SELLE SMP F30C, LA NUOVA SELLA CHE CAMBIA LA VISIONE DEL MARCHIO ITALIANO

Abbiamo provato, anche in maniera poco ortodossa, la nuova sella che presenta un design più moderno e accattivante, senza perdere le caratteristiche che hanno reso famoso il marchio.

Funzionalità e design. La storia del ‘900 è segnata dalla ricerca della migliore funzionalità con anche un aspetto bello ed elegante. Questa ricerca è da sempre quello che distingue la terza parola importante di oggi: "Made in Italy" (che non è una sola parola, ma è come se lo fosse). Per quale motivo "funzionalità, design e Made in Italy" sono centrali in questo articolo? Perchè quando si parla di Selle SMP non si può prescindere da questi concetti.

 



Nata nel 1947 in una soffitta di Padova, dopo quasi 50 anni di esperienza, nel 2004 ha deciso di rivoluzionare il mondo delle selle presentandosi sul mercato con la Pro, la prima sella che seguiva la filosofia Designed on Your Body, ovvero un design innovativo caratterizzato dalla punta a becco d'aquila, un punto di appoggio concavo, un canale centrale molto ampio e l'avvallamento posteriore accentuato per la protezione del coccige.

 

 

Cinque brevetti la cui funzionalità è quella di risolvere i problemi al soprasella di molti ciclisti e aumentare, fino al +83% l'ossigenazione del soprasella. Il tutto realizzato in Italia, con materiali di esclusiva provenienza italiana ed ogni singola sella prodotta, controllata e imballata presso la sede di Casalserugo in provincia di Padova.

 

PERÒ... QUALCOSA ANCORA MANCAVA

Chi crea design innovatori e "fuori dal coro" spesso deve affrontare il problema del "piacere o non piacere", e questa cosa Selle SMP la affronta fin dal 2004. Tutti i ciclisti concordano sulla funzionalità delle selle, ma una parte di essi non riesce ad apprezzare il lato estetico di una sella così radicalmente diversa.

 


Testa bassa e studiare, provare, realizzare ideare...per far nascere 14 anni dopo la Pro la nuova F30. La sella che a funzionalità, design, made in italy aggiunge anche forme più tradizionali e filanti, perfette per le Mtb moderne.

 

SELLE SMP F30C LA RIVOLUZIONE DELLA RIVOLUZIONE

La nuova F30, come tutte le Selle SMP presenta un design ergonomico brevettato innovativo, che si discosta da tutti quelli in catalogo, ma che mantiene i capisaldi dell'azienda veneta: becco d'aquila, canale centrale aperto e l'avvallamento posteriore.

 


La F30 nasce per soddisfare le richieste dei "nuovi" ciclisti che si muovono molto sulla bici e cercano la massima libertà, non a caso la F30 è realizzata anche in un modello più compatto, la F30C, con una lunghezza ridotta di 46 mm, che si adatta maggiormente ad un utilizzo in Mtb facilitando i fuorisella e la pedalata in punta di sella.

 



"L'essere stati per anni al fianco dei Braidot Twins, ci ha permesso di avvalerci di importanti consigli, feedback e test sul campo. Sviluppare le nostre selle assieme a chi le utilizza spingendosi al limite della performance, ci fornisce l'esperienza necessaria per trasmettere, al mondo amatoriale e a tutte le discipline, il miglior prodotto tecnologicamente realizzabile. Proprio così è nata la nuova F30C".

 

 

Selle SMP ha da poco lanciato una App che ti permette, tramite una serie di domande, di trovare una rosa di selle ideali per il tuo utilizzo, tra queste anche la F30 che è pensata per lavorare sia con la conformazione del corpo maschile sia con quella femminile, supportando il peso del ciclista ripartendolo correttamente tra le strutture ossee del bacino e i glutei, ma allo stesso tempo, qualunque sia la posizione assunta dal ciclista, evita la compressione delle delicate strutture perineali, scongiurando il rischio di occlusione di vene e vasi capillari e l'insorgere di lesioni nervose.

 

 

270 GR IN VERSIONE STANDARD

La sella F30C è realizzata con rivestimento in vera pelle nella versione nera e in speciale microfibra in tutte le altre colorazioni, mentre il carrello è in lega AISI 304 per la versione standard, mentre nella versione CRB il carrello è in fibra di carbonio unidirezionale.

 


Noi abbiamo provato la F30C standard che sulla bilancia ha fatto registrare un peso di 270 grammi, un valore interessante se si pensa alla struttura della sella stessa, mentre la versione in carbonio ha un peso dichiarato da Selle SMP di 230 grammi.

Scheda tecnica F30C


Materiale Imbottitura: Elastomero espanso
Rivestimento: Vera pelle (colore nero) / Microfibra (colorati)
Scafo: Nylon 12 caricato carbonio
Telaio standard: Inox AISI 304 Ø 7.1 mm
Telaio opzionale CRB: Carbonio unidirezionale 7.1 x 9.0 mm
Dimensioni: 249 x 150 mm
Peso: 280 g / 230 g (versione CRB)
Colori: nero, bianco ed altri 7 colori tra cui il rosso che abbiamo testato

 

 

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PROVA SUL CAMPO

Ogni ciclista con buon senso sa che cambiare sella è un processo graduale e molto delicato. Qui a PianetaMTB invece il buonsenso spesso lo nascondiamo in un cassetto e proprio per questo abbiamo iniziato il test della Selle SMP F30C direttamente con una gara a tappe di 4 giorni: Appenninica MTB Stage Race.

 


La gara partiva il mercoledì, noi martedì mattina abbiamo montato la F30C sulla Santa Cruz Blur CC con le regolazioni base: altezza della sella rispetto ai pedali, distanza tra sella e manubrio e l'inclinazione della sella. Per quest'ultima siamo partiti con un'inclinazione neutra, quindi una bolla perfetta della sella, lasciamo poi alla prima tappa il compito di farci capire se dovevamo modificare l'inclinazione.

 

 

 

PRIME IMPRESSIONI

I primi chilometri con la Selle SMP F30C sono stati di "scoperta", avevamo già provato in passato altre selle di questo marchio e sapevamo che alla particolare forma bisognava abituarsi, quindi eravamo pronti a un inizio un po' scomodo.

 

Con la F30C tutto è andato un po' più liscio, abbiamo comunque dovuto abituarci alla seduta, ma con l'ampia parte posteriore su cui si appoggiano molto bene le ossa ischiatiche il peso era distribuito. Non abbiamo accusato quel leggero dolore iniziale, causato dalla sezione molto sottile della parte anteriore, che avevamo accusato invece con altre Selle SMP in passato.

 

 

Il primo approccio di 35 km, di cui molti su salita scorrevole e quindi con noi seduti a spingere sulla sella, è stato positivo. Verso la fine della tappa abbiamo accusato leggermente fastidio nella zona anteriore e questo ci ha fatto capire che l'inclinazione andava modificata tenendo conto di due fattori, la nostra posizione in sella e soprattutto il fatto di essere su una biammortizzata e quindi andare a compensare leggermente l'affondamento di SAG.

 

SUBITO A PROPRIO AGIO

Abbiamo quindi portato l'inclinazione della sella a -10º e nella seconda tappa da più di 50 chilometri il fastidio nella zona anteriore è stato eliminato. La Selle SMP F30C è diventa comoda e soprattutto ci ha dato una grande mano quando dovevamo superare i tratti più ripidi in "punta di sella" permettendoci, con il becco d'aquila, di spingere di più sul posteriore e quindi aumentare la trazione.

 


La forma e le dimensioni generose della sella nella parte posteriore permettono di trovare velocemente il proprio punto di contatto ottimale, ovvero la zona in cui non si ha nessun genere di pressione sui tessuti molli e a scaricare tutto il peso sono le ossa ischiatiche (le due ossa che sentite toccandovi sotto al gluteo). Nonostante queste dimensioni la sella non genera nessun tipo di problema con un utilizzo in Mtb.

 

 

Sulla Santa Cruz Blur CC montavamo un reggisella fisso, non telescopico, quindi la sella era ben alta tra le nostre gambe, ma né nelle discese tecniche, né nei tratti in cui spingevamo en danseuse abbiamo avverti la sella, c'era ma noi non ce ne siamo accorti. La parte frontale corta inoltre evita sfregamenti con le cosce e questo è qualcosa che invece con altre tipologie di selle ci aveva causato qualche problema e fatto consumare velocemente i pantaloncini.

 


Alla fine dei 4 giorni di Appenninica ormai il nostro fondoschiena, o meglio le nostre protuberanze ischiateche, si erano adattate alla perfezione alla Selle SMP F30C permettendoci una pedalata sempre fluida con pochissimi movimenti di aggiustamento sulla sella, soprattutto grande sollievo era al termine delle tappe quando non avvertivamo nessun tipo di affaticamento, né dolori al momento di fare pipì come a volte succede con altre tipologie di selle.

 



La versione di F30C che avevamo in test era quella rivestita in microfibra rossa, un colore che in molti casi tende a scolorire rapidamente, durante questo primo mese di utilizzo, mese estivo dove la bici è spesso rimasta al sole diretto, il materiale ha mantenuto il suo bel rosso acceso senza dare segni di scolorimento e neanche di consumo da sfregamento. Solo durante un giorno di pedalata su terreno molto fangoso abbiamo notato che il logo cucito tende a bloccare un po' il fango e lo sporco, mentre sulla microfibra scivola via facilmente.


A CHI LA CONSIGLIAMO

Consigliare una sella è sempre qualcosa di molto difficile. Nessun biker è uguale all'altro, quello che va bene per uno non va bene per l'altro. Proprio per questo SMP presso i suoi rivenditori autorizzati ha un programma TEST ben sviluppato dove i biker possono recarsi e testare le varie tipologie di selle per capire se è quella che fa per loro o meno... magari in modo più soft rispetto al nostro test "subito gara" della F30C.

 


Se fino alla F30C le Selle SMP erano normalmente accomunate al biker che ha problemi di prostata e quindi necessita di un prodotto specifico e particolare (ma non ditelo troppo forte vicino ai Braidot Twins...) con questa nuova sella il discorso cambia.

 

Qui siamo di fronte una sella ideale per qualsiasi tipologia di ciclista, dall'agonista che cerca un prodotto comodo, con prestazioni elevate e gli permetta di poter esprimere wattaggi più elevati in gara grazie alla punta inclinata, al biker della domenica che invece di andare sul prodotto "di serie" montato sulla bici acquistata fa un passo avanti. Sceglie una sella che lo faccia stare meglio, sia dal punto di vista di comfort e tecnicità, sia da quello medico, un risvolto non da sottovalutare per chi passa molte ore in sella.

 


Naturalmente essendo un prodotto di alta gamma e con molti studi biomeccanici e sviluppi tecnologici alle spalle ha un costo piuttosto elevato, 203 euro, non super economica, ma in linea con le dirette concorrenti e soprattutto soldi ben spesi, si allontanano il rischio di problemi fisici e disfunzioni.


PREZZO

Il prezzo consigliato al pubblico per le selle con telaio in carbonio è 309,00 € (pelle nera) e 319,00 € (versioni colorate), la versione con il telaio in acciaio ha invece un prezzo di 215,00 € (pelle nera) e 230,00 € (versioni colorate).

 

Per informazioni: www.sellesmp.com

 

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