Mathieu Van der Poel a Lenzerheide in Coppa del Mondo espugna la tana di N1NO. 5° Gerri

Il testa a testa tra l'olandese volante e il campione del mondo si è risolto a favore del primo. Dopo Nove Mesto e la Val di Sole in Svizzera si è portato a casa il terzo successo stagionale. Quinto un ritrovato Gerhard Kerschbaumer, anche oggi quattro italiani nella top 12.

Che il percorso di Lenzerheide sia uno dei piu spettacolari, divertenti, tecnici, faticosi e emozionanti dell'intera Coppa del Mondo UCI Mtb questo lo si sapeva già, ma in pochi si aspettavano una giornata emozionante come quella andata in scena oggi in Svizzera. Prima la magnifica vittoria di Martina Berta tra le Under23, poi l'emozione incredibile di vedere salire di nuovo, dopo 2 anni difficilissimi psicologicamente e fisicamente, Jenny Rissveds.

 

Nino Schurter a Lenzerheide

 

Un bel sole ha asciugato il tracciato dopo le piogge dei giorni scorsi, ma era rimasta comunque una patina piuttosto scivolosa che poteva rendere le cose "piccanti" soprattutto sulle numerose sezioni di radici del tracciato. Non a caso qui tutti gareggiavano con la full suspended.


Lenzerheide è in altura, a 1.490 metri, e presenta un percorso di 4,2 km caratterizzato da una lunga salita iniziale super scorrevole seguita da una discesa spondata dentro il percorso di Dual Slalom, per poi entrare in una salita molto tecnica tutta su radici dove non far slittare la ruota posteriore è fondamentale per tenere la trazione.

 

 

Discesa su passaggio molto tecnico su rocce che riporta a una ripida salita con una seconda parte in contropendenza su radici, un punto molto tecnico che potrebbe fare la differenza. Non manca un drop piuttosto alto che va preso a buona velocità e con confidenza. Nell'ultima parte un ponte e poi arrivo su asfalto.


Era da tanto tempo che in campo maschile non si aveva una così grande incertezza alla vigilia di una gara di Coppa. L'XCC di venerdì aveva fatto vedere che N1NO voleva assolutamente la vittoria qui nella gara di casa, tanto che aveva cercato di rimanere davanti a MVDP nello Short Track. Con Avancini a cercare quella vittoria che ancora gli manca.

 

I FANTASTICI 3 APRONO IL GAS

 

Subito dal primo metro di gara si è capito che Van Der Poel, Schurter e Avancini avrebbero regalato spettacolo. Sulla prima salita hanno aperto il gas loro tre per aprire un gap sul resto del gruppo e prendere un po' di vantaggio nella prima discesa tecnica. Proprio in questa prima downhill si è creato un tappo che ha rallentato sia i Braidot Twins sia Geri Kerschbaumer, costretti a piede a terra e soprattutto a rimbalzare fuori dalla Top20. Mentre a tenere alti i colori italiani un ritrovato Nadir Colledani rimaneva attaccato alla Top10 in compagnia del suo compagno di squadra Stephane Tempier.

 

MAT FLÜCKIGER LI RIPRENDE, GLI ITALIANI INIZIANO A RISALIRE LA CHINA

Al termine del primo giro i tre avevano quasi 30" di vantaggio, ma come ci ha abituato da qualche tempo Mathias Flückinger è rientrato sul terzetto di testa sfruttando soprattutto le sue doti in discesa.

 

 

Sul secondo passaggio sulla lunga salita iniziale ancora Van Der Poel e Schurter fanno una menata che questa volta stacca Avancini, ma non Flückinger.

 

Luca Braidot a Lenzeheide

 

Dalle retrovie intanto iniziavano a risalire sia Geri sia Luca Braidot, mentre Colledani continuava la sua bella gara in ottava posizione.

 

MVDP MANDA FUORI SOGLIA LA TESTA DELLA CORSA

Van Der Poel sente il ritmo che scende e attacca deciso, costringendo i tre compagni di fuga a un fuorisoglia per rientrare. MVDP in pratica stava cercando di imporre lo stesso stile di gara a cui ci ha abituato nel ciclocross: attacchi secchi nei tratti veloci di salita per sfiancare l'avversario e prendere quel piccolo vantaggio che nel corso del giro si trasforma in secondi e minuti. Ma qui in Svizzera, davanti al suo pubblico, avrebbe dato l'anima pur di lasciare la ruota dell'olandese ed infatti all'inizio del terzo giro sono proprio i due a passare in testa con 11" di vantaggio sugli inseguitori Avancini e Flückinger.

 

 

A seguire Stephane Tempier. Il suo compagno di squadra Colledani rimaneva ottavo, ma con lui ora c'era Kerschbaumer che sfruttava la sua capacità di adattamento all'altura per tornare in top10. Il campione italiano però voleva dimostrare di essere al top e a metà del terzo giro risaliva fino alla sesta posizione, in "caccia" come piacerebbe dire a lui.

 

L'ATTACCO DECISIVO

Il ritmo è calato leggermente nel corso del quarto giro, tutti hanno rifiatato leggermente, anche se davanti, soprattutto nei tratti più tecnici, spingevano a fondo. Nel quinto giro quasi da copione arriva l'attacco di Van Der Poel, proprio sulla salita scorrevole ad inizio giro. Un attacco che fa male e in pochissimo tempo prende una decina di secondi. Un attacco che fa davvero male e a cui N1NO fatica a rispondere e sembra preferire un ritmo più costante piuttosto che cercare di rientrare sul campione europeo.

 

 

Intanto dietro Flückinger si liberava della compagnia di Avancini, scivolato all'ottavo posto probabilmente per un problema tecnico, e prendeva la terza posizione in solitaria, mentre il gruppetto con Gerri, Tempier, Carod e Koretzky era in piena lotta per la quarta posizione. 

 

SUONA LA CAMPANA, LOTTA ANCHE PER IL QUARTO POSTO TRA GERRI E KORETZKY

Il distacco tra Mathieu e Nino si allargava, con l'olandese al comando per 16" all'inizio dell'ultimo giro. La folla cercava di dare quella potenza extra a N1NO, Lenzerheide esplodeva ogni volta che Schurter transitava davanti a una tribuna, in poche altre gare di Coppa si può sentire un tifo tanto forte. 

 

Gerhard Kerschbaumer a Lenzerheide in Coppa del Mondo

 

La lotta della 4ª posizione sin infiammava con Koretzky che attaccava con la risposta di Geri che non ci stava a rimanere giù dal podio anche questa volta. Una sfida tra il campione nazionale francese e quello italiano, quindi. La battaglia per il quinto posto era la più emozionate.

 

VITTORIA E COMMENTI POST GARA, DA LEGGERE QUELLO DI MAT FLÜCK

Mathieu Van der Poel vince a Lenzerheide

 

 

Al termine Mathieu Van Der Poel chiude in 1 ora 17' 50'', relegando in seconda posizione, in casa sua, Nino Schurter a 25". "Sono molto contento perché qui Nino è sempre difficile da battere, lui ha sempre spinto forte nella salita asfaltata e io ho dato tutto per tenere la ruota, poi il resto del tracciato era più adatto a me e sono riuscito a conquistare questa vittoria. - racconta MVDP a fine gara - Ora io (1.649) e Nino (1.670) siamo attaccati in Coppa del Mondo, ma io rimango fedele al mio piano e non andrò nè a Mont Sainte Anne nè a Snowshoe, per concentrarmi sui mondiali su strada".

 

Nino Schurter secondo a Lenzerheide

 

N1NO sembra avere trovato finalmente il suo vero erede, un po' come era accaduto a lui stesso con le battaglie insieme ad Absalon. "Oggi è stata dura, durante l'attacco non ho avuto la forza di rispondere. Non è certo uno smacco arrivare secondo dietro MDVP. Ho cercato di attaccare fin da subito, ma oggi ne aveva di più. Correre qui è sempre uno spettacolo, incredibile, e devo dire grazie a tutti i tifosi che mi hanno supportato. Mi spiace che MVDP non ci sia per la finale di Coppa, fa bene allo sport che lui corra in MTB, ma questo mi dà anche maggiori chances di vincere un'altra Coppa".

 

Terzo posto Mathias Flückinger, sempre in crescendo. "Sono molto contento della gara di oggi, la mia tattica era proprio quella di non partire forte e mi sono trovato un po' troppo dietro, ma poi sono riuscito a rientrare. Quando Nino ha attaccato, forse ho accusato la fatica di dover rientrare all'inizio. Qui non c'era troppa salita, ma molto da spingere, quindi non il percorso perfetto per me, ma il tifo mi ha dato quel qualcosa in più per fare bene. Ora guardo avanti, non correrò a Snowshoe per andare ai mondiali Marathon in Svizzera che sono un obiettivo importante per me dopo il buon risultato dello scorso anno in Italia".

 

Podio elite maschile Lenzerheide


Purtroppo Gerhard Kerschbaumer (quinto), come era presumibile, non è riuscito a battere in volata il veloce Koretzky (+1' 44''). Altra gara molto positiva anche per Luca Braidot  (+2' 47'') che chiude in nona posizione dietro a un rinato Manuel Fumic. "Partenza difficile, poi rimonta a metà gara e difesa di un posto in top-10 alla fine. Dopo un ottimo XCC, non ho avuto eccellenti sensazioni oggi, faticando molto sia all'inizio che in alcuni tratti tecnici. Alla fine comunque una P9 che non è da buttare via! Anzi..." Ha detto Luca a fine gara.

 

Colledani è undicesimo (+ 3' 12'') un po' rammaricato per essere arrivato a un solo secondo dalla top ten. Arriva al traguardo insieme a Daniele Braidot dodicesimo, dietro Avancini. Quest'ultimo a fine gara ha confessato: "Sono partito forte ma ho commesso un errore a 2 giri dalla fine che mi è costato caro." Pare abbia picchiato con la testa sotto un ponte.

 

"Ho subito oggi capito che le gambe non erano quelle in Val di Sole ed infatti i primi due giri non ero brillante. Poi mi sono ripreso conquistando un buon risultato." Ha invece commentato Daniele.

 

Daniele Braidot a Lenzerheide

 

In pratica l'Italia si dimostra una delle nazioni più forti in questo momento con ben 4 atleti tra i primi 15, meglio solo Svizzera e Francia.

 

 

ORDINE D'ARRIVO ELITE MASCHILE

 

GLI ALTRI ITALIANI

 

30. PETTINÀ Nicholas (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA - VITTORIA) +5' 43''

56. BERTOLINI Gioele (SANTA CRUZ FSA) +8' 26'' - "Le gambe non erano quelle che sentivo solo sette giorni fa. Oggi era una gara difficile, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche tattico. Ero chiamato all'ennesima rimonta ma questa volta non è andato tutto liscio come al solito. Verso metà gara ho perso concentrazione e da li al traguardo non sono più riuscito a ritrovarmi. C'è bisogno di resettare per rimettersi subito al lavoro"

58. TABACCHI Mirko (KTM PROTEK DAMA) +8' 35''

67. TIBERI Andrea (SANTA CRUZ FSA) +11' 08''

70. FUMAROLA Denis (KTM PROTEK DAMA) a 1 giro

78. PELLEGRINI Lorenzo (VALLERBIKE) a 1 giro

92. CLERICI Davide a 2 giri

97. SETTI Mattia a 2 giri

102. BONETTO Edoardo a 3 giri

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