TEST SELLE SAN MARCO MANTRA: UN NUOVO APPROCCIO ALL'ENDURO CHE PUNTA SU COMFORT E CONTROLLO
L’abbiamo usata per mesi sulla nostra Scor 4060 e su diverse eMTB: ecco come va davvero questa sella “delta shaped” pensata per chi vuole pedalare forte e con stile anche nei tratti più tecnici. Comfort elevato e design molto funzionale, ma non è per tutti.
Selle San Marco ha rivoluzionato una delle sue selle storiche, la Mantra, trasformandola da classica sella XC-oriented a moderna sella da trail, ebike e gravel. E lo ha fatto con un approccio decisamente contemporaneo: design compatto, materiali evoluti e attenzione maniacale all'ergonomia.
Noi di PianetaMTB.it l'abbiamo testata per diversi mesi sulla nostra Scor 4060, una bici che mette alla prova ogni componente, e su varie e-bike da trail/enduro, in condizioni molto diverse: polvere, fango, lunghe salite e discese violente. Spoiler? La Mantra ci ha sorpreso, ma ha anche qualche limite che va considerato.
DELTA SHAPE: TANTO COMFORT E LIBERTÀ DI MOVIMENTO
La caratteristica che balza subito all'occhio è la forma a delta: piatta, larga (154 mm), corta (245 mm) e con un naso generoso (>40 mm), pensato per offrire supporto nelle spinte in salita e controllo nelle discese tecniche.
Questa geometria, in una taglia unica per tutti, si è rivelata super efficace soprattutto nei frangenti dove si cambia spesso posizione: su trail nervosi, sezioni rocciose e curve strette abbiamo potuto muoverci liberamente senza mai sentirci bloccati. La punta larga permette anche di "timonare" con l'interno coscia nei cambi direzione stretti, una tecnica utile quando si guida in piedi col dropper abbassato.
SCAFO APERTO MA COVER CHIUSA: SCELTA INTELLIGENTE
Un altro dettaglio tecnico interessante è la scocca aperta per ridurre la pressione perineale, ma con cover chiusa per evitare che fango o acqua penetrino all'interno. Una soluzione intelligente per l'utilizzo in condizioni reali, che ci ha effettivamente protetti da spiacevoli "sorpresine" durante i test più fangosi.
©MirrorMedia/BikeConnectionAgency
In particolare, su percorsi bagnati o nei test gravel, la superficie chiusa ha mantenuto le prestazioni costanti, senza impacchi o fastidi nella zona centrale.
TRE VERSIONI, UN SOLO STILE
Abbiamo usato la versione Xsilite da 216,8 grammi (rilevati), ma la Mantra è disponibile anche con carrello in carbonio (Carbon FX, 195 g) o in manganese (229 g).
Le differenze? La Carbon è leggerissima, ma troppo rigida per l'uso trail/enduro, dove un po' di assorbimento è utile, il carrello è troppo rigido e tende a trasmettere più vibrazioni, snaturando la filosofia della sella a meno di voler risparmiare a tutti i costi sul peso. La Xsilite rappresenta secondo noi il miglior compromesso tra peso, rigidità e comfort. Il Manganese è ottimo per chi vuole risparmiare ma accetta qualche grammo in più.
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COME SI COMPORTA DAVVERO SUL CAMPO?
Dopo oltre 4 mesi di utilizzo su trail alpini, giri enduro e test e-bike, possiamo dire che la Mantra è una delle selle più comode mai provate in ambito gravity. Il carrello largo e il profilo piatto aiutano a filtrare le vibrazioni e permettono di trovare facilmente la posizione più efficace, soprattutto nelle fasi di pedalata in salita.
Nelle discese con reggisella abbassato, il design compatto non intralcia il corpo e permette di spostare il baricentro in maniera fluida, anche in situazioni critiche. Siamo riusciti a sfruttare la punta della sella per gestire la bici come fosse un'estensione del corpo.
Limiti? In e-bike e sulle salite molto tecniche e ripide, il profilo piatto non dà lo stesso supporto alla zona lombare rispetto a una sella più "scavata": manca quel "fermo" che permette di spingere col bacino senza scivolare in avanti.
AMORI ET ODII
Come spesso accade con le selle, anche la Mantra non mette tutti d'accordo. Personalmente - e lo dico da rider che arriva dal mondo XC - l'ho apprezzata sin dal primo giro: la struttura rigida e compatta, la sensazione di sostegno costante e il feeling secco sono proprio quello che cerco, soprattutto su e-bike da trail/enduro dove passo molte ore in piedi sui pedali e mi siedo solo nei tratti pedalati più fluidi.
Detto questo, parlando con altri biker che l'hanno provata durante i nostri test, sono emerse opinioni contrastanti. Qualcuno ha trovato la Mantra un po' troppo dura e troppo corta, in particolare durante le lunghe salite su asfalto o sterrato regolare, dove si resta seduti nella stessa posizione per parecchio tempo. In questi casi la compattezza e il profilo piatto, che aiutano nei trail più movimentati, diventano un limite per chi cerca supporto più morbido e una sella più generosa.
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È una classica situazione di love or hate: chi predilige un approccio attivo e guida dinamica l'apprezzerà, chi invece preferisce comfort assoluto e sedute prolungate potrebbe orientarsi su modelli con forma "scavata".
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A CHI LA CONSIGLIAMO?
Selle San Marco Mantra è una sella moderna, pensata per chi guida in modo attivo e cerca un prodotto tecnico, funzionale e versatile. Non è perfetta per ogni tipo di rider o disciplina: su e-bike da salita estrema o per chi ama lunghe pedalate in gravel, potrebbe non essere la scelta ideale.
Ma per chi fa trail riding, enduro, o gravel tecnico, e vuole una sella comoda, solida e ben progettata, Mantra è un'opzione molto valida. Noi continueremo a usarla nei prossimi mesi su varie bici da test. E se anche voi state cercando una sella "con personalità" ma senza fronzoli, vi consigliamo almeno di provarla.
Per informazioni: sellesanmarco.com