A ARAXÁ SPECIALIZED PIGLIA TUTTO! KORETZKY, BLEVINS E VIDAURRE SUL PODIO

Gara ultra tattica tra gli uomini, Specialized la gestisce come su strada, Koretzky vince la sua 5ª prova di Coppa ma anche gli altri due gradini sono Specialized. Schurter da un’altra prova di forza: buca e torna a battagliare per il podio. Zanotti migliore italiano 16°…

Terra rossa, salti giganti, il pubblico più folto e attivo che l'inizio di stagione XCO conosce, Araxà è unica nel suo genere e gli uomini hanno in questo contesto regalato una sfida degna del libro di storia di mtb. È ufficialmente iniziata la Coppa del Mondo MTB XCO 2025

 

©Fabio Piva / Red Bull Content Pool


Araxá, nel cuore dello stato di Minas Gerais e a circa 600 chilometri da Brasília, non è una semplice località di tappa: il suo percorso immerso nella natura tropicale, tra vegetazione fitta, capibara e argilla rossa, rappresenta uno dei banchi di prova più duri del calendario. Il circuito allestito nel Parque do Barreiro incarna l'essenza della mountain bike moderna: niente salite interminabili, ma una sequenza serrata di strappi esplosivi e discese tecniche da bike park, su cui già lo scorso anno avevamo assistito a uno dei risvolti unici di cross country.

 

©Fabio Piva / Red Bull Content Pool

 

LA GRIGLIA

Alla linea di partenza maschile tutti i più forti atleti di XCO, a esclusione di pochi ma illustri nomi come quello del campione del mondo in carica Alan Hatherly (Giant Factory). Su questa pista lo scorso anno aveva vinto Simon Andreassen (Orbea Factory Team) nome da non sottovalutare, come quello di Victor Koretzky e Chris Blevins (Specialized), Charlie Aldridge (Cannondale Factory Racing), Mathis Azzaro (Origine Race Division), gli italiani Luca Braidot, Simone Avondetto (Wilier Vittoria), Mathias Fluckiger (Thomus) Jordan Sarrou (BMC) e the GOAT Nino Schurter (Scott SRAM).

 

©Fabio Piva / Red Bull Content Pool

 

LO START

Partenza maschile con un grande botto, una caduta nella seconda parte del gruppo ha condizionato la partenza di atleti come De Froidmont, Griot ma anche l'italiano Nadir Colledani. Sui 9 giri in programma prendono subito il comando i due atleti Specy Blevins e Koretzky che sanno tutti possono avere il motore per fare il buco esattamente lo stesso schema e lavoro del XCC. Rispetto agli equilibri dello scorso anno in cui il CFR dominava per forze in campo, quel ruolo è stato assunto subito dagli uomini in rosso di Specy.

 

©Scott SRAM


Gara lunga quella in programma, sui 9 giri il primo attacco sferrato da Koretzky e Blevins al primo giro ha creato un gap su un folto gruppo inseguitore di più di 20 elementi e con un distacco di 17" e al primo passaggio il migliore italiano era Juri Zanotti. Al secondo giro il 10 volte campione del mondo Nino Schurter viene segnalato in 41ª posizione con più di un minuto di svantaggio a causa di problemi meccanici. Il dato sorprendente sono stati i primi tempi su giro, sotto agli 8 minuti e mezzo.

 

Fabio Piva / Red Bull Content Pool

 

Il tedesco Max Brandl, quest'anno al team Lapierre, si è incaricato al quarto giro di cercare di chiudere sulla coppia di testa portando lo svantaggio da 33" a 23", ma dietro un gruppo folto e allungato rimaneva a 10 secondi da lui, tra questi molto attivo Simone Avondetto, il campione europeo che sappiamo avere poco spunto in partenza ma un motore che entra in temperatura dalla metà gara in poi.


Il ritardo del mega gruppo inseguitore dei due Specy torna ad aumentare superando i 35" dopo 5 giri di gara, nessuno di questi componenti sembra però essere in grado e avere l'intenzione di mettersi davanti al gruppo e chiudere su una coppia estremamente equilibrata e che sembra assolutamente senza sforzo di Koretzky e Blevins.


Debutto sfortunato per Colledani segnalato nel live timing fermo al terzo giro (dopo 5 svolti dalla testa della corsa), indizio che la caduta in partenza ha avuto probabilmente su di lui spiacevoli effetti.

 

©Wilier Vittoria


Nella seconda parte di gara Luca Braidot è rimasto sempre in fondo al gruppetto che in seguiva, una dinamica che abbiamo già visto da parte sua per controllare gli avversari e saltare sulle ruote migliori al momento giusto ma anche scatenare tutti i cavalli possibili. Ad Araxà Luca proprio nell'ultimo terzo di gara ha cominciato a risalire il gruppetto proprio nel momento in cui rimbalzava invece un po' più indietro insieme a un Nino Schurter che rientrava nel gruppo principale se così si può dire, vale a dire quello che si stava giocando il 3° posto e tutto il resto della top10.

 

Una gara a eliminazione quella di Araxà con una serie di ritiri causati da cadute e dalle velocità elevatissime, anche Mathis Azzaro che faceva parte del gruppo inseguitore, fuori dai giochi quando mancavano 2 giri alla conclusione del primo XCO di Coppa.


L'uomo che si è fatto carico di inseguire la coppia di testa che sembrava destinata ad aggiudicarsi il primo e secondo posto, era il campione italiano Luca Braidot che si andava a posizionare in terza posizione e cercava anzitutto di scrollarsi di dosso la compagnia del folto gruppo. Un'azione che ci si aspettava dal friulano ma che non ha creato una differenza immensa.

 

IL FINALE

Al penultimo giro il francese, Victor, capitano in pectore dello Specialized Factory Racing ha attaccato il suo compagno americano Blevins, che perdeva subito 8" secondi con una sola azione. Il francese non ha voluto giocarsi la vittoria con il compagno, ha voluto evitare una volata lasciando il compagno a sé stesso ma avere anche il margine per gestire eventuali problemi come lo scorso anno, in cui ebbe un problema meccanico proprio mentre stava davanti.

 

©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny

 

Nel gruppo inseguitore a 1 minuto di distacco si tornava a far vedere Flucki e Forster insieme a Schurter, Sarrou, Braidot ma anche gli altri due Specy, Vidaurre e Boichis.


All'ultimo giro il destino del primo e secondo posto sembravano scritti con Victor Koretzky e Christopher Blevins (+10'') che in una prima e seconda piazza ipotecate da un'incredibile azione iniziale. La terza piazza del podio era però la meno certa con un gruppo di 20 atleti che si sono assottigliati a 6 atleti circa nell'ultima tornata destinata a uno sprint finale per il terzo posto.

 

TRIPLETE SPECIALIZED

Victor Koretzky giunge da solo ((1:19:32) come non era riuscito a fare lo scorso anno, con le braccia al cielo per la prima vittoria stagionale nel cross country della coppa del mondo 2025.

 

©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny

 

A 10" accolto da un inchino del capitano, Christopher Blevins taglia il traguardo in seconda posizione, ma specy fa all-in e conquista anche il terzo gradino del podio con il cileno Martin Vidaurre che conquista il suo primo podio in Coppa.

 

©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny

 

Dietro terzetto svizzero con Lars Forster, Nino Schurter e Filippo Colombo.

 

©Scott SRAM

 

Koretzky: "Blevins era fortissimo e ha fatto un ritmo altissimo, da metà gara però mi sono sentito ancora meglio, ci siamo aiutato tanti e a 2 giri dalla fine ho avuto una foratura e ho cercato di gestirla al meglio e all'ultima curva ero abbastanza convinto di poter vincere. Penso che sarebbe stata molto più difficile da solo mentre così è stato molto più facile, poi abbiamo visto il terzo posto di Vidaurre ed è stato incredibile."

 

©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny

 

 

Blevins: "Il momento più bello è stato a 1 giro dalla fine è stato quando ho visto Koretzky davanti e i due compagni dietro di me. È un sogno aver fatto questo, io ho guardato solo la ruota di Victor e il percorso, questo è stato tutto possibile grazie agli allenamenti fatti. Anche Martin ha fatto una grande gara perché ha controllato tutto da dietro e ha permesso a me e Koretzy di lavorare insieme".

 

©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny

 

Vidaurre: "Incredibile abbiamo lavorato come se fosse una gara su strada, all'inizio volevo aiutare e fare il ritmo ma mi sono reso conto che avrei dovuto invece controllare il gruppo dietro, quando ho visto che sulla linea eravamo tantissimi. Avevo le forze per stare davanti ma dovevo fare quel lavoro rallentare il gruppo e permettere ai miei compagni di andare. Era un bel caos, a un giro ti trovavi in 4ª posizione poi 20 e alla fine ho lottato per la terza. È difficile fare tattiche ma questo percorso offre veramente tanto e spero che in questa stagione possa anche vincere".

 

©Michal Cerveny

 

GLI ITALIANI

Primo degli italiani Juri Zanotti 16°, seguito dal campione italiano e compagno di squadra Luca Braidot, mentre il campione europeo Simone Avondetto ha chiuso al 22° posto. Grande gara di rimonta per Andreas Vittone caduto in partenza e arrivato al 37° posto.

 

 

Ordine d'arrivo XCO Elite maschile

1. Koretzky Victor (Specialized Factory Racing) | 1:19:32
2. Blevins Christopher (Specialized Factory Racing) | 1:19:42 (+10)
3. Vidaurre Kossmann Martin (Specialized Factory Racing) | 1:20:01 (+29)
4. Forster Lars (Thömus Maxon) | 1:20:02 (+30)
5. Schurter Nino (Scott-SRAM MTB Racing Team) | 1:20:02 (+30)
6. Colombo Filippo (Scott-SRAM MTB Racing Team) | 1:20:03 (+31)
7. Boichis Adrien (Specialized Factory Racing) | 1:20:05 (+33)
8. Sarrou Jordan (BMC Factory Racing) | 1:20:05 (+33)
9. Schwarzbauer Luca (Canyon CLLCTV XCO) | 1:20:19 (+47)
10. Xavier de Oliveira Pereira Gustavo (Specialized Racing BR) | 1:20:19 (+47)

16. Zanotti Juri (Wilier-Vittoria Factory Team) | 1:20:31 (+59)
17. Braidot Luca (Wilier-Vittoria Factory Team) | 1:20:34 (+1:02)
22. Avondetto Simone (Wilier-Vittoria Factory Team) | 1:21:31 (+1:59)
37. Vittone Andreas Emanuele (Beltrami TSA - Santa Cruz) | 1:22:53 (+3:21)

 

 

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