Body Geometry Fit: Il corretto posizionamento in sella secondo Specialized

Oggi vi spieghiamo che cosa il Body Geometry Fit. Paola Pezzo a fine aprile si era recata a Milano, presso la sede della filiale italiana di Specialized, per ritirare la hardtail S-Works Fate Carbon e la multinazionale americana ha voluto passarle una mountain bike perfettamente regolata (altezza sella, distanza manubrio - sella, larghezza manubrio) in base alle esigenze della due volte campionessa olimpica.

 

 

E' stata dunque la grande occasione anche per noi che eravamo presenti, di vedere in pratica in che cosa consiste il Body Geometry Fit, ossia la tecnologia sviluppata in collaborazione con il dottor Andy Pruitt del Boulder Center for Sports Medicine che aiuta a mettere perfettamente in sintonia il ciclista con la sua bici, attraverso scarpe, guanti e selle, adattandoli perfettamente al fisico di ogni atleta. In pratica si tratta di un metodo scientifico per posizionare correttamente in sella il ciclista.

 

Attraverso appositi corsi presso la sede di Milano, vengono tenuti appositi corsi di formazioni per i negozi rivenditori "Specy" in modo che questi ultimi possano trasferire queste conoscenze ai loro clienti e quindi a noi ciclisti.

 

 

Paola ha ammesso che era la prima volta nella sua vita, che si faceva "mettere in sella" seguendo una metodologia professionale. I test di valutazione fisica sono circa venti, noi per questione di spazio e per non annoiarvi li abbiamo sintetizzati in nove punti.

 

 

1 - L'atleta si siede e dopo essersi rilassato/a e attraverso un "intervista" racconta a Silvio Coatto (tecnico Body Geometry Fit) la sua vita in sella ad una bicicletta ed a casa come trascorre le sue giornate. Lo scopo è quello di avere delle prime informazioni possibili che poi risulteranno importanti nella successiva fase di posizionamento in sella. Ovviamente vanno segnalati tutti i problemi fisici avuti in passato e anche eventuali problemi attuali riscontrati mentre si pedala.

 

 

2 - A questo punto inizia tutta una serie di test che servono per valutare la condizione fisica dell'atleta. L'obiettivo del Body Geometry Fit nel posizionamento dell'atleta è quello di adattare la bicicletta al fisico della persona. Ovviamente vi sono degli adattamenti che il fisico può sopportare adeguandosi alla bicicletta, ma questi adattamenti sono limitati. Si cerca in sostanza di stressare il meno possibile il fisico dell'atleta. In primis si misura la distanza tra le tuberosità ischiatiche (è la massa ossea su cui poggia il corpo nella posizione seduta) sedendoci sull'imbottitura (cuscino) che vediamo nell'immagine in alto.

 

 

A seconda di come ci posizioniamo sulla sella, il punto d'appoggio delle ossa del bacino cambia ed è soggettivo perchè non siamo tutti uguali. Alcuni hanno il bacino largo altri l'hanno più stretto, la struttura fisica dell'uomo è inoltre ovviamente diversa da quella della donna.

 

 

Nell'immagine un cattivo posizionamento in sella, il bacino dovrebbe essere più arretrato e le tuberosità ischiatiche dovrebbero essere supportate dalla sella. La corretta forma e larghezza della sella servono proprio per far sì che siano le ossa a sostenere il peso del nostro corpo sulla sella e che non ci sia uno schiacciamento dei tessuti molli come in foto.

 

 

Altro classico esempio di posizionamento non corretto in sella, ad esempio c'è chi si posiziona posteriormente ed in diagonale (con il bacino ruotato, come nell'immagine in alto), oppure si tende a scivolare troppo indietro.

 

 

3 - Valutazione del profilo del piede e dell'avampiede, determinante per la scelta del supporto corretto (scarpa, soletta, spessori).

 

 

4 - Controllo del profilo del ginocchio, per valutare il posizionamento naturale delle ginocchia rispetto alle creste del bacino e alle caviglie.

 

 

 

5 - Si controlla l'allineamento del bacino, ci potrebbe essere una differenza da un lato dovuta a diversi fattori.

 

 

6 - Controllo della colonna vertebrale con la verifica ad esempio che non vi siano eventuali scoliosi (condizione che implica una complessa curvatura laterale e di rotazione della colonna vertebrale).

 

 

7 - A questo punto siamo nella fase finale del test, l'atleta viene invitato/a a sedersi sul lettino per la misurazione della flessibilità muscolare.

 

 

In questa fase il tecnico Body Geometry Fit valuta in diversi modi la flessibilità del ciclista per avere poi un riscontro in sella, soprattutto per posizionare il manubrio rispetto alla sella.

 

 

8 - Prima della messa in sella, l'ultimissimo controllo. L'atleta deve stare in equilibrio su un piede effettuando alcuni piegamenti. La prova tra le altre cose serve per capire la stabilità del piede e la forza dei glutei.

 

 

Ovviamente tutti i dati raccolti vengono inseriti in uno specifico programma che memorizza la storia dell'atleta.

 

 

9 - Si procede quindi alla fase finale. L'atleta sale in bici e si procede alla messa in sella.

 

 

Si prendono le misure per ottenere il perfetto posizionamento della sella.

 

 

Si verifica la larghezza del manubrio.

 

 

Si calcola la corretta altezza, arretramento e avanzamento della sella e di conseguenza la sua distanza dal manubrio (per la precisione dal centro delle manopole/grip). L'atleta viene infine fatto pedalare per verificare poi se vi è un perfetto allineamento delle gambe durante l'azione della pedalata.

 

 

(Nell'immagine in alto si vede il tecnico che con l'ausilio della bolla posizionata in verticale confronta diverse posizioni in sella).

 

 

Vi è poi anche un sistema computerizzato (data system) che tramite telecamere, con riprese da due angolazioni, permette di confrontare la posizione dello stesso atleta su due diversi tipi di sella.

 

 

Questo sistema sarà disponibile in futuro anche presso i rivenditori autorizzati.

 

 

Ovviamente qualora il tecnico riscontrasse delle problematiche serie indirizzerà l'atleta verso i medici specialisti nelle varie patologia.

 

Un dato importante che alla fine emerge e che Silvio Coatto ha ben spiegato: "Erroneamente la maggior parte degli atleti è convinta che la posizione in sella è definitiva. In realtà si evolve nel tempo, questo per ovvie esigenze fisiche ed anche in funzione del cambio dei materiali utilizzati. Non solo, spesso vorremmo essere posizionati in sella come i pro anche se non lo siamo."

 

Inoltre aggiungiamo noi, in Italia, dove l'agonismo predomina, erroneamente si sceglie la sella in base alle sue caratteristiche estetiche e non in base alle nostre caratteristiche anatomiche.

 

Info www.specialized.com

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