MONDIALE MARATHON: PERCORSO DURISSIMO, PORTAGE COMPRESO. LO SPIEGA SAMUELE PORRO
Il comasco che ha già corso al Grand Raid qualche anno fa e l'ha anche vinto, ci racconta nel dettaglio come sono questi 125 km
Il campionato mondiale marathon di mountain bike va in scena sabato 6 settembre sullo stesso percorso del Grand Raid, una delle iconiche gare long-distance svizzere, quella famosa per il suo percorso massacrante, lungo 125 chilometri, con 5.025 metri di dislivello e partenza ed arrivo da due diverse località. A rendere ulteriormente dura la gara un lungo tratto da fare a piedi. Partenza all'alba alle 6.40 da Verbier arrivo, si ipotizza dopo 6 ore a Grimentz.
Il percorso del mondiale secondo Samuele Porro
Alla vigilia della gara abbiamo colto l'occasione per chiedere un parere a Samuele Porro, il top rider comasco che proprio a Grimentz vinse il GranRaid, era il 2017 e al tempo correva con Trek - Selle San Marco. Chiuse la gara in 6 ore 7 minuti e 54 secondi.
«Il percorso è lo stesso del GranRaid. Mercoledì siamo andati a provare il tratto di portage, è rimasto uguale come me lo ricordavo. Dura circa 15-18 minuti. Per fortuna che per domenica è previsto bel tempo, altrimenti diventerebbe un bel problema perché con il portage si scollina a quota 2.800 metri, il punto più alto di tutta la gara.
È chiaramente un tracciato adatto agli scalatori con salite non troppo ripide ma lunghe, guardando l'altimetria sembra un saliscendi, ma non rende l'idea di quando siano lunghe le ascese. Ad esempio, la penultima che finisce con il portage dura circa un'ora e mezza. Una volta scollinati c'è una discesina che porta al lago di Lona, resta l'ultimo dente, 10/15' di salita al Basset de Lona. Invece le discese sono per il 90% veloci, asfaltate oppure presentato gravel facile, bisogna stare però attenti nell'ultima discesa che è impegnativa e dove è facile forare.»
©UEC | Xavier Pereyron | Sprint Cycling
In questo punto nel 2017 Juri Ragnoli che era in testa con Porro forò ed arrivo al traguardo da secondo sul cerchio.
Front o full
Samuele analizza anche l'aspetto tecnico: «Tra noi rider c'è parecchia incertezza sulla bici da usare. Io ad esempio sono passato dalla front alla full perchè non me lo ricordavo. Io nel 2017 usavo la front ma dopo averlo riprovato ho capito che è decisamente meglio che corra con la mia Oiz. È più comoda in tutto e per tutto anche con 5.000 metri di dislivello.»
Chi può partecipare
A differenza del cross country dove partecipano solo i rider selezionati dalle nazionali, al mondiale marathon hanno diritto di partecipare i primi 20 classificati in ogni tappa della Hero UCI Marathon World Cup e anche i primi 80 del ranking. È per questo motivo che guardando la entry list, da non confondere con la starting list, si leggono i nomi di rider italiani non presenti tra quelli selezionali dalla nazionale: Dario Cherchi, Riccardo Chiarini, Stefano Gerbaz, Diego Rosa, Alessandro Saravalle, Nicolas Samparisi.
Nazionale
Ricordiamo che il Commissario tecnico della nazionale italiana di mountain bike Mirko Celestino ha ha convocato 10 rider, sei uomini e quattro donne. Purtroppo per i postumi della caduta alla Swiss Epic sappiamo che il campione d'Italia Andrea Siffredi ha dovuto dare forfait.
Uomini
- DE COSMO GIOELE | TORPADO KENDA FSA
- GORIA STEFANO | SCOTT RACING TEAM
- PORRO SAMUELE | KLIMATIZA - ORBEA
- RABENSTEINER FABIAN | TORPADO KENDA FSA
- SAMPARISI LORENZO | KTM SPADA POWERED BY BRENTA BRAKES
- SIFFREDI ANDREA | SCOTT RACING TEAM
Donne
- FUMAGALLI MARA | KTM SPADA POWERED BY BRENTA BRAKES
- MAIRHOFER SANDRA | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL TEAM
- PERETTI CLAUDIA | OLYMPIA FACTORY TEAM
- PIANA DEBORA | FOL MTB RACING TEAM