Tre giorni di festeggiamenti lo scorso weekend hanno animato Bibbiena (AR) e i paesi limitrofi, per la ventesima edizione della competizione organizzata dal gruppo sportivo Mountain Bike Casentino, capitanato da Stefano Gangi. È proprio con lui che www.pianetamountainbike si è fermato a fare quattro chiacchiere alla conclusione dell’edizione 2012, domenica 3 giugno.
La grande novità di quest'anno è stato l'inserimento di un percorso marathon di 68 km in alternativa alla granfondo di 54 km che ha sempre contraddistinto la Casentino bike, come mai avete fatto questa scelta?
I motivi sono molteplici. In primis, perché siamo entrati nel circuito Marathon dei due Mari e quindi avevamo bisogno di creare un percorso marathon. Secondo perché grazie al nuovo tracciato è possibile spostare i biker in una zona della valle del Casentino che diversamente, con quello granfondo, non potrebbero visitare e ammirare. Anche se, come sappiamo, la maggior parte dei biker non hanno nemmeno il tempo di ammirare il panorama durante la competizione, però c'è anche chi, in qualche maniera, con spirito meno competitivo, assapora la bellezza dei luoghi.
Quali erano le principali difficoltà di questo percorso?
Oltre il chilometraggio ci sono altri 400 metri di dislivello in più e, in così pochi chilometri di differenza, si affrontano pendenze proibitive. E poi la discesa finale è molto impegnativa. Anzi questa discesa era per me fonte di preoccupazione e l'ho provata e riprovata più volte chiedendomi anche se, una volta arrivati a questo punto, dopo oltre 60 km, i biker avessero sufficiente lucidità per affrontarla. Sicuramente se avesse piovuto l'avrei tolta , perché si tratta di una discesa davvero impegnativa che richiede parecchia destrezza e lucidità. Proprio per questo dubbio la zona era presidiata dalla Croce Rossa a ogni curva.
Nel complesso com'è andata quest'anno?
Quest'anno è migliorata da tutti i punti di vista, forse aiutati anche dal tempo che questa volta è stato clemente. Oltre agli iscritti alla Casentino Bike, che erano circa 950 contro i 700/750 dell'anno scorso, cui hanno contribuito anche l'appartenenza al già citato circuito Marathon dei due Mari, gli Ima Scapin Italian Mtb Award e la Coppa Toscana, quest'anno abbiamo festeggiato il ventennale della Casentino Bike, quindi abbiamo avuto tre giorni veramente pieni e intensi, durante i quali abbiamo organizzato altre competizioni, che hanno riscontrato un discreto successo.
A partire da venerdì sera 1 giugno, con la Lastrabike, ovvero una gara a staffetta a squadre, sempre di Mtb, che dovevano affrontare un circuito di circa 1 km all'interno dei sobborghi di Bibbiena. A chi vi partecipava era offerta la possibilità di partire dalla prima griglia alla Casentino Bike. Sabato mattina, 2 giugno, a Raggiolo, un sobborgo a circa 10 km da Bibbiena, abbiamo invece organizzato una gara di enduro. Si tratta di una disciplina interessante che si sta diffondendo molto nella nostra vicina Romagna e che credo meriti attenzione anche da parte nostra. Anche la Cronodiscesa dei Carbonai ha registrato un discreto successo, circa 100/135 partecipanti, anche se non apparteneva a nessun circuito ed era la prima edizione.
Infine, ma non per importanza, sabato pomeriggio si è svolta la Mini Casentino Bike. Tutti gli anni la gara dedicata ai più piccoli era organizzata qui, presso il centro commerciale, punto di ritrovo di tutta la manifestazione, ma non decollava mai, l'anno scorso non fu nemmeno fatta perché pioveva. Quest'anno, invece, è stata organizzata in una pineta vicino a Bibbiena e finalmente abbiamo avuto un ragguardevole riscontro con circa 50/60 bambini.
Come si fa a raggiungere il traguardo dei 20 anni con queste soddisfazioni?
Secondo me l'organizzazione della gara, aldilà di chi sta ai vertici dell'organizzazione, deve partire non dico il giorno successivo alla conclusione di quella dell'anno precedente, ma quasi. Bisogna metterci molto impegno, pazienza e passione. Se vuoi organizzare una gara come questa e fare dei numeri devi essere presente nei circuiti più importanti e quindi farti conoscere anche partecipando alle varie riunioni, interessandosi dei giornali, facendo pubblicità ed è necessario interloquire con gli enti pubblici, ecc. Per fare questo servono almeno 2/4 persone che vi si dedichino per un anno intero a vari fasi. In più, è necessario avere a disposizione un gruppo di 25/30 persone come La Mtb Casentino e come credo ce ne siano molti altri in Italia, che grazie alla passione si impegnano per la riuscita della manifestazione in sé. Stasera qua non rimarrà nemmeno un pezzo di carta, nulla che possa lasciare il segno della nostra presenza, perché domani ognuno di noi tornerà alla propria occupazione quotidiana. Quindi la passione è il motore che muove l'ingranaggio di una buona organizzazione.
Vuoi aggiungere qualcosa?
Solo che quest'anno siamo immensamente soddisfatti!