QUALI SONO STATI I COMPONENTI PIÙ USATI IN COPPA DEL MONDO NEL 2024

Per UCI non esiste una classifica costruttori, così l’abbiamo fatta noi, analizzando XCO, XCC e XCM abbiamo stabilito quali siano i componenti più usati e i telai più presenti sulle tre posizioni del podio. Il boom di elettronica sembra inarrestabile sulle sospensioni ma sembra che il cavo nelle trasmissioni non voglia mollare l’osso…

Il 2024 ha offerto molti spunti importanti in ottica Coppa del Mondo, una stagione in cui XCO, XCC e XCM si sono incontrate in più di una occasione. I percorsi del 2024 sono stati molto variegati e hanno mostrato più di una volta dinamiche di gara mai viste prima. Come per i due anni scorsi abbiamo deciso di stilare una classifica costruttori della Coppa del Mondo, per vedere quali sono stati i brand più usati e soprattutto presenti sul podio.

 

 

I PARAMETRI

Come per gli anni precedenti abbiamo deciso di analizzare le prove di XCC, XCO e XCM per categorie elite, U23 maschili e femminili. Il numero delle competizioni 2024 analizzate è di 70 prove, molto vicino a quelle dello scorso anno (72) sebbene però nel 2024 ci fosse una prova in meno di XCM e qualche prova in più di XCO. Il conteggio è stato effettuato prendendo i primi tre gradini del podio e analizzando ogni bici usata dai singoli rider. Ogni componente vale 1 punto.

 

TELAI PIÙ USATI

La prima cosa che si nota anche attraverso le dirette in televisione e ciò che spesso porta la denominazione dei team è il telaio della bici. Il podio non è stato caratterizzato da soli colossi ma anche brand minori. Tra i vincitori la differenza non è stata così netta (intendiamo nel conteggio delle sole vittorie), ma nel computo finale il brand che ha vinto Trek ha quasi dato 20 lunghezze a Specialized.

 

 

Nulla da dire i top brand sono tornati a giocarsi le vittorie vere, Specialized ha fatto la voce grossa tra gli elite con Koretzky, Blevins, Frei e Stigger, ma Trek ha contrattaccato con alcuni dei giovani più talentuosi e soprattutto un team development.

 

©Bartek Wolinski Red Bull Content Pool

 

Nelle vittorie Trek è comparsa come "fastest bike" 19 volte, merito soprattutto degli under 23 Amos, Holmgren e Riley contro Specialized 11 volte vincitrice.

 

 

Il terzo posto tra i top step del podio era occupato da Cube mentre Cannondale si è fermata a sole 4 vittorie e addirittura Scott a 1.

 

 

Il conteggio finale con i podi ha portato Trek a quota 44 presenza, quasi doppiando Specialized presente sul podio complessivamente 27 volte, ma molto più impattante probabilmente perché solamente con atleti elite.

 

 

Nel conteggio dei podi si è rifatta sotto Cannondale con 17 presenze ma a pari merito con Cube anch'essa 17. Canyon con i suoi team Collective, ma anche Alpecin si è fermata a 16 punti mentre 14 podi per Thomus che contava solamente 2 vittorie.

 


Pinarello che in questa stagione ha caratterizzato i Giochi di Parigi, ha fatto 7 presenze sul podio con la sparata della metà di stagione, a pari merito con Orbea e Giant. L'altra italiana in classifica è stata Wilier, con 6 punti di cui una vittoria, quella di Fabian Rabensteiner a Nove Mesto nel marathon.

 

Il dato sconcertante di questa Coppa è che un brand come BMC sia completamente sparito dalle top 3, nessun risultato di rilievo, la conferma che il format è cambiato moltissimo e fare risultato sia sempre più difficile per il livello altissimo. I due top player Trek e Specy hanno però quest'anno riportato non un solo telaio ma ben 2 tipologie, Supercaliber e Top Fuel per Trek e Epic WC ed Epic 8 per Specialized alternati tra le varie prove.


TRASMISSIONI

Una delle più sentite è la sfida tra i gruppi trasmissione, pochi brand ma quelli che influiscono in maniera totale sulle scelte e idee del consumatore. Non si può nascondere che quest'anno come l'anno scorso, la sfida non è stata solo tra nomi ma anche tipologie, SRAM è attualmente l'unico marchio ad avere una trasmissione totalmente elettronica e wireless, mentre Shimano è ancora legata al meccanico.

 

 

Numeri alla mano il conteggio dei piloti vittoriosi ha portato SRAM a presenziare più volte con la sua XX SL per ben 37 volte. Le vittorie di Shimano sono state 33, quindi una sfida ravvicinata ma a favore degli americani. Nel conteggio del podio però il rapporto si è invertito con ben 106 podi complessivi di Shimano e 102 per SRAM, con una predominanza quindi di trasmissioni a funzionamento meccanico a cavo.

 

 

Nei podi da segnalare anche la presenza del gruppo TRP in 2 occasioni. Invece se guardiamo i nomi dei vincitori finali delle 3 Coppe del Mondo (XCO, XCC, XCM) i giapponesi vincono 6 a 4 grazie ai successi di Hatherly (Elite M XCO), Keller (Elite W XCO, XCC), Böhm (U23 W XCO, XCC), Rabensteiner (XCM - unico italiano a vincere una prova di tutte le Coppe). Le quattro vittorie finali di SRAM arrivano da Koretzky (Elite M XCC), Amos (U23 M XCO, XCC), Looser (XCM).

 

IMPIANTI FRENANTI

Come per gli anni scorsi, abbiamo analizzato come i montaggi dei pro abbiano una corrispondenza abbastanza netta tra brand del sistema frenante e quello trasmissivo. Nel conteggio delle vittorie si trova quasi lo stesso rapporto, con 36 vittorie per SRAM e 33 per Shimano, mentre una vittoria è stata conquistata con impianto Magura.

 

 

Nel conteggio però dei podi, l'impianto Shimano XTR ha allungato portandosi a 107 presenze contro le 93 dell'impianto Sram. Sette podi per TRP e 3 per Magura. Non sono comparsi impianti Hayes e Formula come successo lo scorso anno. In questa doppia sfida tra Shimano e SRAM si riesce a capire quanto ancora i montaggi da catalogo siano utilizzati dai factory team nelle prove di Coppa e quanto sia predominante la presenza dei due.

 

 

SOSPENSIONI

RockShox ha portato definitivamente l'elettronica nel mondo delle sospensioni con il sistema Flight Attendant e immediatamente ha aperto il gas con una montagna di risultati. Ohlins che l'anno scorso con i nuovi prodotti aveva mostrato una buona copertura è, insieme a Manitou che invece quest'anno ha presentato le nuove R8 e Mara per l'XC, uscita di classifica.

 

 

Il podio delle sospensioni vede RockShox con 93 punti, grazie a Trek, Specialized in particolare, poi Fox con 55 presenze e DT Swiss con 23. Podi e vittorie di Cannondale li abbiamo indicizzati sotto alla voce "Lefty" e ha segnato 17 punti, ma ricordiamo che riguarda solamente la forcella perché il mono montato sulle Scalpel di Andreassen e Hatherly era Fox. Undici presenze sul podio per SR Suntour in una doppia forma, con prototipi elettronici e con il classico sistema a cavo.

 

 

RUOTE

Nelle ruote si sono visti i brand anche dei telaisti, c'è stata una grande varietà ma il fatto che team factory come Specy e Trek avessero nei montaggi specifiche di casa ha tarpato le ali ad altri competitor invece di settore eppure chi l'ha spuntata alla fine è stata DT Swiss.

 

 

Nel conteggio delle vittorie i dati sono quasi esattamente quelli dei telai con 16 presenze di Bontrager con il Factory, Roval con 11 sul factory Specialized e DT Swiss con 11.

 

 

Nel conteggio complessivo però DT Swiss ha dimostrato la sua forza nei montaggi di serie e nelle sponsorizzazioni con una presenza complessiva di 50 podi con il suo nuovo set XRC 1200 più addirittura del 2023 perché quest'anno oltre ai Thomus e Canyon ha avuto grandi prestazioni anche il Trek Future che non usa una bici stock. Bontrager e Roval si sono fermati a 27 e sul terzo gradino del podio a 18 punti troviamo Newmen ed FSA.

 

SFIDA COPERTONI

Mostruosa la sfida tra copertoni due player giganteschi si sono contesi questa classifica, gli stessi dello scorso anno, vale a dire Maxxis e Schwalbe. Lunghezze però ampliate e nunovi copertoni utilizzati. Schwalbe ha una delle gamme più ampie di copertoni specifici da XC e con i Racing Brothers e Thunder Burt quest'anno si è visto anche il nuovo Rick XC.

 


Maxxis invece quest'anno ha esteso la copertura del suo Aspen ST, copertone simbolo del XCC. In questo 2024 si è visto molto quanto i team si impegnino a trovare soluzioni differenziate nei copertoni per XCC e XCO sempre più diversi.

 

La sfida si è chiusa con 66 punti per Schwalbe e 52 di Maxxis, mentre il terzo posto occupato da Pirelli è rimasto a soli 29 punti, poco dietro sempre l'armata Specialized ha portato il marchio che produce anche gomme proprio a quota 27, solamente 11 presenze sui podi per Vittoria al quinto posto.

 

 

Dieci podi invece per Continental con i rider di Ineos - Grenadiers e Rissveds del team Ibis, ma il più grande successo dell'azienda tedesca è stato dominare i Giochi di Parigi in entrambe le categorie.

 

 

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