Darfo Boario Terme (BS): Dopo il trionfo con gli under 23, i tifosi italiani presenti a Euromtb 2017, sapevano che nella seconda gara di giornata, quella riservata alle donne elite, il palcoscenico lo avrebbero ripreso gli stranieri.
Gara senza storie con la super favorita, la 24enne ucraina Yana Belomoina che ha dominato la corsa dall'inizio alla fine, il suo titolo di Campionessa d'Europa non è mai stato in discussione. Clamoroso colpo di scena invece dietro.
Pauline Prevot Ferrand, la fidanzata di Julien Absalon che si avviava a riconquistare una medaglia per la Francia, dopo tantissimo tempo, quando nell'ultimo giro si trovava con la gomma anteriore a terra e con tutti i sogni svaniti in un attimo. Forse la foratura è stata la conseguenza di una caduta.
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Ne hanno beneficiato la svizzera Linda Indergand e la 44enne norvegese Gunn Rita Dahle che si è presa una insperata medaglia di bronzo. Seguiva in quarta posizione un'altra veterana della mountain bike europea, la 45enne tedesca Sabine Spitz.
La Neff ha cercato di difendere la maglia ma nelle sue condizioni era una mission impossibile
Dopo la bruttissima caduta di giovedì, sembrava impossibile vedere oggi in gara Jolanda Neff. Ma la maglia di campionessa d'Europa che doveva difendere e l'orgoglio, sono riusciti in una "mission impossible", quella di rimetterla in sella per provare a correre lo stesso, nonostante i dolori. Sabato nel tardo pomeriggio ha provato il percorso e in serata insieme allo staff medico della nazionale Svizzera e al CT Edmund Telser, ha deciso di rischiare e provare a correre.
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Jolanda è partita con due tutori sulle braccia, affrontando anche i tratti più tecnici, evitando le chicken line, però evidentemente il dolore era troppo forte. Ha fatto i primi due giri nella top ten, dietro alla Calvetti, poi si è dovuta ritirare. A fine gara ha detto: "E' la prima volta nella mia vita che non finisco una gara, 1 volta ogni 24 anni può succedere."
Grande "Serena"
Grande prova di Serena Calvetti che è partita forte e alla fine del primo giro era settima insieme alla svizzera Corina Gandenbein, ha mantenuto un ritmo molto alto per i due successivi, poi ha accusato la fatica per lo sforzo iniziale. Ha comunque centrato la top ten, un risultato che pochi si sarebbero aspettati alla vigilia.
"Oggi non eravamo molte e quindi finalmente sono riuscita a partire bene ed ho capito che c'è una grande differenza tra il partire davanti o dietro. Ho visto che il ritmo è simile, certo ci sono quelle che vanno più forte ma la differenza non è poi così grande. Nel finale sono calata."
Lisa Rabensteiner (ritirata): "Sono partita male, poi ho cercato di recuperare ma ho visto subito che non era giornata. Il percorso dopo la pioggia di questa notte era diventato ancora più difficile e tecnico. Quando ho capito che non avevo ne la gamba ne la testa, ho deciso con dispiacere di ritirarmi. Mi spiace tanto e me ne vergogno anche ma oggi è andata così."
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Non c'era Eva Lechner per la prima volta non convocata in nazionale, dopo un 2017 deludente come non mai. Non si è vista nemmeno Jenny Rissveds.
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Ordine d'arrivo Elite femminile (32 partenti, 25 arrivate)
1 BELOMOINA Yana | UCRAINA 01:24:35
2 INDERGAND Linda | SVIZZERA +00:03:26
3 DAHLE Gunn-Rita | NORVEGIA +00:04:09
4 SPITZ Sabine | GERMANIA +00:05:14
5 GANTENBEIN Corina | SVIZZERA +00:05:32 6
6 SOLUS-MISKOWICZ Katarzyna| POLONIA +00:05:47
7 TERPSTRA Anne | OLANDA +00:06:14
8 ŽAKELJ Tanja | SLOVENIA +00:06:24 6
9 STIRNEMANN Kathrin | SVIZZERA +00:06:32
10 CALVETTI Serena | ITALIA +00:07:51
Medagliere dopo 8 gare
Svizzera 3 ori, 3 argento
Francia, Italia 1 oro, 1 argento, 1 bronzo
Austria, 1 oro, 1 argento
Spagna, Ucraina 1 oro
Danimarca 1 argento, 2 bronzo
Repubblica Ceca, 1 argento
Olanda 3 bronzo
Norvegia 1 bronzo