Metallurgica Veneta MTB Pro Team saluta il 2025 con una doppia Top 10 alla Škoda Roc Marathon
Nicola Taffarel e Maria Zarantonello ottavi nella regina francese delle marathon. Arias protagonista di una grande rimonta dopo un guasto meccanico. Il team chiude la stagione con un risultato di prestigio e guarda già al 2026 con nuove prospettive di crescita.
Con l'ultima, epica fatica della stagione, il sipario cala sul 2025 di Metallurgica Veneta MTB Professional Team. A Frejus, con l'alba a illuminare da un lato il Mediterraneo e le aspre salite dei Maures a fare da teatro, la squadra ha onorato la Škoda Roc Marathon, l'evento più lungo e iconico della Roc d'Azur, consegnando alla cronaca un brillante doppio ottavo posto di assoluto prestigio.
Nicola Taffarel e Maria Zarantonello hanno forgiato la loro prestazione su 104 chilometri e 2.900 metri di dislivello, toccando la Top 10 in una delle gare marathon più prestigiose al mondo, regalando alla compagine italiana un finale di stagione di altissimo livello.
Un risultato che brilla ancora di più se contestualizzato in un'annata dove i risultati grezzi, a volte, sono stati offuscati da circostanze avverse, ma che non hanno mai scalfito lo spirito del gruppo. Quella del 2025 è stata, infatti, una stagione di crescita silenziosa ma costante, dove i bei ricordi - come questo doppio sorriso in terra francese, rimangono ben al di sopra delle inevitabili battute d'arresto.
Oltre alle due Top 10, la squadra ha espresso una prova di carattere con Diego Arias, che ha dato prova di incredibile tenacia: precipitato nelle retrovie a causa di un guasto meccanico, ha ingaggiato una rimonta determinata che lo ha portato a chiudere in 29ª posizione.
La fortuna ha invece girato le spalle ad altri due atleti. Andrea Candeago, che stava conducendo una corsa brillante in quinta posizione e aveva persino toccato la testa della corsa, è stato costretto a un amaro ritiro al Km 80 per una caduta. Stessa sorte per Jacopo Billi, fermato prematuramente da una foratura.
"Fino a quel momento ero in gara e stavo facendo una bella gara, forse spingendo anche troppo per rimanere lì, ma di testa ero motivato e dovevo provarci", ha commentato Candeago, visibilmente dispiaciuto ma con la consapevolezza di aver lottato.
Le voci dei protagonisti
Nicola Taffarel (8º classificato)
"Un ottavo posto un po' amaro, ci tenevo a farmi valere ancora di più dopo le sfortunate gare precedenti. Volevo dare tutto nell'ultima occasione. Sfortunatamente anche stavolta un piccolo problema mi ha rallentato, ma anche se è sfumata una possibile Top 5, centrare una Top Ten alla Roc è sempre un risultato importante. Concludo la stagione con la consapevolezza di aver fatto un bel passo in avanti rispetto all'anno scorso, a livello fisico e personale. Ora un pò di riposo e poi si ricomincia con ancora più carica per il 2026".
Maria Zarantonello (8ª classificata)
"Molto contenta di come è andata. Avevo le gambe per fare anche meglio e le sensazioni sono state buone per tutta la giornata. Sono tornata a correre come piace a me, in modo istintivo. Mi è dispiaciuto non riuscire a spingere al 100% per un mal di schiena e qualche problema intestinale che mi ha impedito di assumere bene i gel. Tuttavia la gamba era ottima e questo mi ha dato fiducia. Sono contenta comunque di questo risultato".
Diego Arias (29º classificato)
"Era da qualche anno che non affrontavo questa gara, sempre così dura a fine stagione, l'ultima in Europa prima di rientrare a casa in Colombia. Quest'anno, come ho già detto più volte, la mia condizione, dopo una prima parte di stagione difficile, sono andate in crescendo e anche oggi i primi chilometri lo dimostravano. Purtroppo nella prima discesa un guasto meccanico mi ha fatto perdere tantissimo tempo. Pensavo di ritirarmi, ma ho deciso di non mollare e di onorare la squadra. Sono contento di aver recuperato molte posizioni con tanta pazienza perché è una gara dove c'è tanto single track dove non si può sorpassare così facilmente. Questo dimostra che non bisogna mai arrendersi e cercare di non abbattersi per tante cose che sono successe in questa stagione. Ora un'ultima gara in Messico e poi stop per resettare e tornare il prossimo anno al mio livello, come avrei voluto anche per questo".
Metallurgica Veneta MTB Pro Team saluta così il 2025, ringraziando tutti i partner, gli sponsor e i followers per il sostegno incondizionato. Un anno che, al di là del tabellino dei risultati, ha visto il gruppo costruire solide basi per il futuro, dimostrando una determinazione che è il vero patrimonio per le sfide che verranno. Dopo un meritato riposo, si guarda già al 2026 con l'entusiasmo e la motivazione di chi ha saputo trasformare ogni esperienza, bella o brutta, in un'opportunità di crescita, pronti ad accogliere le diverse novità che caratterizzeranno la prossima stagione.