Jenny Rissveds va in stand by. Si prende un periodo di pausa dall'attività agonistica.

La notizia che ci è arrivata oggi pomeriggio in redazione non è una sorpresa, viste tutte le vicende che vi avevamo raccontato negli ultimi mesi su Jenny Rissvdes. La campionessa olimpica di comune accordo con Thomas Frischknecht, team manager dello Scott SRAM Racing Team ha deciso di rescindere il contratto che la legava alla squadra svizzera. Prima di rientrare a correre la 23enne di Falun vuole risolvere i suoi problemi personali che sono seri.

 

 

Dopo il trionfo a Rio de Janeiro, alla giovane età di 22 anni, la vita di Jenny Rissveds è cambiata. Tanta pressione addosso e poi due grossi problemi che l'hanno condizionata mentalmente. La perdita di entrambi i nonni in un breve lasso di tempo, quindi lo scontro con la Federazione Svedese per la questione degli accessori da indossare alle gare con la maglia della nazionale. Il morale di tutta questa vicenda è che Jenny Rissveds ha avuto il coraggio di dire di essere depressa.

 

La sua storia sotto certi aspetti è simile a quella della francese Julie Bresset, vincere le olimpiadi sembra una maledizione. La campionessa bretone toccò il sacro Graal, vincendo a soli 23 anni l'oro olimpico a Londra ma presto anche il punto più basso della sua carriera.

 

 

Jenny Rissveds: "Senza Thomas e il team, non avrei mai fatto quello che sono stato in grado di fare sulla mia bici negli ultimi anni. Voglio anche ringraziare Scott Sports per il sostegno e la fiducia che hanno riposto in me, soprattutto durante l'ultimo anno. La mia non è stata una decisione facile, ma sono convinta che questa sia la migliore soluzione per entrambe le parti. Essere libera dalla pressione della corsa, mi fornirà le migliori condizioni per tornare, migliore e più forte che mai".

 

 

Thomas Frischknecht: "Tutto il mondo della mountain bike e in particolare noi del team SCOTT-SRAM siamo tremendamente tristi per quello che è successo a Jenny. Non solo rispetto la decisione di Jenny ma credo che sia il modo migliore per lei di ritrovare la strada per una vita equilibrata. La porta della nostra squadra sarà sempre spalancata per lei."

 

Anche noi di pianetamountainbike.it a nome di tutti i tifosi che Jenny ha in Italia, le auguriamo di risolvere il suo problema in attesa di rivederla al più presto in sella alla sua amata mountain bike e con il numero attaccato davanti.

 

 

Photo: ©Jochen Haar | ©Michal Cerveny

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