CERVÉLO OWNERS DAY, EVENTO ESCLUSIVO ITALIANO. IL FUTURO DEGLI EVENTI CICLO?
Un evento dedicato agli Owners Cervélo con percorsi road e gravel, ospiti d’eccezione e tanta voglia di stare insieme. Dal piazzale di Pon.Bike Italia alle colline veronesi, la prima edizione ha messo le basi per un appuntamento che punta a diventare tradizione.
Sabato 27 settembre 2025 è andata in scena l'edizione zero del Cervélo Owners Day, il primo raduno ufficiale dedicato ai possessori di biciclette del marchio canadese. Una giornata che ha pochi paragoni nel mondo ciclo italiano, pensata per creare community, condividere passione e pedalare insieme, che ha visto convergere a Pon.Bike Italia oltre 200 proprietari di bici Cervélo.
Solo chi possiede una bicicletta Cervélo poteva partecipare e a Pescantina (Vr) se ne sono viste tante, dalle vecchie S1 fino alle nuovissime R5, ma anche le gravel Aspero e Aspero5.
UNA GIORNATA TRA WELCOME COFFEE E TRACCE DA ESPLORARE
Il programma è iniziato presto, con l'apertura delle registrazioni e un welcome coffee per scaldare l'atmosfera. Dopo la foto di gruppo, i partecipanti hanno scelto se partire alla scoperta dei tracciati road o gravel, tutti scaricabili in autonomia e differenziati per lunghezza e dislivello.
Per chi ama l'asfalto, le proposte prendevano il nome dai modelli più iconici del brand: S5 (63 km, 1080 m D+), Soloist (108 km, 2200 m D+) e R5 (143 km, 3100 m D+). Tre percorsi diversi, ma accomunati dal mix di salite, discese e paesaggi della Lessinia.
Gli amanti del fuoristrada hanno invece avuto due alternative: Áspero (86 km, 860 m D+) e Áspero-5 (130 km, 1200 m D+), itinerari gravel capaci di unire sterrati, boschi e viste sul Lago di Garda. Percorsi non estremi, ma con quel giusto equilibrio tra scorrevolezza e divertimento tecnico.
Noi di pianetamtb.it abbiamo deciso di affrontare il percorso road S5 (63 km per 1080 m di dislivello), pensato per chi vuole spingere forte in salita e divertirsi in discesa. La particolarità? Non lo abbiamo fatto con una bici da strada, bensì con una Cervélo Áspero-5, allestita con gomme stradali Vittoria Pro da 40c.
La scelta non è stata casuale: volevamo capire quanto una fast gravel possa davvero giocarsela su percorsi tradizionalmente "road". La risposta è arrivata subito, già nei primi chilometri in comune con gli altri tracciati. La Áspero-5, con la sua geometria racing e l'allestimento stradale, ha confermato di essere una bici capace di tenere il passo senza problemi, gestendo bene le salite lunghe e permettendo di rilanciare anche sui tratti veloci.
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UNA BICI "UNICA"
Se il mondo dell'auto ha trovato nella categoria SUV la sintesi tra velocità su asfalto e comfort offroad, nel ciclismo il ruolo sembra ormai cucito addosso alle fast gravel come la Áspero-5. Non è solo questione di gomme più larghe: la bici trasmette stabilità, sicurezza e un margine di manovra che sulle strade di montagna - con asfalto a tratti rovinato e discese tecniche - diventa un vantaggio tangibile.
Pedalando sul tracciato S5, ci siamo resi conto che il concetto di bici "tuttofare" non è più un compromesso, ma un vero modo di interpretare l'uscita.
La possibilità di passare dal passo veloce in pianura alla gestione fluida delle discese, fino alla sicurezza extra nei tratti più sconnessi, ha reso l'esperienza più rilassata e divertente. Senza dimenticare la possibilità di tirare dritto su una strada sterrata quando sentiamo la mancanza del fango e della polvere.
OSPITI E AMBASSADOR
L'edizione zero ha avuto anche una dimensione "live" grazie alla presenza di ospiti speciali. Il più atteso era senza dubbio Robert Gesink, ex pro del Team Jumbo-Visma e oggi ambassador Cervélo. Con lui, altri volti noti come Moreno Moser, voce tecnica su Eurosport, e tre membri del team Luna Rossa - Emanuele Liuzzi, Romano Battisti e Paolo Simion - che hanno portato il punto di vista di chi vive ogni giorno la performance tra mare e bicicletta.
Non è mancato Cristian Cominelli, che ha pedalato per qualche chilometro insieme a noi in sella alla sua Aspero già pronta per la stagione ciclocross invernale.
A completare il quadro, la presenza di Davide Valsecchi, ex pilota e commentatore F1, che ha portato la sua esperienza nel mondo della velocità, declinata anche al ciclismo.
COMMUNITY, SERVIZI E PARTNER
Il valore aggiunto della giornata è stato però la community: gli Owners Cervélo hanno potuto contare su servizi dedicati come bike service, lavaggio bici, parcheggio, food & beverage e un gadget esclusivo.
Il supporto tecnico è arrivato da SRAM Italia, partner ufficiale dell'evento, che ha offerto check-up gratuiti alle trasmissioni e agli impianti frenanti, oltre a consigli sull'ecosistema AXS.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Questa prima edizione ha avuto il sapore del "test ride", ma l'obiettivo dichiarato da Cervélo Italia è chiaro: far diventare l'Owners Day un appuntamento fisso e in crescita. L'appuntamento è già fissato per il 2026, con la promessa di ampliare format, percorsi e numero di partecipanti.
Eventi come il Cervélo Owners Day fanno pensare a un'evoluzione naturale dei raduni ciclistici: format monomarca che mettono insieme chi condivide la stessa passione e lo stesso brand. È qualcosa che nel mondo delle auto e delle moto esiste da anni e che, traslato al ciclismo, può davvero diventare un punto di riferimento. Questa edizione zero ha raccolto circa 200 Owners, ma se il livello di organizzazione e servizi resterà lo stesso anche nel 2026, è facile immaginare numeri ben oltre il doppio. Un segnale che la community bike oriented è pronta a crescere e a fare delle giornate come questa un appuntamento fisso.
Noi intanto aspettiamo quello dedicato agli owners Santa Cruz...