TEST TREK CHECKOUT SL 7: UNA GRAVEL FULL SUSPENDED HA SENSO DI ESISTERE?
Drop bar, doppia sospensione, assetto da avventura e anima MTB: la Trek CheckOUT SL è una gravel fuori dagli schemi che apre nuovi scenari per il bikepacking e il gravel più estremo. Non è per tutti, ma per qualcuno potrebbe essere esattamente la bici giusta. Un modelo economico in alluminio farebbe felici molti…
Una gravel con forcella e ammortizzatore fino a poco tempo fa sarebbe sembrata un azzardo, oggi invece rappresenta una delle evoluzioni più discusse del segmento.
La Trek CheckOUT SL è una gravel full suspended pensata per lunghissime distanze, sterrati difficili e viaggi bikepacking, posizionandosi a metà strada tra una gravel tradizionale e una MTB XC moderna. L'abbiamo testata sul vero gravel del G.Round di Fucecchio per capire se questo concept di nicchia abbia davvero senso sul campo.
La Trek CheckOUT SL è un progetto che mescola in modo dichiarato il mondo gravel e quello XC moderno. Non è una bici pensata per piacere a tutti, ma dietro ha una visione chiara: permettere di pedalare più a lungo, su fondi più difficili, con meno stress fisico.
Non è la prima gravel full suspended che passa a PianetaMTB.it, guarda qui:
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COS'È DAVVERO LA TREK CHECKOUT SL
La CheckOUT SL è una gravel full suspended con telaio in carbonio OCLV serie 500, standard da MTB e manubrio drop bar. La filosofia è chiara fin dal primo sguardo: non è una gravel alleggerita, ma una piattaforma robusta e progettata per affrontare off-road vero.
All'anteriore troviamo la RockShox Rudy XL da 60 mm di escursione, più rigida rispetto alla Rudy XPLR e pensata per coperture fino a 2.2".
Al posteriore lavora un ammortizzatore RockShox SIDLuxe con schema single pivot e flex stay, per un'escursione di 55 mm e passaggio gomme fino a 2.2".
Di serie sulla Trek Checkout SL 7 sono presenti il reggisella telescopico e una struttura pensata per supportare carichi importanti, elemento centrale nel progetto CheckOUT.
Secondo Trek, la CheckOUT SL è più veloce su asfalto rispetto a una MTB XC e più capace sullo sterrato tecnico rispetto a una gravel classica. Una dichiarazione ambiziosa che abbiamo voluto verificare sul campo.
Scopri tutti i dettagli qui:
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GEOMETRIA: GRAVEL SÌ, MA CON DNA MTB
La geometria resta più gravel che MTB, ma con evidenti contaminazioni off-road. Il reach è più lungo e lo stack più alto rispetto alla Checkpoint SL, portando a una posizione più comoda e stabile sulle lunghe distanze. L'angolo di sterzo intorno ai 69° e il carro da 442 mm privilegiano la stabilità, soprattutto a bici carica.
La posizione in sella è meno aggressiva e più rilassata, ideale per lunghe giornate di pedalata e per affrontare tratti tecnici dove controllo e sicurezza contano più dell'aerodinamica.
La prima sensazione è quella di una bici molto grande. Abituati a una taglia M/L Trek, inizialmente ci siamo chiesti se non fosse meglio scendere di una misura. Dopo pochi chilometri, però, l'impressione svanisce: il tubo sterzo alto e la posizione distesa restituiscono una sensazione simile al passaggio da una MTB XC a una trail bike.
CAPACITÀ DI CARICO E SOLUZIONI BIKEPACKING
Uno dei punti di forza più evidenti della Trek CheckOUT SL è la gestione del carico. Trek ha sviluppato un portapacchi posteriore dedicato, sospeso e integrato, progettato per lavorare in armonia con l'ammortizzatore. Il risultato è una struttura solida, stabile e con peso ben distribuito.
Nel triangolo anteriore troviamo il sistema Multi-Mount, con piastre in alluminio regolabili per il fissaggio personalizzato di borse e accessori. In collaborazione con Topo Designs è disponibile anche una borsa telaio dedicata, perfettamente integrata.
I punti di fissaggio sono numerosi: - 2 sul tubo orizzontale - 7 sul tubo obliquo - 3 sul tubo sella - 3 sotto il tubo obliquo (taglie ML e superiori).
SENSAZIONI IN SELLA: CONTROLLO E FATICA RIDOTTA
La Trek CheckOUT SL si comprende davvero solo con il passare delle ore. L'abbiamo pedalata per quasi 150 km in due giorni sul percorso del G.Round di Fucecchio, un contesto ideale per mettere alla prova questo tipo di bici.
Non è una gravel che colpisce nei primi chilometri, ma emerge con il tempo. Comfort, controllo e gestione della fatica sono i veri protagonisti. La micro-movimentazione del telaio e delle sospensioni smorza le sollecitazioni e rende la pedalata meno nervosa.
Su asfalto non è una bici reattiva negli sprint. Anche con i lockout inseriti, parte dell'energia viene assorbita dal sistema sospensivo. Il feeling è più vicino a quello di una MTB che a una gravel rigida. In compenso, la fluidità di marcia è elevata e sulle lunghe percorrenze la fatica percepita è inferiore.
STERRATO ROTTO E STRADE BIANCHE: IL SUO TERRENO IDEALE
Quando l'asfalto finisce, la CheckOUT SL cambia completamente carattere. Su ghiaia, strade bianche e sterrato irregolare il comfort cresce in modo evidente. Le sospensioni lavorano sempre, filtrando il fondo in modo continuo.
In salita la trazione è uno dei punti più convincenti. Dove una gravel rigida obbliga a continue correzioni, qui basta continuare a pedalare. La bici resta composta e prevedibile anche su fondi incoerenti.
In frenata, soprattutto su ghiaia smossa, il margine di sicurezza è superiore alla media delle gravel tradizionali.
DISCESE: STABILITÀ E MINOR CARICO FISICO
In discesa la CheckOUT SL sorprende. I 60 mm anteriori e i 55 mm posteriori non la trasformano in una MTB, ma sono sufficienti per eliminare gran parte delle vibrazioni che rendono nervosa una gravel rigida.
La forcella RockShox Rudy XL lavora bene sulle piccole e medie asperità, mentre il retrotreno copia il terreno senza affondare eccessivamente. La piattaforma resta stabile e leggibile anche aumentando il ritmo.
Il reggisella telescopico aumenta il controllo, anche se secondo noi non è indispensabile: una soluzione fissa ridurrebbe peso e renderebbe la bici leggermente più diretta.
LUNGHE DISTANZE E BIKEPACKING
Il vero habitat della Trek CheckOUT SL sono le uscite di più giorni e il bikepacking. Con carichi importanti e fondi variabili, il comfort diventa prestazione. La fatica muscolare si accumula più lentamente e la bici resta equilibrata anche a pieno carico.
Alla fine di giornate molto lunghe si arriva meno stanchi rispetto a una gravel rigida, soprattutto su percorsi impegnativi.
PER CHI HA SENSO DAVVERO
La Trek CheckOUT SL non è una gravel "da stradisti" e non è pensata per piacere a tutti. Richiede tempo, chilometri e terreno giusto per essere compresa. Ma una volta capita, propone un modo diverso di vivere il gravel: meno basato sulla rigidità e più sulla continuità.
Non è la scelta ideale per chi cerca solo velocità e reattività. È una bici per chi cerca controllo, comfort e la possibilità di spingersi più lontano, su terreni più difficili, riducendo l'impatto fisico nel tempo. Ha senso nel contesto giusto, è questa la chiave di tutto. Si tratta di una bici N+1, ma per qualcuno potrebbe essere invece la tuttofare unica.
VERSIONE ECONOMICA SAREBBE INTERESSANTE, MA...
Al momento Trek in catalogo ha solo 2 versioni di alta gamma, una da 7k e l'altra da 5k, più il solo telaio, ma per una bici di questo tipo potrebbe essere interessante pensare a un modello entry level in alluminio che farebbe la felicità di tutti coloro che si avvicinano al gravel da neofiti e cercano qualcosa di facile da guidare e più sicuro di una gravel normale, ma non vogliono andare su una mtb full. Il problema sarebbe che una versione basso di gamma porterebbe il peso molto in alto.
Ti interessa una gravel economica? Guarda qui:
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ALLESTIMENTI, PREZZI E PESI
La gamma prevede due modelli principali:
Montaggio CheckOUT SL 7 AXS
Telaio: 500 Series OCLV Carbon
Forcella: RockShox Rudy XL Ultimate, 60 mm.
Ammortizzatore: RockShox SIDLuxe Ultimate (170×27,5), travel 55 mm.
Manubrio: Bontrager GR CheckOut
Cambio: SRAM Eagle X0 T-Type
Guarnitura: SRAM Force 1 XPLR, corona 38t
Cassetta: SRAM XS-1295, 10-52t
Ruote: Bontrager Aeolus Pro 3V, carbonio, canale interno 25mm
Pneumatici: Bontrager Betasso RSL GX 700x50c
Reggisella: RockShox Reverb AXS,100 mm
Peso dichiarato: 12,04 kg (ML)
Prezzo: 7.179 €
Montaggio CheckOUT SL 5
Telaio: 500 Series OCLV Carbon
Forcella: RockShox Rudy XL Ultimate, 60 mm.
Ammortizzatore: RockShox SIDLuxe Ultimate (170×27,5), travel 55 mm.
Manubrio: Bontrager GR CheckOut
Cambio: Shimano GRX RX-822
Guarnitura: Shimano GRX.RX816, corona 38t
Cassetta: Shimano XT M8200 10-51t
Ruote: Bontrager Paradigm Comp 25
Pneumatici: Bontrager Betasso RSL GX 700x50c
Reggisella: TranzX JD-YSI36.
Sella: Verse Short Comp
Peso dichiarato: 12,74 kg (ML)
Prezzo: 5.129 €
Disponibile anche il kit telaio (3.069 euro)
Il peso è elevato per una gravel, ma coerente con il progetto: circa 11,97 kg per la SL 7 in taglia M/L completa di portapacchi e accessori, 11,3 kg in configurazione "nuda".
PRO E CONTRO
PRO
- Comfort superiore alla media gravel
- Grande stabilità e controllo su sterrato tecnico
- Capacità di carico eccellente
- Geometria rilassata ed efficace
- Portapacchi sospeso unico
CONTRO
- Prezzo elevato
- Peso importante
- Meno reattiva su asfalto liscio
- Concept di nicchia
Dove la trovo
Sito internet ufficiale www.trekbikes.com, per trovare il negozio Trek più vicino a casa vostra cliccare su Punti Vendita