Le mani di Andrea Bonollo si alzano imperiose sul traguardo della gara più antica del Criterium Palzola, quella di Cavalirio (NO). La corsa del cadetto e campione italiano su strada non ha avuto storia, già sulla prima salita s’è capito che il suo ritmo è troppo elevato per chiunque, anche per Manuel Ballini e Paolo Bravini che pure hanno cercato di contrastarlo ma questo Bonollo è di un altro pianeta e dà l’impressione che al campionato italiano di Borgo D’ale potrebbe anche tentare l’accoppiata storica Strada / Cross, un impresa riuscita a pochissimi aletti. Ottima la performance dello Junior Francesco Barbazza, alfiere della neo nata velo club Sestese, un amatore che è alle prime armi si libera della scomoda compagnia di Stefano Varallo, dimostrando sicurezza e doti da combattente puro, un guerriero che potrebbe infilzare la spada nella roccia.
Il neo gentleman Roby Slanzi? Un ragazzo di una volta, come non ce ne sono più, educato, rispettoso, un esempio per tutti. Freddo e opportunista in gara, pacato e riflessivo fuori. Oggi era un extra terrestre che pilotava il suo disco volante a velocità supersonica e pennellava traiettorie perfette che disorientavano i pensieri stupendi di Roberto Stagnoli e Silvano Migliorin. In sede di premiazione si lascia andare ad eloquente: ho vinto, va bene, ma non c’era Angelo Tosi! Invece nei super “A” c’erano tutti e lo spettacolo è da oscar. Se ne vanno subito in tre, Flavietto Sommaruga e i due capitani dell’Albertoni -Far Lucio Pirozzini e Aldo Allegranza ma, stavolta il Piro usa la testa, manda all’attacco Allegranza e s’incolla sulla ruota di Sommaruga, come dire: se vuoi vincere chiudi il buco, altrimenti vince lui. Sommaruga capisce che deve arrangiarsi e fare da solo e insegue e a due giri dalla fine si aggancia e qui scatta il Pirozzini che scava un piccolo capitale che vale una bella vittoria. Detta così sembra facile ma, vista da fuori è sembrata un’azione da manuale, anzi , da cecchino.
Senza storia la vittoria dello squalo di Mornago Vincenzo Vezzoli col timbro da super “B” sul tesserino Acsi Udace, anche se c’è da registrare una caduta di Mario Cerri quando stava per accodarsi e alla fine è secondo mentre sul terzo gradino del podio sale Antonio Garbo, un signore. Nell’emisfero femminile si registra l’ennesima soddisfazione, composta come al solito, di Samantha Profumo e fanno sette su nove gare ma, diciamolo pure: Samantha è forte ma sta imparando l’arte e quando imparerà a usare il cambio, ad affrontare le curve e a non temere gli ostacoli potrebbe anche pensare in grande, esattamente come fa da anni su strada, oppure, con le dovute proporzioni, imitare Barbara Fanchini, dominatrice anche oggi su una sfortunata Super Simo Etossi. Comunque una cosa è certa, queste donne, unitamente alle … gemelle diverse Roberta Nicolini, Patty Caimi e Silvia Bertocco stanno scaldando l’ambiente col loro ciclismo felpato che piace alla gente e agli addetti ai lavori.
Piace moltissimo anche l’agonismo puro dei nostri “bocia” che miscelano, sogni, certezze, fantasie, convinzioni ed estro e noi li coccoliamo, fotografiamo, filmiamo per rivederli fra qualche anno, come faremo con Alex Viaretti che domina su Simone Crittino e Luca Bergamelli, oppure con Thomas Beltrami che vince su Jacopo Barbotti e Gabriele Miazza. Grande carattere e determinazione hanno consentito a Graziano Bonalda (senior) di correre un ottimo ciclismo a Cavallirio che alla lunga affondano le aspirazioni di un combattente puro come il samurai Emiliano Paito e un ottimo Andrea Perini. Il successo dei veterani è una questione in famiglia dei gemelli terribili Angelo e Orlando Borini, due ragazzi vecchio stampo, pratici e leali che in sella alla bici hanno scritto e legato il loro nome nel ciclismo che conta a suon di vittorie e anche oggi traggono motivazioni per un futuro che si spera, ricco di soddisfazioni, per loro e per la gente della Valsesia, oltre che per il popolo del Criterium Palzola.
Gli applausi convinti per vinti e vincitori chiudono questa bella giornata di sport ma i consensi più sentiti vanno alla Palzola che ci regala un bellissimo catering di crostini con ogni tipo di formaggi che gratifica tutti, un’esperienza che lascia il segno in questo nostro ambiente che è una full immersion a 360 gradi, un sogno capace di unire forti e deboli, ricchi e poveri, campioni e "tapascioni" e che contribuisce a capire chi siamo, da dove veniamo e dove miriamo e infatti non abbiamo ancora raccolto i gonfiabili che già i rumors raccontano di una gran fondo di mountain-bike qui a Cavallirio. Dobbiamo pensarci, abbiamo risposto. In realtà è già nelle nostre teste, altrimenti che … Palzolmen siamo? Anzi, scommettiamo che il Signor Sergio Poletti, ul sciur del gorgonzola, ci regala un altro catering?