Wout van Aert e Mathieu van der Poel, un racconto il cui finale è ancora da scrivere

Prima Lars van der Haar a Valkenburg, ora Wout Van Aert a Koksijde, la gioventù sta dominando la Coppa del Mondo.

E' forse ancora troppo presto affermare che la vecchia guardia del ciclocross stia segnando il passo, ma quello che è successo nei primi due round della Coppa del Mondo sta ridisegnando l'avvenire di questo sport in cui la nuova generazione sta avanzando senza timori reverenziali.  Se lo scorso anno l'exploit di van der Haar alla prima stagione tra gli Elite aveva sconvolto gli equilibri nella massima serie UCI, ora che il 23enne olandese di Amersfoort è una realtà tra i grandi e proprio nel giorno in cui il portacolori del Team Giant-Shimano era assente per un'influenza intestinale, la nuova generazione guidata dal ventenne Wout Van Aert e da Mathieu van der Poel ha scatenato una tempesta tra le dune di Koksijde.  Una tempesta di sabbia che ha causato gravi danni tra grandi nomi del ciclocross durante i primi giri di gara che hanno visto nel gruppo in testa alla corsa altri giovani Under 23, come Laurens Sweeck e Toon Aerts.

 

 

Van Aert alla fine ha vinto la gara dopo un lungo assolo, Van der Poel è finito terzo, Sweeck undicesimo e tredicesimo Aerts ma, dopo la gara mentre Van Aert e van der Poel erano in conferenza stampa a commentare le loro splendide gare la maggior parte dei giornalisti era impegnata a scoprire che cosa fosse successo a Sven Nys, la leggenda del ciclocross che sta vivendo qualche difficoltà sportiva dopo la recente separazione dalla moglie.

 

Con le loro vittorie tra gli Elite a Gieten e nel Koppenbergcross, Van Aert e van der Poel erano ben consapevoli del fatto di poter lottare ad armi pari con i migliori, ma quello che è successo a Koksijde ha sorpreso tutti e per primo Kevin Pauwels, Campione del Mondo Under 23 nel 2004 che, seduto in conferenza stampa mezzo ai due ragazzi ha ammesso che lui stesso a 20 anni non era in grado di fare quello che ha visto fare loro in un percorso particolare come quello delle Fiandre Occidentali che lo scorso anno aveva visto vincitore Niels Albert, in questa stagione allenatore del Vastgoedservice-Goldenpalace, la squadra di Van Aert.

 

 

Entrambi i ragazzi hanno mantenuto dietro il microfono i piedi per terra, evitando tra gli applausi di fare dichiarazioni dure.  Sabato si svolgerà a Milton Keynes, in Gran Bretagna il terzo round della Coppa del Mondo e ancora una volta non ci sarà la gara della categoria Under 23, un'altra occasione per il confronto diretto tra le generazioni e dal momento che Van Aert e van der Poel stanno vincendo contro i migliori professionisti di ciclocrossisti del mondo, potrebbe scattare in loro la molla di smettere di correre nelle categoria Under, anche se è lo stesso Van Aert a raffreddare gli animi dei tifosi: "Non ho intenzione di riprogrammare la mia stagione a metà strada.  E' vero che sto andando bene, ma dobbiamo stare attenti, il vantaggio della nostra età è che possiamo concentrarci su particolari gare e questa gara che precedeva il Koppenbergcross (che Van Aert il giorno dopo ha vinto nd.r.) era uno dei principali obiettivi.  Penso che non sia corretto fare delle valutazioni poco dopo una gara, quando si è euforici, vedremo più avanti, ma per ora il nostro piano è quello di proseguire nella categoria inferiore", ha detto Van Aert che il lunedì successivo ha visto un'importante ritocco al suo contratto che la Vastgoedservice-Goldenpalace aveva già firmato con lui fino alla fine del 2018.

 

 

"Il nostro rapporto con Wout era già sigato fino alla fine del 2018 - ha detto il team manager della squadra belga Geert Vanhoof - ma dopo la vittoria impressionante di Koksijde e quella del Koppenbergcross, abbiamo fatto a lui una proposta migliore e grazie al nuovo contratto guadagnerà il doppio di quanto percepisca ora.  Abbiamo ritenuto opportuno premiarlo dopo quello che ha già mostrato in questa stagione.  Wout ha raddoppiato negli ultimi mesi la sua progressione e ha fatto quello che ci aspettavamo da lui, quindi è giusto che possa guadagnare i doppio!"

 

Mathieu Van der Poel è stato malato nella settimana della gara di Koksijde e solo il martedì ha deciso di prendere il via.   Il figlio di Adrie avrebbe firmato per il terzo posto, ma su uno dei suoi circuiti preferiti ha duellato per la vittoria con il suo coscritto, cedendo poi lentamente dopo metà gara finchè è stato raggiunto da Kevin Pauwels.   Anche quando era nella categoria Junior Van der Poel faceva segnare tempi sul giro più veloci rispetto agli Elite, ma anche lui come Van Aert con il microfono in mano ha smentito ogni possibilità di lanciare il guanto di sfida ai grandi: "Non ho intenzione di correre ancora nelle gare di Coppa del Mondo con gli Elite, come ho detto prima dell'inizio della stagione ho intenzione di concentrarmi sul Superprestige - ha detto van der Poel - Questo non è il cambio della guardia, io e Wout abbiamo solo dimostrato che se siamo in una buona giornata possiamo vincere nella categoria al top, quello che dobbiamo dimostrare ancora è che siamo in grado di poterlo fare ogni settimana e nonostante le nostre enormi prestazioni mi sono reso conto che c'è ancora molto lavoro da fare.  Io non mi sto concentrando su delle gare in particolare, mi piacerebbe avere questa regolarità per tutta la stagione, sto bene nella seconda serie e ho intenzione di focalizzare i miei obiettivi sulla Coppa del Mondo, ma nella categoria Under 23"

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