Soudal-Lee Cougan International Team in doppia vetrina fra Villabassa e Kirchzarten

Chiara Gualandi lotta per la vittroia in Val Pusteria, Adelheid Morath brilla davanti al suo pubblico con un terzo posto, Sandra Mairhofer difende la seconda posizione in generale e Dario Cherchi conquista la sua prima Top 10 in Coppa del Mondo. Il coraggio di Páez: conquista punti mondiali nonostante le difficoltà fisiche.

Lo splendido week end di Soudal-Lee Cougan International Team si è trasformato in un'autentica saga su due fronti: sabato le lunghe salite della Südtirol Dolomiti Superbike, in Val Puisteria, domenica la foresta nera di Kirchzarten su un percorso di 118 km con 3.550 metri di dislivello per la quarta prova di Coppa del Mondo Marathon.  Due giorni intensi, due scenari diversi, ma un unico filo rosso: la determinazione di tutti gli atleti nel conquistare ogni metro di sterrato.

 

 

© Sportissumus - Armin Stuefer

 

Südtirol Dolomiti Superbike

Sabato, nella classica irrinunciabile nel calendario delle competizioni internazionali, Chiara Gualandi al suo esordio nella marathon della Val Pusteria, ha sfidato ogni pronostico e in un confronto testa a testa con la vice Campionessa Italiana, Claudia Peretti ha di nuovo superato sé stessa, conquistando uno straordinario secondo posto nella gara femminile.


"Il ritmo della gara è stato alto fin da subito. Nella prima salita era già fatta selezione" - racconta la 22enne modenese, che, insieme a due avversarie, ha condiviso la testa di gara fino all'ultima asperità di Prato Piazza. Qui, in un duello di nervi e tecnica, Claudia è riuscita a prendere qualche metro di vantaggio, ma Chiara non ha mollato un attimo, spingendo fino al traguardo per un secondo posto che vale oro. "Abbiamo scollinato insieme, ma nell'ultima discesa ne ha avuto di più lei. Ho dato tutta me stessa fino all'arrivo per chiudere quel gap, ma non è bastato, comunque torno a casa con una soddisfazione enorme".

Nella gara maschile, Alessio Agostinelli, anche lui alla prima esperienza nella Dolomiti Superbike ha chiuso in sesta posizione, confermando le ottime sensazioni delle ultime settimane.

 

Hero UCI Marathon World Cup - Black Forest Ultra Bike Marathon

Domenica in Germania, nonostante qualche difficoltà, Soudal-Lee Cougan ha confermato il suo status in un contesto internazionale di altissimo livello.  Nella gara femminile, Adelheid Morath, ha trasformato la pressione di correre in casa in pura forza con un meritato terzo posto, dimostrandosi tra le migliori per gran parte della giornata. 


«Dopo quattro ore di gara ho provato a rompere il gruppo e ho pagato lo sforzo. Forse solo una manciata di secondi fatica che però hanno rovinato una posizione migliore. Sono felice per il terzo posto, sentire il tifo di casa mi ha dato la spinta giusta".

Più dietro, Sandra Mairhofer ha lottato su un tracciato non suo, chiudendo settima, difendendo con caparbietà la sua seconda posizione nella classifica generale di Coppa del Mondo.

"Sono partita sapendo che non ero in super forma e con l'obiettivo di prendere più punti possibile per rimanere sul podio della generale. È stata una giornata difficile, lunga, su un percorso non adatto a me, ma penso di aver fatto il massimo. Ora si punta tutto all'ultima tappa della Coppa del Mondo in Spagna".

Nella gara maschile, Dario Cherchi ha centrato la sua prima Top 10 in una marathon di Coppa del Mondo, tagliando il traguardo in decima posizione

"Gara velocissima, sono arrivato all'ultima salita nel gruppetto dal quinto al nono, ma lì gli altri ne avevano un pò di più e mi hanno staccato, poi poco prima dell'arrivo mi ha ripreso anche Lorenzo Samparisi. Peccato, speravo di fare di più, ma una top ten in Coppa del Mondo non l'avevo mai fatta: sono soddisfatto".



Il giorno nero è invece toccato a Leonardo Páez, colpito da un'infezione e febbre fino a sabato sera. Con coraggio e Tachipirina, ha voluto esserci lo stesso. E' partito senza molte energie ed è riuscito a restare nel gruppetto fino al 46° chilometro e, nonostante tutto, ha tagliato il traguardo in 21ª posizione.

"Correre oggi è stato un miracolo, volevo portare punti per la generale e sono grato al team per il sostegno. Giovedì ero a letto con la febbre, antibiotico e tachipirina mi hanno aiutato a stare meglio. Sabato ho provato ad andare in bici e le sensazioni non erano molto buone, ma ci tenevo a correre. La sera avevo nuovamente la febbre ma domenica ho deciso di prendere il via comunque perchè mi sentivo un pò meglio. Sono riuscito a stare con i primi per un paio d'ore, ma sapevo benissimo che non ci sarei riuscito fino alla fine e così è stato. Mi dispiace perdere così la possibilità di lottare per la generale, ma a volte non si può fare niente"


Photo Credits - Ivan Corridori - Soudal-Lee Cougan

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