LE CHICCHE SCOPERTE TRA I BOX DELL’ITALIANO DI CICLOCROSS

Nebbia, freddo, fango e i titoli tricolori in palio. I crossisti domenica si sono sfidati su un terreno difficile da interpretare e si sono giocati tutto. Il ghiaccio è diventato fango, le indicazioni dai nastri erano di abbassare le pressioni. I primi 3 con cambio elettronico e doppia…

Al campionato italiano di ciclocross, vinto domenica a Cremona da Filippo Fontana e Sara Casasola per le categorie elite, abbiamo fatto una passeggiata tra i paddock e calpestato il fango viscido che si è creato con lo scioglimento del fondo ghiacciato in mattinata. La scelta di gomme e pressioni era cruciale soprattutto in previsione del cambio di superficie, i ragazzi hanno girato nei giorni precedenti sul percorso nella stessa finestra oraria dello svolgimento di gara per capirne i cambiamenti.

 

©Alessandro Di Donato


Sul percorso di Cremona c'erano rampe secche, ma dannatamente scivolose, curve e tanti rilanci con lunghi rettilinei. Nei paddock e nei box abbiamo scovato molte cose interessanti, tra cui trasmissioni, scelte di pressione e altro.

 

 

TRASMISSIONI

Se in mountain bike si assiste all'utilizzo tra pro e amatori di trasmissioni meccaniche ed elettroniche a discrezione personale, nel ciclocross si ha una predominanza di trasmissioni elettroniche. Ovviamente con l'assoluto dominio dei gruppi strada, la ragione è chiara, l'escursione della leva è minore, si impiega meno forza per attivare la cambiata ed è più veloce.

 

 

 

 

Gruppo Shimano Dura Ace per il vincitore Filippo Fontana, Shimano GRX Di2 elettronico a 11 velocità per Antonio Folcarelli, SRAM Force utilizzato sia da Gioele Bertolini sia da Nicholas Samparisi.

 

 

Sull'utilizzo di monocorona e doppia c'è ancora molta varietà, principalmente il deragliatore anteriore è ancora molto frequente, così utilizzato da Fontana, Dorigoni e Bertolini, con una corona da 46-36 per affrontare le rampe più ripide.

 

Factor ciclocross

 

Monocorona invece per Cominelli e la sua Factor ma anche per Nicolas Samparisi (con corona da 44 anteriore) sulla sua KTM X-Strada.

 

KTM X-Strada

 

PRESSIONI CRUCIALI

La superficie è diventata ben presto instabile e tutti l'hanno pagata, le contropendenze sono diventate l'incubo di Bertolini, Cominelli e Dorigoni, all'inseguimento di Fontana. Proprio da quanto ha dichiarato Gioele Bertolini (3°) dopo il traguardo la scelta delle gomme lo ha penalizzato, nei box abbiamo sentito utilizzo di pressioni tra gli 1.3-1.4, ma ai box le indicazioni sono arrivate dai corridori a metà gara quando tutto si scioglieva, di abbassare di 0.1 bar, 0.2. Da metà gara, infatti, i cambi di bici sono diventati più frequenti, così come i lavaggi ai box.

 

 

FANGO E ABBIGLIAMENTO

L'inizio gara con suolo ghiacciato non ha fatto ben sperare nessuno, tutti sono partiti con manica lunga, qualcuno con gambali e guanti felpati per avere un minimo di sensibilità sulle leve.

 

©Alessandro Di Donato

 

Gli occhiali, quelli sono durati poco più di un giro per chi li indossava, utili giusto nelle prime fasi a gruppo "compatto" per proteggere dal fango alzato da chi precedeva. Tutti hanno concluso poi senza gli occhiali.

 

Gioele Bertolini ciclocross Cremona

©Alessandro Di Donato

 

RUOTE

Bertolini ha utilizzato le Ursus Miura sulla sua Guerciotti, con altezza del cerchio da 37 mm. Dorigoni, prima volta in gara con la nuova maglia, ha usato le Reynolds AR41X, tutti set altamente aero.

 

 

Reynolds AR41X

 

NUOVO COLORE PER PIPPO

Tra le nuove colorazioni anche quella della bici di Filippo Fontana, che da campione italiano uscente usava già una SMP Carbon con colorazione tricolore, ma anche la bici preparata per l'occasione, usata da Filippo Fontana e Daniele Braidot aveva un telaio dalle colorazioni più sobrie, con una finitura con grigio, nero e strisce gialle.

 

 

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