Anton Cooper e i rider bocciano le modifiche al percorso di Albstadt

Il neozelandese è rimasto sorpreso dalla modifiche fatte dagli organizzatori ad un single track. Gli altri rider concordano con lui.

La Coppa del Mondo XCO 2019 è alle porte, terminato questo fine settimane, da lunedì le menti dei corridori saranno tutte concentrate sulla prima prova che si correrà in Germania a Albstadt da venerdì 17 a domenica 19 maggio. Il percorso tedesco è noto per essere della vecchia scuola ed è probabile che molti useranno ancora la "vecchia" front.

 

 

Il neozelandese del Trek Factory Racing è in Europa da diverse settimane e in questi giorni è proprio a Albstadt dove è andato a supervisionare il tracciato e ci ha stupito il suo post su Instagram: "Di solito non sono uno che si lamenta dei percorsi, perché dopo tutto ci corriamo tutti nelle stesse condizioni e mi rendo conto di quanto sia impegnativo il lavoro di costruzione di una pista in mezzo a un bosco".

 

Anton poi ha scattato alcune fotografie in un tratto del percorso dove si vede chiaramente che gli organizzatori hanno ricoperto con la ghiaia un single track.

 

 

"Ma mi domando, è proprio su un percorso come questo che gli spettatori vogliono vederci pedalare ed è su un fondo come questo che mostreremo le nostre capacità tecniche di guida? Il suo post lo hanno visto anche gli altri rider.

 

Il primo ad intervenire è stato il francese Maxime Marotte: "Sono d'accordo con te, anche io sono rimasto sorpreso", ma c'è anche il commento di Andrea Tiberi: "Ben detto. Siamo molto lontani dalla direzione nella quale sta andando la mountain bike". A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato il fotografo Irmo Keizer: "Perchè non gettare un po' di asfalto così copriamo completamente le tracce naturali del sentiero?".

 

Bisogna fare i complimenti a Anton Cooper visto che avuto il coraggio di parlare, in sostanza si è limitato a dire quello che tutti i corridori pensano ma non dicono perchè parlare male nel proprio ambiente che ti dà il lavoro non conviene mai a nessuno. Non è un caso che sull'argomento sia intervenuto anche l'asso del Gravity Jerome ClementZ : "Devi lottare per il tuo sport ma anche per la tua dignità come rider."

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