità si avvantaggia un plotoncino di 10 unità, tra cui Pirazzoli, Schweiggle, Janes, Andreis, Degasperi, Tabacchi, Deho, Paccagnella, Pintarelli e Risatti, gruppo che rimane pressochè unito fino al secondo passaggio sul Monte Cornetto, dove prendono il largo i primi due citati, il portacolori dell'FRM Factory Team e quello Silmax Cannondale.

 

 

Il duo di testa approfitta anche della giornata no di Marzio Deho, che per ben due volte deve fare i conti le forature, ed all'inizio della salita verso Monte Castelberto hanno una trentina di secondi su Tabacchi ed un minuto sulla coppia Janes - Degasperi, con Deho che non demorde e Paccagnella che prova a stringere i denti.

 

La coppia scollina insieme su Monte Castelberto, ma in discesa la coppia scoppia: “Non mi sentivo molto bene oggi”, racconta Pirazzoli all’arrivo, “in salita mi veniva la nausea, avevo ancora nella gambe la gara del campionato Italiano XC, e non l’ho nascosto a Schweiggle. Se fossimo arrivati insieme nel tratto finale non avrebbe avuto problemi a battermi, ma lui comunque in discesa ha voluto provare a staccarmi, e gli è andata male”. Nella lunga discesa verso Malga Fratte l’altoatesino infatti buca, così un meravigliato Pirazzoli si trova da solo in testa, con alle costole un Deho non domo, che ha scaricato tutta la sua grinta riprendendo in salita Silvano Janes ed Ivan Degasperi e scendento a rotta di collo per ricucire su Tabacchi. 

 

 

Pirazzoli invece è troppo lontano, ed è lui ad alzare la mountain bike al cielo tagliando il traguardo, un minuto prima dell'arrivo del bergamasco. Per il terzo posto ci si aspetta Tabacchi, ma la discesa finale premia la tecnica di Thomas Paccagnella.

 

 

Arriva stremata almeno quanto Pirazzoli la prima delle donne, Elena Gaddoni, che si è spremuta per riuscire a conquistare questo successo. "Oggi ho fatto davvero fatica", le sue prime parole, "avevo fatto una settimana in altura a Livigno, e non pensavo che con questo carico di lavoro sarei riuscita ad ottenere una vittoria". Il primo posto della Gaddoni non è stato mai in discussione, anche perchè la seconda, Lorenza Menapace (Team Carpentari), ha dovuto fare i conti con dei problemi al cambio anteriore. E l'occhio va subito alla guarnitura, che nemmeno a farlo apposta è Frm! "Ma il problema è dovuto all'unico componente di un'altra marca, il deragliatore", evidenzia Pirazzoli. Vero, il problema era proprio al deragliatore, che ha costretto la Menapace a pedalare con il rapportone davanti, come se le fatiche della recente Transalp fossero già state ampiamente smaltite. Terzo gradino del podio femminile per Lorena Zocca dell'Arcobaleno Carraro Team, più staccare quarta e quinta Michela Segalla (Team Giuliani Cicli Arco) e Mariangela Cerati (Colnago Farbe Sudtirol).

 

Classifica assoluta (prime posizioni):

1 Mirko Pirazzoli (FRM Factory Team) 2h 00’ 23’’

2 Marzio Deho (Cicli Olympia) 2h 01’ 03’’

3 Thomas Paccagnella (Elettroveneta Corratec) 2h 03’ 07’’

4 Mirko Tabacchi (Arcobaleno Carraro Team) 2h 04’ 09’’

5 Ivan Degasperi (Team Todesco) 2h 04’ 13’’

6 Silvano Janes (ASD Petrovilla) 2h 04’ 30’’

7 Stefan Ludwig (Bren Team Trento) 2h 06’ 23’’

8 Mario Appolonni (Arcobaleno Carraro Team) 2h 07’ 49’’

9 Gilberto Perini (Torpado Surfing Shop) 2h 07’ 54’’

10 Emiliano Ballardini (Team Todesco) 2h 08’ 35’’

 

Classifica femminile (prime posizioni):

1 Elena Gaddoni (FRM Factory Team) 2h 29’ 56’’

2 Lorenza Menapace (Team Carpentari) 2h 33’ 33’’

3 Lorena Zocca (Arcobaleno Carraro Team) 2h 38’ 36’’

4 Michela Segalla (Team Giuliani Cicli Arco) 2h 44' 03''

5 Mariangela Cerati (Colnago Farbe Sudtirol) 2h 44' 05''

6 Ilse Petroll (Dynamic Bike) 2h 48' 53''

7 Letizia Grottoli (Team Giuliani Cicli Arco) 2h 52' 05''

8 Antonella Incristi (Ki.Cos.Kussigh Bike) 2h 54' 13''

9 Sandra Lever (Pederzolli Elite Sport) 2h 54' 17''

10 Claudia Paolazzi (Gardaonbike) 2h 59' 11''

 

 

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