GIADA MARTINOLI REGALA IL BRONZO ALL'ITALIA AI CAMPIONATI D'EUROPA XCO

Sabato dedicato al cross country. Gara per junior uomini e donne ma anche per i ragazzi Under 23. Tommaso Bosio centra la top10 nella prima delle tre gare, poi Giada Martinoli esalta il clan azzurro in Romania. Ultima gara di giornata quella degli U23, Elian Paccagnella nella top 10.

Quarta giornata di sfide in sella ad una mountain bike in cima al resort Cheile Gradistei sui monti della Transilvania dove è in corso il primo campionato europeo. Mercoledì batterie di qualificazione per lo Short Track di giovedì che ha assegnato le prime 15 medaglie compresa quella di bronzo di Luca Braidot, mentre venerdì il sestetto azzurro è salito sul tetto d'Europa portandoci il primo oro.

 

 

Oggi, sabato 11 maggio, il programma prevede tre gare cross country, le due degli Junior e nel pomeriggio chiudono la giornata gli Under 23. I primi a correre sono stati 78 ragazzi juniores, tre dei quali vestivano la maglia azzurra: Tommaso Bosio, Elia Rial e il grande protagonista dell'ultima frazione nel Team Relay di venerdì, Mattia Stenico.

 

 

Lui con al collo la medaglia d'oro ci aveva così descritto il percorso: «Fortunatamente oggi é uscito il sole e con le prove il percorso é diventato molto più veloce e meno scivoloso, molte tratti sono diventati mono traiettoria, rendendo la partenza di domani (oggi) molto importante. Comunque nel complesso un bel percorso, con molti tratti flow, é divertente.»

 

La partenza non è stata delle migliori per gli azzurri che a parte Bosio, avevano numeri alti. Dopo il tratto lanciato (2,6 km) c'erano in fuga lo spagnolo Gallego, il danese Houghs, il francese Chazaly e lo svizzero Sommer. Bosio è passato 12°, 16° Stenico e 18° Rial.

 

 

Nel secondo giro si sono rimescolate le carte, due in fuga (Houghs e il ceco Friedel) e ad inseguire a 22 secondi un gruppo di sei.

 

 

Il tortonese Bosio era nono a 34 secondi. Poi dal secondo gruppetto si è sganciato il ceco Bazant che si è portato da solo in terza posizione, non lontano dai fuggitivi mentre gli altri hanno perso molto terreno. Dopo 4 giri Bosio era in un terzetto che pedalava tra la settima e la nona posizione.

 

 

Il campionato d'Europa junior maschile si è deciso ad un giro dalla conclusione quando finalmente il danese Nicolaj Houghs è riuscito a togliersi dalla ruota il ceco David Friedel mentre dietro il suo connazionale Kristof Bazant manteneva saldamente la terza posizione.

 

 

Pedalava con 44 secondi di vantaggio su un quartetto che in quel momento sembrava senza speranza. Mai dire mai, non sappiamo cosa è successo, se ha forato oppure è caduto. Sta di fatto che Friedel in 3,5 km è passato dall'argento al collo al 18° posto finale.

 

 

Oro alla Danimarca con Nicolaj Houghs che ha completato il lancio e i cinque giri in 1 ora 8 minuti e 4 secondi, argento sì per la Repubblica Ceca ma come detto non con Friedel bensì grazie a Kristof Bazant (+24''), insperato bronzo per il tenace svedese Nils Johannson (+43'') che allo sprint ha regolato il l'austriaco Anatol Friedl.

 

 

OTTAVO POSTO CON L'AMARO IN BOCCA PER TOMMI

Tommaso Bosio dopo una gara molto regolare chiude il suo europeo in ottava posizione a 1' 28'' dal danese. I suoi compagni di squadra Rial e Stenico si piazzano uno dietro l'altro, quindicesimo e sedicesimo. «Il percorso era in condizioni ottime grazie al bel tempo degli ultimi due giorni; la gara invece è partita molto bene, tuttavia mentre mi trovavo nel quintetto per il podio la rottura del guida-catena mi ha costretto a fermarmi per sistemarlo. - ci racconta Bosio. 

 

 

Una volta ripartito dopo un giro ho forato all'anteriore e vedendo che bene o male la ruota sembrava tenere ho deciso di non fermarmi a cambiare al box e ho corso la seconda parte di gara con la pressione davvero bassa, dovendo gestire la guida al meglio e scendendo coi freni un po' tirati. Nel complesso un risultato che sulla carta è anche soddisfacente ma che con le sensazioni avute in gara lascia un po' l'amaro in bocca.»

 

ORDINE D'ARRIVO JUNIOR MASCHILE

1 HOUGS Nikolaj (Danimarca) - 01:08:04
2 BAŽANT Kryštof (Repubblica Ceca) - 01:08:29
3 JOHANSSON Nils (Svezia) - 01:08:48
4 FRIEDL Anatol (Austria) - 01:08:48
5 VAN LEE Sverre (Belgio) - 01:08:59
6 SOMMER Sven (Svizzera) - 01:09:13
7 FRANCO GALLEGO Hugo (Spagna) - 01:09:27
8 BOSIO Tommaso (Italia) - 01:09:32
9 TESTE Lucas (Francia) - 01:09:33
10 HALTER Nicolas (Svizzera) - 01:10:19

 

15 RIAL Elia (Italia) - 01:11:09

16 STENICO Mattia (Italia) - 01:11:21

 

 

 

 

Alle 12:00 è toccato a 49 ragazze sfidarsi per la corona continentale, tre le azzurre nella mischia, Giada Martinoli, Giulia Rinaldoni e Myrtò Mangiaterra. Nel lancio è passata da sola al comando Tereza Serkezi, la slovena che giovedì si era imposta nello short track. La prima azzurra era la Martinoli che pedalava nel gruppo che si trovava a 40 secondi dietro le prime cinque.

 

 

Quando le ragazze hanno completato il primo giro completo, ci si è resi conto che la slovena era di un altro pianeta.

 

 

Dopo soli 23 minuti di gara la Serkezi conduceva con 43 secondi di vantaggio sulla svizzera Liehner, dietro a 1' 23'' c'era la sua connazionale Muriel Furrer con a fianco la nostra Giada. La Rinaldoni era appena fuori della top 20.

 

 

Nella seconda parte di gara nulla è cambiato davanti e così Maruza Tereza Serkezi è andata a prendersi il secondo oro (1:05:45) dopo quello dello Short Track. La sua è stata una vittoria nettissima, con un minuto e mezzo di vantaggio sulla rossocrociata Lara Liehner.

 

 

Dietro la nostra Giada Martinoli nel secondo giro completo è riuscita a prendere parecchi metri di vantaggio sulla svizzera che fino a quel momento l'aveva affiancata.

 

 

Al suono della campana lo staff azzurro gli ha segnalato che era terza ed aveva poco più di mezzo minuti di vantaggio sulle svizzere Furrer e Stadler.

 

 

La varesina ha proseguito con il suo ritmo anche nel final lap e ad accoglierla c'era tutto lo staff azzurro che l'ha festeggiata perchè il suo terzo posto è valso la medaglia di bronzo. Grande momento quello che sta attraversando Giada Martinoli, venerdì d'oro con la staffetta oggi una seconda medaglia. Non poteva mancare l'abbraccio con Nadia De Negri, collaboratrice di Mirko Celestino con il compito di seguire le ragazze.

 

 

COSA HA DETTO GIADA

«Il percorso era davvero tosto sia per dislivelli sia per i tratti tecnici in discesa. Io non ho mai una partenza rapidissima, ho sempre bisogno di prendere il mio ritmo senza accelerare eccessivamente al via, al secondo giro avevo davanti la Slovena Serkezi che oggi era davvero inarrivabile, e 3 ragazze della nazionale Svizzera. - ci racconta dalla Romania Giada Martinoli - Due le avevo nel mirino, le vedevo davanti a me e in progressione in salita ho raggiunto prima la quarta ragazza e poi la terza ragazza, continuando nell'azione per cercare di mettere più spazio possibile tra me e le avversarie che mi seguivano. La differenza oggi sono riuscita a farla sulle salite più lunghe e ripide che portavano alla parte alta del percorso.»

 

 

«Nel corso dell'ultimo giro ho provato a forzare l'andatura per cercare di ridurre il gap con la Svizzera Liehner che era in seconda posizione...mi hanno detto i tecnici della nazionale che stavo recuperando qualche secondo, ma purtroppo non è bastato. Comunque sono davvero felice di come è andata, come dico sempre, se ho dato tutto quello che potevo, va bene così perché di meglio non si poteva fare.»

 

ORDINE D'ARRIVO DONNE JUNIOR

1. ŠERKEZI Maruša Tereza (Slovenia) - 01:05:45
2. LIEHNER Lara (Svizzera) - 01:07:16
3. MARTINOLI Giada (Italia) - 01:07:50
4. STÄDLER Sirin (Svizzera) - 01:08:13
5. FURRER Muriel (Svizzera) - 01:08:53
6. TSCHUMI Chloe (Svizzera) - 01:09:37
7. BRUCHNER Regina (Ungheria) - 01:09:48
8. GRET Noémie (Svizzera) - 01:09:58
9. HUBER Lina (Germania) - 01:10:15
10. GOTTWALDOVÁ Amálie (Repubblica Ceca) - 01:10:20

 

12. RINALDONI Giulia (Italia) - 01:10:40

24. MANGIATERRA Mirtò (Italia) - 01:14:42

 

Hanno concluso questo sabato i 67 ragazzi Under 23. Battaglia franco - svizzera con i rossocrociati carichi di medaglie ma ancora fermi ad un solo oro, mentre Danimarca e Slovenia dopo 3 giorni erano a quota due gold medal.

 

 

Luca Martin ha agganciato il testa Finn Treudler, mentre dietro a mezzo minuto c'era Luke Wiedman più staccati Yannis Musy e Dario Lillo. 3 con la maglia rossa e due blues. Nel penultimo giro è passato da solo al comando Finn Treudler, è lui che ha portato il secondo oro nel clan della Svizzera.

 

Ha completato il lancio + 6 giri in 1 ora 10 minuti e 8 secondi. Martin è crollato proprio nel final lap durante il quale è stato sorpassato da Wiedmann.

 

 

Gara regolarissima quella di Elian Paccagnella all'esordio tra gli Under 23, al suono della campana per la prima volta è entrato in punta di piedi nella top 10 poi nel giro finale ha messo la freccia sorpassando l'ucraino Hudyma partito a bomba ma poi finito senza benzina. Quindi nono posto finale per il ricciolo di Bolzano. 21° il secondo azzurro in gara, Matteo Siffredi.

 

 

ORDINE D'ARRIVO UNDER 23

1 TREUDLER Finn (Svizzera) - 01:10:08
2 WIEDMANN Luke (Svizzera) - 01:11:10
3 MARTIN Luca (Francia) - 01:11:31
4 LILLO Dario (Svizzera) - 01:11:47
5 KRAYER Lennart-jan (Germania) - 01:12:05
6 SCHEHL Paul (Germania) - 01:12:18
7 MUSY Yannis (Francia) - 01:12:44
8 SØLVHØJ Vedersø Oliver (Danimarca) - 01:12:56
9 PACCAGNELLA Elian (Italia) - 01:13:08
10 HUDYMA Oleksandr (Ucraina) - 01:13:08

 

21 SIFFREDI Matteo (Italia) - 01:15:52

 

 

PALMARES

Svizzera 2 oro, 6 argento, 1 bronzo

Danimarca, Slovenia 2 oro

Germania, Francia 1 oro, 1 argento, 1 bronzo

Gran Bretagna, 1 oro, 1 argento

Italia 1 oro, 2 bronzo

Olanda, Repubblica Ceca 1 argento

Norvegia, Ungheria, Ucraina, Svezia 1 bronzo

 

IL PROGRAMMA CON GLI ORARI ITALIANI

 

Domenica 12 maggio

 

10:00 Under 23 femminile

12:00 Elite femminile

15:00 Elite maschile

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