Nadir Colledani ci spiega perché nel 2017 ha fatto il salto di qualità
Nato il 10 aprile del 1995 in Friuli, quest'anno correrà per la prima volta tra gli èlite. Ci ha spiegato cosa è cambiato dal 2016 allo straordinario ed indimenticabile 2017.
La stagione cross country inizierà tra 1 mese a Verona dal Parco delle Colombare con il Gran Prix d'Inverno. L'anno scorso in mezzo al fango vinse Marco Aurelio Fontana davanti al compagno di squadra Stephane Tempier mentre a completare il podio ci pensò Daniele Braidot. In gara c'erano anche Gioele Bertolini e Nadir Colledani che salirono sul podio degli Under 23 ma che ora hanno in tasca la tessera della categoria maggiore, quella degli èlite.
I due l'anno scorso avevano duellato sia all'italiano (Genova) che all'europeo (Boario), però alla fine in entrambe le occasioni l'aveva spuntata "Il Bullo" ma per il friulano Colledani il 2017 è stato lo stesso un anno magico. In Coppa del Mondo, grazie a due successi (Albstadt, Val di Sole) e ad una serie di prestazioni di altissimo livello, ha concluso l'annata in seconda posizione, preceduto solo dal lettone Martin Blums.
Nadir nel 2015 aveva corso nelle marathon con il team Trek Selle San Marco, poi nel 2016 con il Bettin Bike Racing Team aveva fatto la sua prima stagione internazionale in Coppa del Mondo terminandola al 28° posto e nel 2017 con il team Torpado Gabogas, come già detto ha fatto il grande salto, correndo sempre davanti.
Per cercare di capire cosa è cambiato da un anno con l'altro siamo andati a chiederlo al diretto interessato. "Il mio 2016 purtroppo era stato condizionato da 2 infortuni gravi al ginocchio e alla spalla. In Francia a La Bresse quando ero in quinta posizione, ho avuto il problema al ginocchio mentre in Svizzera a Lenzerheide mi ero lussato la spalla." Nonostante tutti questi problemi Nadir Colledani aveva fatto un bel campionato d'Europa, chiudendolo al 7° posto in Svezia e prendendosi l'argento all'italiano (Courmayeur), dietro al solito guastafeste Gioele Bertolini.
"Nel 2017 invece era il secondo anno in cui seguivo un programma internazionale, allenamento, serenità e nessun infortunio sono stati fondamentali per il conseguimento dei miei risultati". E a Treviglio al team Bianchi Countervail che lo ha seguito durante tutta la stagione, hanno pensato bene di proporgli una nuova avventura con loro, insieme a Marco Aurelio Fontana e Stéphane Tempier. Nadir non ha saputo resistere al fascino della maglia celeste ed ha firmato il contratto con la formazione diretta da Massimo Ghirotto.
La nuova casacca l'ha indossata subito nel ciclocross poi a metà gennaio prima del ritiro previsto a Terracina, Nadir ha rischiato di tornare nel tunnel del 2016. Si è lussato la spalla ma per fortuna non era niente di grave ed ha così potuto raggiungere i compagni di squadra sul litorale laziale.
A conclusione della nostra breve chiaccherata abbiamo chiesto a Colledani cosa si aspetta da questa sua prima stagione da èlite, in una nuova squadra così prestigiosa. "Sicuramente voglio crescere ancora, so che non mancheranno le delusioni ma so anche che saranno l'occasione per reagire e far vedere il mio valore anche nella massima categoria.
Sicuramente il campionato italiano e qualche piazzamento in Coppa del Mondo sono gli obbiettivi primari, ma un passo alla volta. Sicuramente con il team Bianchi Countervail sono in ottime mani, per crescere e stare sereno. Comunque il mio percorso continua con Cucinotta il mio preparatore e di lui mi fido al 100%, quindi posso impegnarmi e stare sereno".