Boom bici: Il Portogallo risponde con una nuova fabbrica di telai in carbonio

Il boom bici dopo il lockdown ha mandato in tilt le fabbriche che non riescono a soddisfare la domanda di biciclette, la cui produzione è principalmente dislocata nel sud est dell'Asia. Non mancasse questo, ora, a causa della forte ripresa della Cina sono aumentati anche i costi delle materie prime, vedi l'alluminio e dei trasporti internazionali (sono volati in alto i prezzi del nolo dei container).

 

Per questo motivo alcune aziende hanno ritoccato in alto i prezzi delle loro bici. Di Decathlon che sta ultimando una nuova fabbrica in Romania ve ne avevamo parlato in febbraio, oggi come segnala la rivista olandese Bike Europe, c'è una seconda importante notizia che arriva dal Portogallo.

 

 

Solo gli addetti ai lavori lo sanno ma i lusitani sono i maggiori produttori di biciclette in Europa, fabbricano per conto terzi in un distretto specializzato in telai in alluminio, frutto di un investimento fatto anni fa.

 

 

 

 

Ora ne hanno fatto un secondo e sono stati lungimiranti in quanto nel 2019, quindi prima della pandemia, è nata una nuova società chiamata Carbon Team LDA. I tre più importanti produttori locali (Miranda, Rodi, Ciclo Fapril), insieme ai tedeschi di Bike Ahead Composites e ai taiwanesi di Art Collection, con un investimento di 8 milioni di euro, parzialmente finanziati dalla UE, hanno completato una fabbrica che produrrà telai in carbonio.

 

 

Impiega 120 persone e a regime potrà produrre fino a 25.000 telai in un anno. Sicuramente è stato fondamentale il knowhow di Bike Ahed Composites, i tedeschi sono specialisti nella lavorazione del carbonio.

 

L'idea di base è quella di riportare in Europa la produzione in modo da non essere dipendenti dalla Cina e dagli altri paesi del Far East, tagliando anche i costi del trasporto. Come ha scritto La Stampa il 2 febbraio - "Per un contenitore di 40 piedi da Shanghai all'Europa si è passati da 1.000/2.000 dollari a 9/10.000".

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