Valleogra Mtb straniera, vincono Rojas e la Sundstedt

Schio (VI): Oggi si è corsa la 5 edizione della Valleogra MTB Race valevole come 5° appuntamento della Serenissima Gran veneto e rispettivamente seconda GF e prima MX del challenge veneto. Due per l'appunto i percorsi previsti, il marathon di 63 km e 2200m di dislivello ed il classic di 45 km e 1600 m di dislivello.

I 18 km in pìù del marathon prevedevano, a partire da contrà Rossi, la lunga ascesa di circa 9 km al  Novegno, il monte "padrone di casa" con i suoi quasi 1600m del GPM dove i bikers sono passati in una stradina tra la neve e  dove quest'oggi la pessima visibilità ha impedito allo sguardo di ammirare lo storico Pasubio e tutta la catena delle Piccole Dolomiti; in alto da segnalare anche una temperatura piuttosto fredda di circa 5°.

Per il resto il tracciato era concomitante con il più abbordabile classic con una prima parte parecchio più dura rispetto alle edizioni precedenti nella quale la mente vulcanica di Andrea Lucchin è andata a scovare uno stupendo sentiero con almeno 5 strappi di circa un km con pendenze variabili tra il 10 e 15% prima di giungere al passo S.Caterina e successivamente al M.te Enna che l'anno scorso si scalava in senso inverso.

I bikers sono stati tutti concordi nel dire che la versione di quest'anno era notevolmente più dura ed infatti il tempo di percorrenza, nonostante il fondo asciuttissimo, ha richiesto mediamente 10-15' in più...sia il MX che l'anno scorso proprio per la neve era stato accorciato così come il classic.

Logistica perfetta nel cuore di Schio con le operazioni di segreteria nella palestra comunale pressochè di fronte al servizio docce e lavaggio bici e a 2 passi dal corso Btg Valleogra dove erano situate le griglie di partenza. Il pacco gara era comprensivo di un paio di ciabatte infradito da doccia, una bevanda isothè Coop, un doccia schiuma alla papaya da 500ml , un pacco di caffè 250 g Carraro, un campione di marmellata biologica, una barretta alla frutta della ProAction e altri campioni in bustina. Chip by TDS, incastonato nel pettorale con cauzione di 20 euro,  da riconsegnare al termine.

Speaker delle grandi occasioni Paolo Malfer, presente sia ieri, in occasione della corsa su strada Fi'zik che oggi per la MTB Race sempre coadiuvato e pronte a scambiare battute le 2 Biker Girl Fabia ed Elena (in dolce attesa). Malfer anche a Schio come in altre occasioni si è dilettato prima del via ad intervistare i bikers per carpire segreti nei metodi di alimentazione, allenamento e nelle caratteristiche tecniche delle bici scoprendo che la forka della Cannondale ad uno stelo si chiama Lefty...hehehe.

Parterre di grandi campioni quest'oggi con Pallhuber, Felderer, Deho, De Bertolis, Rojas, Caro, Visinelli, Schweiggl, Trentin e la Elettroveneta Corratec quasi al completo.

Puntuale lo start alle ore 10 per il marathon con battaglia subitanea tra Pallhuber, il colombiano Becerra Medina e Federico Fuser (finirà 20°) che hanno sfilato il gruppo fin da Poleo con accelerazioni accusate dal resto del gruppo, però a passo S.Caterina (circa 20 km di corsa) gli inseguitori hanno recuperato e sono riusciti a riportarsi sotto Mario Alberto Rojas (TX-Active Bianchi), Rafael Visinelli (GS Forestale) e il tenace Marzio Deho (GS Cicli Olympia).

Nella corsa femminile presente la campionessa iridata Pia Sundstedt che complice una corsa di circa 100km effettuata ieri sul Lago di Garda ha sofferto non poco il mulinare rapporti agili di Anna Ferrari (Elettroveneta Corratec) e Roberta Gasparini neo acquisto di Pedali di Marca Team Performance che hanno creato il vuoto fin da subito.

Fino al GPM al 32° km, nessuna variazione ma poco dopo nella discesa del Colletto di Velo effettuata in condizioni di visibilità ridottissima Marzio Deho piega la catena ed è costretto ad una riparazione di fortuna abbandonando momentaneamente il gruppo e la Sundstedt che ritrova il colpo di pedale proficuo sorpassa Gasparini e Ferrari in successione.

In discesa e poi in località San Rocco, Rojas spinge indiavolato sui pedali infliggendo rasoiate a Pallhuber che resta a vuoto di energie e non riesce a tenere il ritmo del colombiano. La lunghissima discesa intervallata da brevi tratti di falsopiano o di salita è propizia al recupero di Deho che mette in mostra le sue abilità di discesista provetto. Ad un paio di minuti transitano Spadi (Top Race Team), Becerra Medina e Visinelli raggiunti nel finale da Ramon Bianchi e M. De Bertolis che non impensieriscono mai il terzetto che li precede.

Pallhuber riaggancia Rojas nel finale ma il colombiano della Focus oggi dimostra di aver un passo superiore e chiude al primo posto in 2h 29' e 35" a dimostrazione che oltre alle doti di scalatore il tracciato filante consente tempi di tutto rispetto poi il terzo gradino del podio per Marzio Deho che oggi sentiva di aver la gamba tonica per la zampata vincente in un terreno congeniale alle sue caratteristiche e assolutamente contrariato per il guaio tecnico all'Olympia CSL.

Nella femminile si impone di forza la svedese Pia Sundstedt (Team Craft Rocky Mountain) che lascia a 3' la Ferrari e a ben 8' la Gasparini stanca perché reduce dal Regionale XC di Farra di Soligo di sabato 1° maggio, tra le MW prima una superlativa Sabrina Baccarin della Scavezzon. Da segnalare l'incredibile prestazione di super Marco Zappa che ha chiuso in 11 posizione assoluta primo tra tutti i Master in 2h 38' e 32".

Nel percorso classic si impone Alessio Illi dei Pedali di Marca-Team Performance che dopo la vittoria in M2 al campionato regionale XC di ieri, mette a segno una splendida doppietta vincendo alla grande il tracciato "corto". Alessio ha  battagliato per gran parte del tracciato con l'atleta di casa Nereo Canale della Scavezzon e con il manager della Corratec Andrea Pendini ma è letteralmente volato in discesa suo ideale e naturale terreno di biker. Al quarto posto un ritrovato Mauro Simion del Simion Race Team e primo M1 assisitito pazientemente dal famoso fratello Luigi preparatore di Gibo Simoni.
Tra le donne vittoria di Paola Maniago dell'Acido Lattico Team ed al secondo posto Sabrina Garbin della Scavezzon.

La carovana è stata graziata da giove pluvio che ha iniziato a guastare la festa solo durante il pasta party e le premiazioni iniziate alle ore 15 a causa di contestazioni nella classifica finale e che ha evitato che la corsa diventasse la "Valleogra-wet-race"tanto per utilizzare un modo di dire usato nel circus automobilistico di F1.

Il percorso era molto ben segnalato e presidiato da volontari e forze dell'ordine ed i rinfreschi posizionati nei punti più strategici per reintegrare liquidi ed energie. Fantastico il super rinfresco finale diretto magistralmente da abili volontarie Scledensi e molto bene anche per le docce quest'oggi calde ed estremamente confortevoli. Molto bene anche per il pasta party che prevedeva l'utilizzo di due buoni e che ha smaltito senza grattacapi la coda ordinata di bikers stanche ed affamati.

Qualche scambio di battute con il gentilissimo organizzatore Andrea Lucchin che nonostante l'impegno profuso affinchè tutto filasse liscio è riuscito nell'intento di attirare "solamente" 1000 bikers, Andrea è sembrato un po' preoccupato e scontento in quanto le concomitanti prove del sabato hanno forse portato via dei numeri in un garbuglio federale di date che, ad esempio, non ha tenuto conto dell'assenza totale di gare in Veneto domenica 30 maggio.

Pianeta Mountain Bike rimanda il suo caloroso saluto per la gentile ospitalità al 2011.