LA CANNONDALE SCALPEL DEL CAMPIONE DEL MONDO ALAN HATHERLY

Domenica a Pal Arinsal al termine del mondiale appena vinto Alan Hatherly ha alzato verso il cielo la sua mountain bike, la Cannondale Scalpel con davanti il numero 3.

 

 

 

È con questa bici che la sua nazione, il Sudafrica, per la prima volta tra gli elite ha vinto l'oro e dal 1990 erano fermi al bronzo conquistato nel 2010 a Mont-Sainte-Anne dal  compianto Burry Stander. Alan però è uno che però di ori se ne intende, nel 2018 Campione del mondo under 23 a Lenzerheide e nel 2019 è stato il primo campione del mondo di e-mtb XCO.

 

 

Niente colorazione speciale per la Scalpel di Hatherly, l'aveva già avuta per i giochi olimpici di Parigi 2024. Alan ha corso con il telaio che ha la colorazione di serie chiamata Rally Red, quella dell'allestimento Scalpel 1.

 

 

 

Ha le ruote FSA, quel prototipo che stiamo vedendo da parecchi mesi, non passa inosservata la raggiatura pare in Dyneema, i raggi tessili in polietilene potrebbero essere dei Berd. A Parigi erano bianchi mentre questi usati a Andorra sono neri, come quelli che avevamo visto a Esanatoglia quando Andreassen e Aldridge avevano partecipato alla tappa di Internazionali d'Italia Series.

 

 

Su queste ruote Hatherly montava una coppia di gomme Schwalbe con mescola Addix, davanti un Racing Ralph, dietro un Thunder Burt.

 

 

 

Trasmissione Shimano XTR con misuratore di potenza sulla guarnitura.

 

 

A differenza delle Scalpel preparate per Parigi 2024 che avevano freni Shimano XTR a 4 pistoncini, sulla pista di Pal Arinsal Hatherley ha corso con quelli a 2 pistoncini.

 

 

Niente cockpit prototipale FSA ma classica pipa e manubrio della linea KFX. Da notare che il sudafricano ha montato il comando remoto del telescopico Fox Transfer SL sulla destra mentre la quasi totalità dei rider preferisce la posizione sinistra.

 

 

 

Sella Prologo Scratch M5 PAS. montata su un reggisella telescopico Fox Transfer SL.

 

 

Fotografie ©Michele Mondini

 

 

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