EBIKE LIGHT O FULL POWER? COSA SCEGLIE UN ENDURISTA MAI SALITO SU UNA BICI ELETTRICA?

Tre giorni in sella per capire se la “prima volta elettrica” di un endurista hardcore porta verso la leggerezza o verso la potenza. Il risultato? Meno scontato di quanto si pensi… Primo giorno con l’endurona tradizionale, secondo con la Specialized Turbo Levo SL e l’ultimo con la Specialized Turbo Levo G4.

Un endurista "duro e puro", una manciata di trail belli tosti e tre giorni per provare tre mondi diversi: MTB enduro tradizionale, eBike Light e eBike Full Power.

 

 

Il protagonista è Mazza, endurista "old school" ancora legato affettivamente al muovere, lentamente, la sua 170mm a molla con la potenza delle sue gambe. Uno dei pochi ancora rimasti la mondo, una specie che si riunisce in branchi quasi ogni domenica, branchi sempre più piccoli e sparuti a causa dell'arrivo delle E-bike.

Il nostro Mazza non era praticamente mai salito su un'elettrica prima d'ora. Noi l'abbiamo circuito portandolo su due delle migliori ebike che ci sono in commercio. 

 

 

A guidarlo in questo esperimento "scientifico stile PianetaMTB" è il nostro Andrea Sabbadin, che lo porta su uno dei suoi giri preferiti per capire come cambia la percezione - e il divertimento - passando da una bici all'altra

 

 

Giant Reign 01 ( 170 mm , mai pesata, perchè "l'amore non si mette su una bilancia"), 

 

 

Specialized Turbo Levo SL Expert (160/150mm, 18,3kg, 50NM e 320 Wh) 

 

 

Specialized Turbo Levo G4 Pro (160/150mm, 23,8kg, 101NM e 800 Wh)

 

 

GIORNO 1 -  CON L'ENDURO PERSONALE 

Partenza old school: tutto di gamba, zero watt elettrici. Mazza affronta il dislivello con il suo setup personale, una enduro da 170mm, tanto cuore e polmoni. Alla fine dei 1.400 metri D+, il suo commento è onesto: "livello di fatica otto, ma divertimento altrettanto alto".


La salita è tosta, i tratti tecnici richiedono spinta vera, ma la soddisfazione c'è. Insomma, il solito equilibrio tra sofferenza e goduria che solo la bici "muscolare" sa dare.

 

 

GIORNO 2 - LA "PRIMA VOLTA" CON LA LIGHT

Secondo giorno, cambio scena. La Specialized Turbo Levo SL entra in gioco e il Mazza inizia a capire il "mood elettrico".

 


Primo impatto: "pedali, eh! Non è che regali niente". E in effetti è così: la Levo SL spinge il giusto, ma non annulla lo sforzo. Con 35 km e 1.400 metri di dislivello fatti in eco e trail, Mazza arriva giù stanco ma non distrutto: livello fatica sette. Il ritmo è più alto, le cadenze di pedalata cambiano ("serve girare più veloci per farla lavorare bene"), e l'elettronica si fa sentire, ma senza togliere la sensazione di "guidare una bici vera". In discesa, il commento che vale oro: "La storia che le eBike si guidano male è da rivedere. Questa si guida benissimo." La leggerezza della SL rende tutto più agile e giocoso, perfetta per chi viene dal mondo muscolare.

 

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GIORNO 3 - LA FULL POWER: L'ASCENSORE DEL TRAIL

Terzo round, si sale di watt e di coppia: Specialized Turbo Levo G4, motore potentissimo (101Nm e batteria da 800 Wh).

 


Dopo pochi minuti Mazza ha già capito tutto: "Va da sola. Livello fatica? Due.La differenza è enorme. Dove con la Light si "gioca", con la Full si "vola". Le salite diventano rapide e i rilanci automatici, con la sensazione quasi di essere trainati da un cavo invisibile. Noi proviamo a stargli dietro con la SL, ma dobbiamo spremere la batteria, e le  nostre energie, al massimo per non perdere contatto. Mazza invece arriva in cima fresco, senza fiatone, con oltre il 60% di batteria residua. In discesa conferma le sensazioni: la bici è una poltrona comoda, ma se vuoi spingere e "pompare" nei tratti flow, risponde presente. "È più massiccia, ma super divertente. Fa tanto lei, ma se ti ci metti diventa anche molto giocosa."

 

 

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LIGHT VS FULL POWER: LA RIFLESSIONE FINALE

A fine test arriva la domanda da un milione di dollari: "Quale compreresti?"

La risposta di Mazza è sincera e ragionata: "Dipende da dove giri. Per i miei trail - zona Como, rive rosse - prenderei una LightMi basta e la sento più simile alla mia enduro muscolare".

 


"Se vivessi in montagna e facessi giri lunghi e con tanto dislivello, allora la Full Power."

 

 

Insomma: Light per chi vuole pedalare "alla vecchia" ma con una mano in più, Full Power per chi cerca spinta, giri lunghi e un'esperienza quasi 'turistica' in quota.

 

COSA CI PORTIAMO A CASA

L'esperimento di Mazza ci dice che il mondo eMTB è più sfumato di quanto sembri.
Non esiste una "migliore" in assoluto, ma una scelta che dipende dal rider e dal terreno:

 

Light se ami ancora "sentire le gambe" e vuoi un feeling più naturale.

 

 

Full Power se vuoi macinare metri di dislivello con il sorriso e zero fiatone.

 

Una cosa però è certa: anche un endurista "vecchia scuola", dopo tre giorni elettrici, ha smesso di dire che le eBike "non sono ciclismo". E forse questo, più dei watt e dei Nm, è il vero passo avanti.

 

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