Borno (BS): La scorsa settimana siamo saliti in Valle Camonica per assistere alla presentazione ufficiale dell'undicesima edizione della BIKEnjoy Valle Camonica, la gara in mountain bike in programma domenica 7 luglio con partenza dalla piazza di Borno.
È stato un evento speciale perchè sull'Altopiano del Sole c'erano i vertici del settore fuoristrada della FCI, a fianco del responsabile della Commissione Massimo Ghirotto c'erano i componenti XCO Marathon Massimo Debertolis e Paolo Zanesi. Per chi ancora non lo sapesse, nel 2025 la BIKEnjoy Valle Camonica sarà valida come prova unica del Campionato italiano Marathon.
È IL PERCORSO DELL'ITALIANO 2025
Chi la prima domenica di luglio salirà a Borno per partecipare alla BIKEnjoy Valle Camonica che quest'anno assegnerà i titoli regionali marathon, di fatto avrà l'opportunità di testare con 12 mesi di anticipo quel percorso che nel 2025 assegnerà le maglie tricolori.
A disegnarlo è stato l'organizzatore Matteo Pedrazzani il deus ex machina del Bike Adventure Team, un mantovano di "casa" sull'Altopiano del Sole. I percorsi saranno sempre due, il Classic lungo 39 km e con 1.600 metri di dislivello, sarà in comune con il Marathon che invece misurerà 68 chilometri ed avrà un dislivello di 3.100 metri.
PRIMA IMPRESSIONE DI DEBERTOLIS
«Ho provato il percorso, devo dire che è all'altezza di una marathon di altissimo livello, da vera mountain bike, con paesaggi spettacolari in quota e soprattutto degno di un campionato italiano. Salite dure e discese tecniche, praticamente zero asfalto. C'era anche la parte nuova che ho chiesto di inserire per allungare il tempo di percorrenza.»
NEL DETTAGLIO
I 68 km del percorso marathon della BIKEnjoy Valle Camonica è caratterizzato da 4 salite, due delle quali in comune con il Classic. Partenza dalla piazza di Borno (700 metri) e subito salita lunga 9 chilometri che porta la corsa in cima al Colle Mignone (1.535 metri), quella introdotta l'anno scorso per rendere la corsa meno dura.
Dalla vetta di scende nella Valle di Lozio raggiungendola dopo 14 chilometri, quindi inizia la seconda ascesa, quella sui Monti di Cerveno, un classico per chi negli anni passati ha già partecipato alla BIKEnjoy Valle Camonica.
Segue una lunga discesa che ci porta nel punto più basso del tracciato. Si risale poi verso Ossimo dove si troverà il bivio Classic - Marathon, chi avrà scelto la 39 chilometri risalirà verso il traguardo di Borno, chi invece avrà optato per il tracciato dell'italiano marathon dovrà alimentarsi molto bene.
Seguono 15 chilometri tutti di salita, si ritorna sul colle Mignone, questa volta però passando per la vecchia durissima salita che porta all'incantevole lago di Lova (1.310 metri), seguirà la micidiale cementata che ci riporterà sul Mignone.
Da quel punto si girerà verso Rifugio San Fermo raggiunto a quota 1.850 metri, qui nelle gambe si avranno poco meno di 50 duri chilometri. Poi dove aver attraverso il panoramico Sentiero del Costone si imbocca la lunga discesa del Giovetto.
Una volta scesi a Passo Croce del Salven (58 km) dove sarà posizionato il secondo punto di assistenza meccanica, la BIKEnjoy Valle Camonica affronterà l'ultimo dente, quello chiesto da Massimo Debertolis per rendere la corsa della distanza giusta per un italiano marathon. Risalita in Val Sorda, poi si scende verso il traguardo di Borno, prima attraverso un divertente single track e poi passando per il bike park.
COSA NE PENSANO "JURI" & "CRISTIAN"
Due rider bresciani DOC, uno dei quali si allena proprio su questi sentieri hanno provato il tracciato insieme a Massimo Debertolis. Ecco le loro prime impressioni:
Juri Ragnoli: «In generale molto duro, più duro di quello che può sembrare sulla carta 69 km x 3000 mt d+. Questo perché è molto "irregolare" sia come pendenze che come terreno, quindi nervoso se vogliamo, difficile prendere un ritmo regolare. Per il resto vera mtb, pochissimo asfalto, discese di vario genere, da tecnica a facile fino al bike park conclusivo e salite a tratti molto ripide.
Direi percorso tra i più duri sotto i 70 km. La parte più dura della salita penso sia il tratto dal lago di Lova fino al San Fermo, mentre la discesa più tecnica penso sia la prima.»
Cristian Cominelli vincitore dell'edizione 2023: «Già sulla prima salita si farà la selezione visto che è veramente tosta, a parte i primi 2/3 km che sono un su e giù. In più di venti minuti si arriva sul Colle Mignone». Riguardo alla prima discesa pensa la stessa cosa di Ragnoli «È vero che in questo periodo con le piogge il percorso è molto rovinato, ma la discesa in Valle di Lozio resta di sicuro la più tecnica di tutta la gara.»
«Poi ci sarà la parte più veloce, un su e giù con una mezza salita che porta i monti di Cerveno. Seconda discesa anche quella insidiosa ma molto carina, superato il secondo punto di assistenza si arriva nel punto più basso di tutto il percorso. Da lì si pedalerà fino al punto più alto di tutta la BIKEnjoy, i Colli di San Fermo (circa 20 km per raggiungerli). Un salita che va su a gradoni e che io dividerei in quattro parti, visto che ci sono dei pezzi nei quali si scende ma non c'è una vera e propria discesa.
Prima parte abbastanza ripida, poi un bel saliscendi in mezzo al bosco, si ritorna vicino all'arrivo poi si fa il famoso Muro che ci porta al lago di Lova. Dura anche la seconda parte che ci porta verso il Rifugio di San Fermo. Poi discesa: prima parte veloce, secondo tratto più tecnico. Resta l'ultima salita, quella nuova introdotta quest'anno. Quella della Val Sorda, prima parte al 3/4% quindi pedalabile, poi presenta dei muri abbastanza impegnativi. Con già 60 km chilometri nelle gambe, potrà fare la differenza. Si arriva poi al traguardo scendendo dal Bike Park.»
Il giudizio finale di Cominelli «Il percorso è veramente impegnativo e degno di un italiano, c'è anche da considerare un altro aspetto, dei 69 km, quattro sono di pianura, quindi i 3.100 metri di dislivello li dobbiamo conteggiare su 65 km. La maggior parte della salite sono veramente toste, per fortuna che il fondo è quasi sempre in condizioni ottimali per noi rider. Alcuni tratti sono anche cementate, il grip in generale è sempre buono anche in caso di pioggia. Discese tecniche ma mani estreme, bisogna sempre state concentrati perché c'è sempre da guidare, inoltre attenzione ai sassi taglienti nelle prime due discese. Infine, a parte qualche attraversamento stradale, non c'è asfalto. Una gara da vera mtb che potrebbe durare tra 3:50 e 4 ore.».
Cristan è un "local", c'è da memorizzare ogni sua parola.
EVENT IN.CLOUD
Una esperienza nuova anche per noi di Pianetamountainbike.it al termine della conferenza stampa di Borno è stata rappresentata dell'uso per la prima volta della nuova piattaforma Event In Cloud. Tutti i presenti sono stati i primi tester di questa soluzione pensata per le manifestazioni sportive. Prima di accedere al buffet ci hanno consegnato un badge con un codice a barre, leggendolo il sistema ci ha portato su una pagina web.
Leggendolo abbiamo capito che l'organizzazione oltre al buffet ci aveva offerto un caffè in un bar di Borno e un gadget a fine evento. Al buffet ci hanno scansionato il codice e magicamente sul nostro profilo, quest'ultimo è stato barrato. Poi ci siamo spostati al bar Galleria e anche lì grazie a Event in Cloud abbiamo bevuto il caffè.
Questa card con il QR Code sarà la stessa che riceveranno i partecipanti alla BIKEnjoy Valle Camonica domenica 7 luglio. Avranno caricato la birra che potranno bersi sabato pomeriggio, il caffè la domenica della gara che potranno prendere scegliendo tra 8 bar, il buono pasta parti e altri facilitazioni che scopriranno quando avranno in mano il badge Event In Cloud ed avranno scansionato il QR Code con il loro smartphone.
ISCRIZIONE
Gold: 46,00 prezzo chiaro (nessun extra costo di iscrizione/segreteria) che comprende; un Airliner Light Vittoria, la busta tecnica con il buono pasta party, tutti i ristori, più vari benefits e gadget.
Easy: 29,00 prezzo chiaro (nessun extra costo di iscrizione/segreteria) che comprende la busta tecnica, i vari ristori più alcuni benefits e gadget.
Sul sito www.vallecamonicabikenjoy.it/ è possibile trovare tutte le informazioni.