Mathieu Van der Poel è il DIO del ciclocross a Zolder. Van Aert e Pidcock scendono dall'Olimpo

Heusden - Zolder (Belgio): Gli organizzatori del SuperPrestige hanno fatto di tutto per caricare gli appassionati di ciclocross che oggi pomeriggio si sono incollati davanti ai loro televisori, pc e smartphone, per vedere in diretta la gara di Santo Stefano. Hanno messo la tuta da pilota ai tre extraterrestri del ciclocross: l'olandese Mathieu Van der Poel (NR. 1), il belga Wout Van Aert (NR. 12) e il britannico Thomas Pidcock (NR. 9). Teatro della sfida l'autodromo di Zolder e i terreni circostanti.

 

 

Una prima indicazione sul percorso poco selettivo ci è arrivata dalla gara femminile che si è conclusa con un volatone a quattro (Brand, Alvarado, Worst, Betsema) proprio sul rettilineo d'arrivo dell'autodromo. Non c'era fango, infatti le ragazze sono arrivate con le maglie pulitissime. 

 

 

Chi si aspettava di vedere un arrivo adrenalinico allo sprint anche nella gara maschile è però rimasto deluso. Idem per lo spettacolo che è mancato non per la volontà dei protagonisti ma per due singoli episodi successi entrambi nel primo giro.

 

Subito dopo la partenza in curva c'è stata una caduta che ha coinvolto alcuni ciclisti, Pidcock è stato costretto a mettere il piede a terra mentre il gruppo se ne andava. Nemmeno Van Aert ha avuto un inizio fortunato quando si è accorto che la gomma posteriore si stava sgonfiando.

 

 

Mathieu Van der Poel ha rotto subito gli indugi, nel corso del secondo giro ha cambiato passo portandosi da solo al comando. Gli inseguitori si sono autoeliminati, in curva tre si sono toccati e sono ruzzolati a terra, quello che ha avuto la peggio è stato Iserbyt che si è ritirato con una sospetta frattura della clavicola.

 

La gara è stata noiosa da vedere per uno spettatore, sicuramente anche a causa del percorso poco selettivo. Sempre davanti MVDP poi c'erano due gruppi, quello che inseguiva con sei ciclisti compreso Van Aert staccati di quasi un minuto e non molto lontano un altro drappello guidato da Pidcock.

 

 

Considerato il grande vantaggio che aveva e sapendo che domani si corre ancora, c'è la Coppa del Mondo a Dendermonde, Mathieu Van der Poel nel finale ha rallentato per risparmiare energie ed ha vinto in 1:02:07 tagliando il traguardo senza alzare le braccia al cielo. Dietro dal gruppo è uscito Wout Van Aert che è andato a prendersi la seconda posizione finale (+38'').

 

 

Proprio sull'arrivo hanno quasi chiuso il gap gli altri, terzo l'altro olandese Lars Van der Haar (+39''), quarto Laurens Sweek (+44''), quinto Michael Vanthourenhout (+48''), nono Pidcock a +1' 01''. Non c'erano italiani in gara.

 

 

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