GF Tre Valli: diamo i numeri

La gara corsa domenica scorsa a Tregnago (VR) si è confermata come una granfondo dai grandi numeri. La posizione strategica sicuramente l' aiuta, infatti si trova in un bel contesto, vicino all' autostrada e in una provincia che è facile da raggiungere per trentini, lombardi, veneti, emiliani, friulani.

La splendida domenica appena trascorsa è stata per molti aspiranti prestigiosi e non la prima tappa di una lunga stagione che si concluderà a settembre, già perché a Tregnago (VR) si sono riuniti i partecipanti della Serenissima Coppa Veneto Zerowind, del Lessinia Tour Monte Veronese e non ultimo per importanza il challenge Trek Zerowind che insieme hanno riunito 1.200 iscritti alle rispettive liste cumulative. Quasi 2.200 gli iscritti alla granfondo Tre Valli in quello che negli ultimi anni è divenuto l’appuntamento must di inizio stagione in terra veronese.

 

Ma vediamo cosa ha decretato il successo di questa manifestazione relativamente giovane. Innanzitutto un organizzatore dinamico, sportivo e giovane, quel Simone Scandola (nella foto in basso) che, coadiuvato dal Bi@Bike Team Andreis e dai volontari della Val d’Illasi, ha saputo accattivarsi le approvazioni del popolo dei bikers dapprima con un XC, corso il giorno 8 marzo 2012, da tutti riconosciuto come una splendida gara di XC, passando per una logistica che a Tregnago è stata totalmente rivisitata, su cui sono stato investiti i fondi necessari per adeguarsi ai bisogni degli atleti e che ha ospitato 250 gazebo tra team ed espositori. Per finire l’inserimento della manifestazione nel calendario in una domenica priva di appuntamenti vicini e/o comunque importanti.

 

 

Altri aspetti rilevanti: il pacco gara offerto da Lex Italia (contenete manicotti, gambali e i sempre graditi prodotti alimentari) che, tuttavia, ha fatto tremare le vene ai polsi di tutto il C.O in quanto il camion che portava i gadget di questa e altre manifestazioni ciclistiche è stato letteralmente assaltato e depredato nella giornata di lunedì 19. L’ospitalità degli abitanti di Tregnago, un piccolo paese di 5.000 abitanti che per una domenica all’insegna dello sport su due ruote si sono sacrificati ricevendo a braccia aperte una pacifica e coloratissima marea umana di quasi 2.200 bikers e altrettanti famigliari e accompagnatori che in due giorni hanno sfiorato le 10.000 unità.

 

Poi il tracciato di gara di 44 km e 1.290 m di dislivello, quest’anno snellito di alcuni passaggi ostici che creavano imbuti, che è risultato filante ed estremamente panoramico regalando meravigliosi scorci verso la valle d’Illasi e verso quella di Mezzane con i ciliegi in piena fioritura. Il fondo del percorso era privo di parti umide in tutta la sua interezza anzi oseremmo dire praticamente arido e polveroso come non mai. 1.916 bikers giunti all’arrivo regolarmente più di un centinaio i ritirati per forature e altre noie meccaniche, numerosi i bikers incappati in cadute alcune anche un po’ gravi e causate dal ghiaino e da un’impalpabile strato di polvere simile al borotalco.

 

Tre i ristori con solidi e liquidi notati in gara all’incirca uno ogni terzo di gara più il ricchissimo ristoro finale ubicato a due passi dall’arrivo e gestito dagli infaticabili alpini. Quasi 600 i volontari suddivisi lungo il percorso e nel centro cittadino che hanno posato 420 cartelli indicatori di logistica e percorso. Sono stati consumati complessivamente 550 litri di thè, 800 litri di sali minerali, 1200 banane, 1900 arance e distribuite oltre 10000 bottigliette di acqua. 3.200 i pasti erogati a fine gara con pasta al ragù e panino imbottito. Snellite le operazioni di segreteria che tanti grattacapi avevano creato lo scorso anno e finalmente utilizzo corretto delle iscrizioni con fattore K. Molto bene per le docce nel nuovo centro polifunzionale, praticamente di fronte all’area expo, che dopo un disguido tecnico iniziale con l’acqua calda hanno ripreso a funzionare regolarmente e a pieno ritmo fino alle 14:30 del pomeriggio.

 

A Tregnago abbiamo felicemente rivisto e chiacchierato con alcuni tra gli esponenti di spicco delle manifestazioni più importanti d’Italia: Armando Lana corpo e mente ideatore della Prosecchissima del prossimo 22 Aprile, Andrea Beghini (nella foto in alto a sx) organizzatore della Divinus Bike ed infaticabile aiutante aggiunto sempre pronto a svolgere i più disparati compiti e Andrea Lucchin (nella foto in alto al centro) l’organizzatore della Valleogra nonché prossimo campionato italiano marathon di giugno. E’ stato anche il momento dell’amarcord con Massimo Panighel, l’uomo del triplete Italiano-Europeo-Mondiale Mx sull’indimenticato Montello. Abbiamo ritrovato un Massimo sereno, assolutamente convinto di aver preso la decisione giusta ma soprattutto dimagrito di 10kg e combattivo in sella alla sua aggressiva Specialized 29er nera.


Abbiamo rivisto nuovamente Paola Pezzo finalmente con la gamba esplosiva, a cui era difficile stare a ruota… ad un tiro di schioppo dalle prime 2 classificate nonostante gli impegni con la federazione e con la nazionale italiana, nell’anno olimpico, le portino via il tempo necessario agli allenamenti.



Inutile dire che la starting list era da urlo e che la presenza di circa 50 atleti Elite ed Under con tutti i top Team presenti ha dato ulteriore lustro e prestigio alla gara ma siamo certi che anche se tra la prestazione agonistica formato monstre di Alexey Medvedev e la fatica visibile sul volto di Federico Chinellato (uno degli uomini fondamentali alla ex GF del Montello) c’è una differenza abissale per ovvi motivi e per impegni settimanali diversi… l’adrenalina che aleggiava nell’aria creando l’atmosfera da grande evento ed il divertimento che abbiamo goduto hanno appagato tutti dal primo all’ultimo.

 

Un saluto finale va allo speaker Paolo Malfer di Arco e alla sua graziosa aiutante Fabia, oggi forse un po’ nascosti rispetto al solito standard ma sempre assolutamente puntuali e professionali. Siamo certi di aver partecipato ad un grande evento, le splendide colline del Progno ci hanno affaticato le gambe ma deliziato con i colori e i profumi che la terra veronese sa regalare ai suoi ospiti.

Rinnoviamo un caloroso saluto a tutto il CO della Tre Valli e soprattutto all’amico Simone Scandola che abbiamo visto esausto, quasi provato da settimane di intenso lavoro ma che anche oggi ha saputo gestire “l’urto” di migliaia di richieste e pretese con il consueto ed imperturbabile aplomb.

 

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