UNIRE FAMIGLIA E MOUNTAIN BIKE? A PILA È FACILE COME SALIRE SU UNA CABINOVIA

Abbiamo passato la mattina in e-bike per salire a 2.700 metri e mangiare polenta e Brossa. Le emozioni che ci ha lasciato nel cuore Pila.

Ci eravamo già stati lo scorso anno in occasione dei Campionati Italiani Assoluti XCO ed avevamo scoperto un tracciato permanente in quota che abbiamo poi sfruttato più volte nell'arco della stagione per allenarci e realizzare i test di alcune biciclette, ma quest'anno abbiamo voluto rispondere all'invito di Pila (AO) a passare una giornata di divertimento e scoperta della località valdostana, senza l'assillo di cronometro e tabelle di allenamento, anzi scegliendo di pedalare una bicicletta elettrica in compagnia di neofiti della Mtb per tornare a vedere come ci si innamora della nostra disciplina.

 

 

SPORT E RELAX, MA IN ALTA QUOTA

L'invito di Pila non poteva arrivare nel momento migliore, in città il termometro sfiorava i 42º e noi facevamo fatica a trovare la voglia di uscire anche solo in bicicletta. Salire a quota 1.800 metri era davvero allettante.

 

 

Dall'uscita dell'autostrada di Aosta al parcheggio della funivia ci sono meno di 5 minuti, ma li abbiamo passati tutti a guardare verso l'alto, verso il fresco. Poco più di 15 minuti di cabinovia, con il panorama di Aosta dall'alto, come fossimo aquile in volo, ed eccoci ai 1.700 metri della località valdostana, giusto in tempo per sederci con calma per un aperitivo aspettando che il sole scenda dietro il Monte Bianco, uno spettacolo davvero unico.

 


Poco prima di cena organizziamo la giornata: colazione, 5 minuti a piedi per andare dall'albergo (La Chance, vivamente consigliato) alla partenza degli impianti di risalita, dove è situato anche il noleggio e-bike. Si avete letto bene, pedaleremo, ma sarà una batteria elettrica, a darci una mano per arrivare ai 2700 metri del Couis 1.

 

La bici che abbiamo a disposizione è una Merida One Sixty con motore Shimano Steps E8000, una bici a cui non siamo molto abituati, ma che con la solita maniacalità da XC biker settiamo alla precisione sfoderando metro, multitool e anche tester per la pressione dei copertoni, forse troppo per un'uscita che come obiettivo ha un rifugio e un lauto pasto.

 


A farci da cicerone ed accompagnatore Paolo Pesse, il deus ex machina del tracciato permanente XC e guida MTB locale (nonché padre di due atleti di prima fascia come Nicole e Michael Pesse). In gruppo con noi altri biker esperti, ma soprattutto alcuni neofiti della Mtb e sono proprio loro quelli con cui cercheremo di stare, perché vogliamo capire se le e-bike possono far innamorare davvero chiunque del nostro sport.

LIVELLO DI RESISTENZA ALLE TENTAZIONI... PARI A ZERO!

Partiamo a un ritmo molto blando. Siamo in modalità Eco, ma accanto a noi c'è chi è già in Boost per superare una breve salita. Le e-bike aiutano, ma se non si é allenati si fa comunque fatica. Mentre siamo davanti al gruppo a parlottare con Paolo ecco che alla nostra destra scorgiamo l'entrata al percorso XCO. Basta un'occhiata tra di noi e subito Paolo dice: "Chi vuole fare una digressione piu tecnica può prendere questo sentiero".

 

Non serve quasi neanche dirlo e siamo già dentro il tracciato. Il richiamo del "nostro" mondo è troppo forte e soprattutto non ci ricordavamo così bello questo percorso immerso tra gli alberi (alcuni molto, molto vicini ai nostri manubri!!) e lontano dal caldo e dallo smog.

 

 

 

COUIS 1 IL NOSTRO GPM

Ricompattati con il gruppo ricominciamo a pedalare tranquilli sulla larga strada che sale verso il punto panoramico del Couis 1. Da 1.800 metri a 2.700, 900 metri di dislivello che scorrono lenti sotto le nostre ruote. I nostri compagni di pedalata, nonostante l'aiuto del motore Shimano, faticano non poco, soprattutto quando la pendenza va a doppia cifra e loro non hanno la tecnica necessaria per mettersi in punta di sella e mantenere una trazione costante.

 

Ci avviciniamo e cerchiamo di spiegargli come fare. Faticano ancora, ma hanno il sorriso di chi sta imparando qualcosa di nuovo che piace. Noi dal canto nostro siamo contenti di trasmettere quel poco che sappiamo di Mtb, "do ut des" direbbero gli antichi.

 


La salita non è comunque banale, soprattutto perché siamo ben oltre i 2.000 metri, se volessimo allenarci alle lunghe ascese delle GranFondo Italiane questo sarebbe un banco di prova perfetto. Lunga, ripida e con fondo non difficile, ma dove bisogna controllare sempre la trazione. 


Nell'ultimo tratto di salita inseriamo della tecnica di surplace, una mandria di mucche condivide con noi il sentiero e non sempre è facile sorpassarle.

 

UN PANORAMA UNICO IN ITALIA

Arrivati in cima ci aspetta uno dei panorami più belli d'Italia, anche perché solo da questo punto della Valle d'Aosta è possibile vedere quasi tutti i Giganti delle Alpi: Monte Bianco, Gran Combin, Cervino, Monte Rosa e, alle nostre spalle, la magnifica Grivola.

 


Tutti siamo in cima, chi più stanco e chi meno, ma tutti stiamo osservando estasiati lo stesso panorama. È vero, le e-bike possono essere un mezzo che fa discutere se utilizzato in maniera non consona, ma sono un incredibile metodo per portare a scoprire il "nostro" mondo e farlo apprezzare anche a chi normalmente non avrebbe mai pensato di salire in sella. Una bella frase dice: "Se chiedi a qualcuno perchè va in montagna, vuol dire che in montagna non ci sei mai stato".  Ecco, in questo caso chi era con noi e per la prima volta pedalava, ora non avrà più bisogno di fare quella domanda.


La discesa ci fa ripercorrere le nostre tracce, poi giù verso un laghetto di un blu acceso, sulle cui sponde c'è la vera meta di giornata, il rifugio La Société, cibo insomma. Prima di arrivare notiamo un divertente single track che si ricongiunge alla strada principale e ci lanciamo su di esso per poter dire di aver fatto un po' di discesa vera.

 


Con le gambe sotto il tavolo e un menù da leccarsi i baffi (su tutte da provare la polenta con la "Brossa") non ci accorgiamo del tempo che passa. Tutti nel gruppo sono entusiasti della mattinata, chi non era mai salito su una Mtb ha voglia di ricominciare da capo, anche se sente le gambe dure come noi tutti ben sappiamo.

 

TRAINING O FUN? DECIDETE VOI

Lo avevamo capito lo scorso anno, ma quest'anno ci è stato ribadito ancora una volta. Pila è davvero una base perfetta per chi vuole unire lavoro in altura, divertimento e magari anche del tempo di qualità con la famiglia.

 


Allenarsi la mattina sul percorso da cross country, pedalare con la e-bike il pomeriggio con tutta la famiglia, ottimo cibo, tranquillità, temperature ben diverse da quelle della città e ossigenazione notturna grazie all'altura. A tal proposito ce ne avevano parlato i due biker Andreas Vittore e Nicole Pesse.

 

E il giorno dopo si ricomincia. Facile.

 

 

INFO E DETTAGLI

https://pila.it/

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