TEST ORBEA WILD 2025 LA EMTB DA ENDURO CHE NON TI CHIEDE IL PERMESSO DI SPINGERE FORTE
Orbea ha aggiornato la Wild con più escursione, geometrie moderne e il nuovo Bosch CX Gen5. Ma oltre alla tecnica, è in sella che cambia tutto: stabilità che rassicura, motore che coinvolge, sospensioni che si fanno sentire. Una full power che va capita, ma poi diventa un'estensione del tuo riding.
La Orbea Wild non è una eMTB che passa inosservata. La sua struttura rigida e la geometria piuttosto spinta (angolo sterzo a 63,5°, reach generoso, carro compatto), tanto che è stata usata senza motore in Coppa del Mondo DH, danno subito l'impressione di una bici fatta per guidare forte. Ma non nel senso aggressivo del termine perché la nuova Wild ti supporta, ti semplifica la vita, ma non guida al posto tuo. Su questa bici a fare la differenza è il rider.
Dal primo colpo di pedale si percepisce quanto sia compatta sotto i piedi: trasmette un feeling da "solido" puro, quasi come fosse scolpita in un unico blocco. Nessun gioco, nessuna elasticità indesiderata. Il telaio è rigido, forse anche troppo per chi cerca una bici più permissiva, ma in cambio ti restituisce precisione e direzionalità chirurgiche.
Basta dire che su un sentiero di quelli che conosciamo a memoria, di quelli dove scendiamo forte e col pilota automatico, abbiamo sbagliato traiettoria per la troppa confidenza che ci dava la bici e a farne le spese è stato il cerchio posteriore, ma la bici in sè non ha fatto una piega, sembrava non si fosse neanche accorta del colpo preso, composta e ferma. Ci siamo accorti della rottura solo perchè la gomma è andata a terra.
WILD M-TEAM 2025: COMPONENTI CHE PARLANO CHIARO
La versione provata è la Orbea Wild M-Team 2025, un allestimento che si colloca nel segmento alto, un gradino sotto al top di gamma della M-LTD. Monta una forcella Fox 38 Float Factory Grip X2 da 170 mm e un ammortizzatore Fox Float X2 Factory Trunnion, una combo solida che lavora molto bene sia nella sensibilità iniziale sia nell'assorbimento dei colpi più duri. La taratura di serie è piuttosto neutra: stabile in appoggio e sensibile nei piccoli urti, ma con margine per essere customizzata secondo stile e peso del rider.
La trasmissione Shimano XT a 12v è un classico che convince per precisione e durata, mentre i freni Shimano XT a 4 pistoncini offrono potenza modulabile anche dopo discese lunghe.
Ottimo il reggisella OC Mountain Control MC22, fluido e con corsa ben sfruttabile. Le ruote Oquo MC32Team Power, nate in casa Orbea, regalano un'ottima rigidità laterale. Motore Bosch Performance Line CX Gen5, batteria è da 750 Wh, con possibilità di montare un range extender da 250 Wh.
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PREZZO ORBEA WILD M-TEAM 2025
Il prezzo di listino? 9.999 euro, che posiziona la M-Team nella fascia premium, ma non al vertice assoluto della categoria.
PESO ORBEA WILD M-TEAM 2025
La Orbea Wild M-Team 2025 ha fermato la nostra bilancia a 23.6 kg in taglia M.
SENSAZIONI A PELLE: LA WILD È UNA BICI CHE PARLA CHIARO
Abbiamo pedalato una taglia M ch e per i 178cm (con sella a 75cm) del nostro tester si è rivelata perfetta grazie al reach da 455mm.
Quando sei sopra la Wild, il messaggio è diretto: "io ci sono, dammi una linea e gasaperto". Non ti coccola, non compensa gli errori. Ti aiuta se hai il coraggio di fidarti. È come guidare un'auto sportiva con trazione integrale: non scivola, non si scompone, ma ti obbliga a essere presente, attivo, dentro al riding.
Il motore Bosch Race ti dà quella spinta in più che trasforma una risalita da sopportare in un tratto dove divertirti. Puoi salire forte e pulito, senza strafare con le gambe. E poi scendere con la consapevolezza di avere una bici che perdona poco, ma ti regala tanto.
La bici prende velocità in un attimo e la sensazione è quella di andare sempre lenti perchè si passa sopra tutto come su un cuscino, ma quando la curva arriva... bisogna saper frenare nei tempi giusti e bilanciare i pesi correttamente. Una ebike molto facile e divertente, ma non adatta a un neofita, serve conoscenza di se stessi e padronanza del mezzo alle alte velocità.
IN SALITA: MOTORE FLUIDO, TRAZIONE INFINITA
La salita è uno dei momenti in cui la Wild sorprende di più. Il Bosch Performance CX è davvero ben gestito: la potenza è tanta, ma arriva con una progressione lineare, fluida, prevedibile. Non c'è quel comportamento "on/off" che si trova in alcune eMTB full power. Soprattutto nei tratti tecnici, il feeling è di controllo totale.
La trazione posteriore è sempre alta, merito del sistema sospensivo e della cinematica che lavora bene nonostante non abbia un anti-squat elevatissimo, lasciando la ruota incollata al terreno anche sulle radici umide o sui gradini di roccia. Ma la cosa davvero interessante è l'equilibrio tra avantreno e retrotreno: non si impenna mai, anche nelle salite più ripide. Ti senti "dentro" la bici, ben piantato, e puoi concentrarti solo sulla linea da seguire.
Nei rilanci e nei tratti flow in salita, puoi anche giocare un po' con la bici: pompa bene, reagisce con dinamismo, e anche se non è leggera (oltre 23 kg nella versione M-LTD), non si ha mai la sensazione di essere trascinati. Sei tu che guidi, non il contrario.
IN DISCESA: NON TI SPINGE A STRAFARE, MA TI LASCIA ANDARE
È in discesa che la Wild mostra il suo vero carattere: non è nervosa, non è frenetica. È calma. È composta. Non chiede di essere aggredita, ma ti lascia scorrere. Quando la porti in velocità capisci quanto è stabile. È una bici che "rimane giù" anche quando il terreno si scompone. Questo può essere un vantaggio se si ha piena padronanza delle proprie capacità, oppure diventa un problema se no si è biker molto esperti e non ci si rende conto di essere ampiamente fuori dal proprio limite.
Nei rock garden, nei tratti mossi, nelle compressioni: senti il telaio che lavora per te, mai contro. La sensazione è quella di un binario invisibile sotto le ruote. Eppure non è una "macchina da DH": riesce a essere rapida, soprattutto nei cambi di direzione ampi. Più la guidi con fluidità e visione, più ti restituisce controllo e velocità.
Non è super reattiva nei tratti stretti o nei tornanti, ma non è nemmeno pigra: semplicemente, non è fatta per lanciarti in freestyle. È pensata per chi ama guidare veloce, ruote a terra, con traiettorie pulite.
Il lavoro delle sospensioni è molto presente ma non invasivo: assorbono senza mai "sparire", restituendo quel feedback che ti serve per sapere sempre cosa c'è sotto. In curva, specialmente sulle sponde o nei tratti contropendenza, c'è un leggero sottosterzo se non imposti bene la posizione, segno che il telaio molto rigido predilige una guida più precisa che istintiva.
MULLET MODE: PIÙ MANEGGEVOLE, MA NON TROPPO WILD
Una delle novità interessanti della Orbea Wild 2025 è la possibilità di acquistarla in configurazione mullet, ovvero con ruota da 29" all'anteriore e 27,5" al posteriore. Una scelta che cambia il comportamento della bici in modo tangibile: la rende un pelo più agile nei cambi di direzione stretti, aiuta nelle curve in contropendenza e consente di guidare più "di corpo" con meno peso sull'anteriore. Tuttavia, l'indole della Wild resta comunque solida e stabile, e non diventa mai una bici "da park" o ultra-giocosa: si addolcisce, sì, ma non si snatura. È una scelta interessante per chi vuole un po' più di feeling "fun", senza rinunciare alla sicurezza che la Wild sa offrire.
CONSUMI BATTERIA: USCITA REALE, DATI CONCRETI
Per dare un'idea chiara dei consumi, abbiamo analizzato un'uscita reale registrata su Strava: 40 km e 1.650 m di dislivello positivo affrontati interamente in modalità Tour+, su terreno tecnico sia in salita sia in discesa. Un'uscita da Orbea Wild vera e propria. Partendo da batteria carica al 100% (750 Wh) al termine del giro, la batteria era al 4%, quindi praticamente l'abbiamo portata a sfinimento.
In termini pratici, questo significa che un rider mediamente allenato, con una guida fluida e senza eccessivi picchi di potenza, può affrontare giri di circa 60-65 km e 2.000 m D+ gestendo l'assistenza in maniera saggia, per arrivare a superare i 2.500 metri usando quasi solo l'Eco.
Una performance molto buona, specialmente considerando il peso complessivo della bici e il tipo di terreno affrontato (trail naturali, salite tecniche, rilanci continui). Il dato conferma l'efficienza della modalità Tour+, capace di modulare in autonomia l'assistenza in base alla spinta del rider, regalando un supporto concreto ma mai eccessivo. Ideale per chi vuole macinare chilometri senza stress da ricarica.
A CHI LA CONSIGLIAMO (E A CHI NO)
La Orbea Wild 2025 è una eMTB pensata per chi ama la guida veloce, pulita, stabile e vuole una bici che lo accompagni con potenza ma anche compostezza. È perfetta per chi predilige i giri veloci e con tanta discesa, chi vuole affrontare le trail area sempre più presenti in Italia, salendo veloce e scendendo con la tranquillità di poter superare tutto trail tecnici naturali così come il lavorato da gas aperto.
Non è la più facile da far saltare o da far girare stretta, e se vieni da una eMTB più giocosa (come la sorella Orbea Rise LT), potresti trovarla inizialmente "grossa", ma se quello che cerchi è una bici che ti fa sentire sicuro, presente, e ti spinge ad affinare le tue linee... allora sei nel posto giusto.
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Non disdegna i grandi giri in montagna a patto di non andare a cercare il super tecnico dove servono nosepress e passaggi trialistici, per quello c'è la Rise nel catalogo Orbea.
Prende velocità in un attimo, scorre sui trail come su un cuscino d'aria, e trasmette quella strana sensazione di "stare andando piano" - anche quando il ciclocomputer ti smentisce clamorosamente. Il punto è che ti fa sentire talmente stabile e protetto da annullare la percezione di rischio. Ma appena arriva una curva vera, o un cambio di pendenza secco, ecco che serve mestiere. Non basta "andar giù e lasciarla fare". La bici non ti mette mai in difficoltà, ma pretende consapevolezza, perché a certe velocità la leggerezza di guida può trasformarsi in superficialità se non sei presente con testa e corpo.
Per questo la consigliamo a rider intermedi o avanzati, che abbiano già un buon feeling con eMTB full-power dal peso sopra i 20 kg e una solida padronanza del mezzo. Non è la bici ideale per chi ha appena iniziato o per chi vuole un mezzo che faccia tutto da solo: la Wild ti accompagna forte, ma solo se sei pronto a guidarla davvero.
Per informazioni: Orbea.com