La storia di SRAM. Quando è stata fondata e perché ha questo nome.

SRAM Corporation non ha certamente bisogno di presentazioni a chi ama il mondo della mountain bike, quasi tutti sanno che ora controlla i marchi RockShox, Truvativ, Zipp e Quarq, pochi però ne conoscono la storia. Quest'anno compirà 31 anni essendo stata fondata a Chicago in Illinois nel 1987. Partiamo dal nome, alzino la mano tutti quelli di Voi che sanno perché si chiama SRAM? Immaginiamo pochi, visto che non è facile ricordarselo, anche se in passato ci era stato spiegato.

 

SRAM storia

 

SRAM è l'acronimo dei nomi di 3 dei suoi 6 fondatori, Scott King, Ray (il secondo nome di Stanley Ray Day Jr.) e Sam Patterson. A 29 anni Stanley Ray Day mentre si allenava per delle gare di triathlon si era reso conto della necessità di migliorare il cambio della sua bici e grazie ai suoi due amici è nata l'azienda che ha inventato il cambio rotante che allora si chiamava Grip Shift.

 

 

Il primo grosso marchio ad usarlo sulle sue bici è stato Cannondale nel 1989, e due anni dopo l'hanno seguito gli altri due grandi aziende americane, Trek e Specialized. Era una vera e propria rivoluzione nel settore e andava ad intaccare il monopolio che aveva la giapponese Shimano. Producendo solo il Grip Shift l'azienda si è allargata aprendo uno stabilimento a Taichun (Taiwan) nel 1991 e successivamente uffici in Germania ed Olanda. Sono poi seguite fabbriche in Cina, Irlanda, Portogallo e Messico. Nel 1995, quindi nove anni dopo la sua fondazione, SRAM aveva 600 dipendenti, la metà dei quali in Asia.

 

 

L'inizio della globalizzazione ha aperto l'azienda al resto del mondo e l'ha portata a combattere su più fronti. Molti sanno che attualmente SRAM in Germania a Schweinfurt sviluppa parte della sua tecnologia. In questa città nel 1895 venne fondato il marchio Sachs, comprato da SRAM nel 1997. Era una grande azienda con sede in America, specializzata in mozzi e catene. Con questa acquisizione SRAM passò a 1.000 dipendenti ed allargò il suo portafoglio prodotti, ma era ancora lontana dal colosso attuale. Lanciò comunque il suo primo deragliatore, l'XO.

 

ROCKSHOX

 

Nel 2002 c'è stata la seconda grande acquisizione, quella di RockShox. Alla fine degli anni novanta il mercato della mountain bike andò in crisi e l'azienda di Colorado Spring era in gravi difficoltà. Per cercare di restare sul mercato aveva trasferito la produzione a Taiwan, proprio quell'anno era arrivata SRAM a salvarla.

 

 

Nel 2003 per la prima volta nella sua storia SRAM è entrata nel mercato delle biciclette da strada con cassette e catene, mentre l'anno dopo, l'acquisizione di AVID che produceva freni a disco idraulici è stata determinante nel sferrare un altro attacco a Shimano. Quest'ultimo è diventato micidiale quando SRAM ha rilevato Truvativ che al tempo produceva guarniture ma anche reggisella, stem e pieghe manubrio. L'azienda di Chicago aveva chiuso il cerchio, aveva in casa le competenze per proporsi sul mercato con un gruppo completo. 

 

 

Nel 2006 si è affacciato nel settore road con i gruppi Force e Rival usati poi anche al Tour de France e l'anno dopo ha rilevato il marchio Zipp, specializzato sempre nella strada ma che ha travasato al gruppo, grandi conoscenze nel settore del carbonio applicato alle ruote. Le acquisizioni di tutte queste aziende, aveva fatto lievitare il debito di SRAM e così nel 2008 era intervenuto il fondo Trilantic Capital Partners di New York che con un importante investimento aveva rilevato il 40% del capitale.

 

Il sesto ed ultimo marchio (Quarq) è stato rilevato nel 2011 ed ha portato in casa SRAM anche il settore emergente dei misuratori di potenza. Quell'anno i soci fondatori di SRAM attraverso una IPO (Offerta pubblica iniziale), si sono ripresi il 40% di Trilantic Capital Partners.

 

Ora sapete qualcosa in più su SRAM Corporation, un'azienda che è al fianco dei biker da sei lustri.

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